Dolori addominali, stitichezza, calcolo alla colecisti. Quale la vera causa?

Salve, ho 41 anni, altezza 1,75, peso 55 Kg (persi 12 Kg negli ultimi 2 mesi...)
A inizio giugno ho avuto dolore all'addome nella zona della colecisti, fianco destro subito sotto l'ultima costola, che si irradia anche lateralmente e posteriormente. Ho un calcolo di 0,8 mm da anni, ma non mi aveva mai dato seri problemi, confermato da recente ecografia.
Due giorni dopo l'inizio di questo dolore, ho avuto forte forma influenzale: mal di gola, febbre, tosse, enormi quantità di muco e catarro. A fine giugno (quindi dopo un mese), dopo due antibiotici diversi, pesavo 7 Kg in meno e ancora avevo tosse. Astenia, debolezza, stanchezza fisica e mentale. E il dolore all'addome, sempre presente.
In più accompagnato da stipsi abnorme (in 2 mesi avrò avuto, con grande sforzo, solo 2 evacuazioni spontanee) cui ho cercato di porre rimedio con qualche clistere. Clistere che mi ha attenuato anche il dolore. Nel frattempo ho perso altri 5 Kg (12 in totale), ma c'è da dire che da inizio luglio ho molto moderato l'alimentazione, con attenuazione del dolore addominale.
La gastroscopia non ha evidenziato problemi. Le analisi del sangue regolari, negative per celiachia, transaminasi ok, lievissimamente sopra limite la bilirubina diretta. Analisi delle feci negative per sangue occulto e parassiti, con presenza di acidi grassi.
Terapia attuale: fermenti lattici, dieta moderata, integratori di aminoacidi e vitamine, prodotti naturali (a base di finocchio, cardo mariano ecc...) per attenuare formazioni di gas e favorire il transito del cibo. Clisteri al bisogno (cioè molto spesso).
Mi chiedo se è la stipsi a causarmi infiammazione e problemi alla colecisti, oppure, viceversa, se è la colecisti litiasica a provocarmi la stitichezza (oltre che il dolore). E inoltre, potrebbe essere coinvolto il pancreas? Domani farò un prelievo per indagare gli enzimi pancreatici (lipasi, amilasi).
Togliendo la colecisti, risolverò tutti gli altri problemi digestivi, come la stipsi?
Grazie per l'eventuale conforto e aiuto.
Saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Si tratta di una litiasi della colecisti sintomatica che in pratica é responsabile dei suoi disturbi. Indicata l'asportazione chirurgica.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
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Gentile Dr. Cosentino,
La ringrazio infinitamente per la cortese risposta.
Il mio dubbio fondamentale è: tolta la colecisti, non avrò più gli attuali problemi? Cioè dolore addominale e costipazione intestinale?
Perché ho sentito persone operate di colecistectomia lamentare gli stessi problemi che avevano prima dell'intervento, spesso anche peggiorati.
D'altra parte, so che altre persone stanno invece benissimo.
E' possibile stabilire, in base al quadro clinico complessivo, se l'asportazione della colecisti sarà effettivamente risolutiva, o se permarranno altri problemi a loro volta possibile causa del malfunzionamento della colecisti (e dei suoi calcoli)?
Ancora grazie infinite e perdoni i miei dubbi e la mia necessità di sapere e di capire.
Grazie infinite e cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Non é possibile stabilire a priori il risultato della colecistectomia, ma di fatto un calcolo così piccolo in colecisti potrebbe crearle problemi molto più gravi se lasciato in sede.


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Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Cosentino, ancora grazie.
Mi sono appena accorto di avere scritto male: le dimensioni del calcolo sono di 8 mm, cioè 0,8 cm.
Questo cambia qualcosa?
Il fatto che la colecistectomia non garantisca una remissione e una risoluzione dei problemi di costipazione e digestione e i dolori addominali, mi lascia un po' titubante e restio all'intervento.E' chiaro però che se devo farlo, lo farò.
Semplicemente però vorrei andare alla vera radice del problema, e non semplicemente togliere un sintomo o un organo che non funziona sì bene, ma che magari è da considerare il campanello d'allarme di uno squilibrio la cui sede è da qualche altra parte (magari nell'intestino?).
Per esempio, come mai con i clisteri e con l'evacuazione, si attenua molto anche il dolore colecistico?
Ancora grazie e cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Probabilmente con i clisteri si potrà attenuare il dolore addominale ma non certo quello colecistico. Le dimensioni di 8 mm possono essere a rischio per eventuali complicanze qualora il calcolo passasse in coledoco.


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Grazie infinite dottor Cosentino.
Quindi è meglio prendere gli acidi biliari (e, se sì, in che concentrazione) sperando di scioglierlo (già uno in passato mi è sparito), oppure meglio di no, onde evitare di ridurre le dimensioni del calcolo e renderne più probabile il passaggio e l'ostruzione del coledoco?
Questo a prescindere dal fatto che, a quanto pare, è meglio fare l'intervento.
E inoltre, a cosa è dovuta la stitichezza? E' dovuta al problema alla colecisti? Può essere che sia il contrario, cioè che la congestione intestinale determini uno stato infiammatorio anche alla cistifellea?
Ancora grazie e cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Gli acidi biliari bisognerebbe prenderli a vita (per mantenere il calcolo sciolto) per cui é più indicato l'intervento chirurgico. Nessun collegamento fra colecisti e stipsi.


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Utente
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Gentilissimo Dr. Cosentino, La ringrazio ancora per la gentilezza e la disponibilità.
Allo stato attuale, dopo aver moderato molto la dieta (ho eliminato i cibi grassi, come latte e derivati, e tutti gli eccessi in generale) il dolore costante che avevo in zona colecisti non c'è più.
Però 10-15 minuti dopo i pasti, e per altri 15-20 minuti dopo ancora, ho dei dolori addominali, che si estendono da destra a sinistra (quindi non solo in zona colecisti). Poi, passata quella mezz'ora, più niente. La notte dormo bene, al mattino mi sveglio benissimo, senza la classica bocca impastata o amara, e la storia si ripete dopo i pasti (a meno che non siano leggerissimi, tipo verdura bollita).
Permane la stipsi, nonostante cerchi di assumere più fibre possibile (stando attento a non eccedere).
Che, accanto al problema alla cistifellea, ci sia anche qualche altro tipo di problema?
Ancora grazie e cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Non penserei ad altre patologie ma potrebbe essere una forma funzionale.


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Utente
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Gentilissimo Dr Cosentino, grazie per l'ennesima risposta.
In effetti credo di avere una notevole tendenza alla cosiddetta "somatizzazione", e ricordo che i primi problemi alla cistifellea li ho avuti in passato in concomitanza di uno stato ansioso-depressivo durato diversi mesi.
Per cui ogni volta per me è difficile stabilire se i miei disturbi sono effettivamente "biologici" oppure da somatizzazione, e quale sia la causa e quale invece il sintomo/effetto (se, per esempio, è la mente che influenza il corpo o se, viceversa, una sofferenza fisica contribuisca a determinare uno stato ansioso o depressivo).
In questo caso, oltre ai problemi alla cistifellea, stavo pensando ai diverticoli o altri problemi intestinali e volevo fare degli esami in proposito.
Lei ritiene quindi improbabile che possa essere presente una di queste patologie a carico dell'intestino?
Ancora grazie infinite e cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Con i limiti del consulto a distanza ritengo improbabili altre patologie.

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Utente
Gentilissimo Dr. Cosentino, la ringrazio infinitamente per la disponibilità e l'immensa gentilezza.
Il mio medico curante, visto il calo ponderale e la stipsi a dir poco ostinata, ha ritenuto fosse il caso di indagare meglio l'intestino. Farò analisi per la calprotectina e la colonscopia.
Fermo restando che il problema alla colecisti c'è e andrà risolto.
Se vuole la terrò informata.
Cordiali saluti e ancora grazie infinite.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Molto bene. Mi aggiorni.

Auguroni.

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Gentilissimo Dr. Cosentino,
l'esame per la calprotectina, è risultato negativo.
La colonscopia invece si è dovuta fermare alla flessura epatica, perché da lì in poi purtroppo, nonostante abbia seguito alla lettera le indicazioni (4 giorni di dieta priva di scorie e 4 litri di soluzione lassativa il giorno prima, poi solo liquidi e digiuno), e abbia fatto 2 clisteri aggiuntivi, causa la mia abnorme stipsi non sono riuscito a svuotare il colon ascendente (feci solide). Che poi è quello in cui si localizzano i miei dolori.
Fino al trasverso la situazione sarebbe normale ("mucosa rosea, normotrofica e normoirrorata" senza "vegetazioni endoluminali né alterazioni organiche della parete") se non fosse per il fatto che il mio colon è "lungo e contorto" e spastico, il che, tra l'altro, mi ha reso l'esame terribilmente doloroso.
Francamente il solo pensiero di dover ripetere la preparazione (ho bevuto i 4 litri ma alla fine stavo davvero malissimo) e soprattutto l'esame, che per me è stato una tortura, mi scoraggia non poco.
Anche per fare la TAC (colonscopia virtuale) dovrei svuotare l'intestino?
Stranamente dal mattino dopo l'esame i dolori sono quasi totalmente scomparsi (rimane qualche fitta ogni tanto sempre in corrispondenza del fianco destro, maggiormente localizzata posteriormente, che non mi sembra sia riferita dalla colecisti ma proprio al colon ascendente) però permane la più assoluta stipsi.
Ho sentito parlare della videocapsula endoscopica.
Lei cosa mi consiglia a questo punto?
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
[#16]
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Gentilissimo Dr. Cosentino,
ancora una volta, grazie.
Il fatto è che anche per la TAC devo svuotare completamente l'intestino, quindi tanto vale rifare la colonscopia, magari con una sedazione maggiore rispetto a quella effettuata. So che le radiazioni sono minime, ma se posso evitarle, preferisco.
Intanto sembra che l'intestino si stia "muovendo" un po' di più, anche se non voglio cantare vittoria troppo presto. Inoltre negli ultimi giorni ho anche maggiore appetito e la lancetta della bilancia sembra finalmente spostarsi nuovamente verso un seppur minimo aumento.
La ringrazio ancora, la terrò informata sugli sviluppi.
Cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Molto bene. Auguroni e a risentirci.

[#18]
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Utente
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Gentilissimo dr. Cosentino,
dalle ultime analisi che ho fatto, sempre su indicazione del medico curante, è emersa una positivià agli anticorpi ANA (1:100).
Cosa fare adesso? Ci può essere una relazione con i disturbi al colon e la grave forma influenzale che ho avuto nel mese di giugno?
Tra i sintomi avuti negli ultimi mesi, ho forse dimenticato di elencare uno strano formicolio all'altezza della scapola sinistra, presente soprattutto durante i pasti e che ho attribuito a una forma ansiosa.
Cosa mi consiglia di fare?
Cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Solo un fattore ansiogeno ...


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Gentilissimo dr. Cosentino,
mi auguro con tutto il cuore che sia così.
Ammetto che stavolta ho davvero paura. La severità dei dolori addominali è di un livello che mai avevo sperimentato, così come la stipsi tremendamente ostinata.
Questo mi ha indotto a pensare che ci sia dell'altro, rispetto alla mia solita "ansia".
Tra l'altro, da diverso tempo avverto pure come delle punture di spillo ai polpastrelli delle dita della mano e a quelli dei piedi e una diminuita sensibilità tattile.
Qual è, dal suo punto di vista, l'azione migliore da intraprendere a questo punto? Sia in senso curativo dell'ansia (è il caso di intervenire farmacologicamente?), sia per avere una sorta di "prova regina" che non ci sia invece altro?
Ancora una volta, infinite grazie. I miei più cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Le "punture di spillo" sono tipiche di un fattore ansiogeno. Deve quindi trattare l'ansia farmacologicamente, con il suo medico o con uno psicologo.

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dopo
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Gentilissimo dr. Cosentino,
continuando le indagini per cercare di capire la radice del problema, ho scoperto, dopo visita urologica, di avere la prostata ingrossata. Il PSA è negativo.
Possibile che la prostatite mi determini questo dolore al fianco destro (posteriormente)? E che quindi non c'entri il colon?
Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Nessuna responsabilità della prostata....


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