Asacol e formicolii

Gentile Dottore,
ho 37 anni, non ho mai sofferto di alcun disturbo specifico ma avendo purtroppo avuto casi di "brutta malattia" (preferisco chiamarla così) al colon per entrambi i genitori, ho deciso di sottopormi a colonscopia con biopsia di un campione del colon.

Da essa è fortunatamente emersa una semplice infiammazione aspecifica per la quale il medico mi ha prescritto una cura con asacol (3 capsule al dì).

Dopo circa 11 giorni di trattamento, però, una notte ho iniziato ad avere dei disturbi preoccupanti: prima formicolio al braccio sinistro accompagnato da fitte intermittenti al petto (diciamo sotto al cuore), poi il formicolio anche al braccio destro... e poche ore dopo (probabilmente anche per un'ansia feroce che in quel momento mi ha colto, pensavo fosse qualche problema cardiaco) ho iniziato a sentire brividi di freddo e mancamenti.
Verso le 6 del mattino la situazione è rientrata.

Essendo l'asacol l'unico "fattore" nuovo nella mia vita, ho ritenuto che quei sintomi fossero suoi effetti collaterali, e ne ho immediatamente sospeso l'assunzione.

E' trascorsa una settimana, ed episodi forti come quello di 7 giorni fa non sono piu accaduti. Tuttavia, il formicolio al braccio sinistro (peraltro anche un po' dolente all'altezza del gomito) continua a fasi più o meno forti durante l'arco della giornata. Ho notato altresì che subito dopo l'assunzione di cibi accuso una pesantezza proprio nella zona bassa nel petto che una settimana fa mi provocava delle fitte, come se ci fosse un "tappo" (mi perdoni il linguaggio spicciolo) che non fa scendere il cibo in modo fluente ma a fatica.

Possibile che l'asacol mi abbia provocto questi effetti collaterali così duraturi, o mi suggerisce esami di altro tenore da fare (vascolari, neurologici)?

La ringrazio anticipatamente
Stefano


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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Gentile amico, la mesalazina può dare prurito (tra i vari effetti collaterali) che, però, cessa con il termine della terapia.
Ha fatto bene ad interrompere in quanto per una infiammazione aspecifica di grado lieve non è necessaria tale terapia.
Se il disturbo dovesse continuare, contatti il suo medico di base per una valutazione del quadro!
Reasto a sua disposizione!
Cordialmente!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia