La ricerca dell'helicobacter, nel referto c'era scritto

Gentilissimi dott.,
un'anno fa in base alla gastroscopia, è risultata gastrite cronica superficiale attiva, positiva la ricerca dell'helicobacter, nel referto c'era scritto: evidenza di abbondante succo misto a bile. al corpo rare petecchie e erosioni. conclusioni: gastrite del corpo. note di reflusso duodenogastrico.
La cura che mi fù data erano due tipi di antibiotici per 10 giorni per edicare l'hp, al breath test risulto' debellato il batterio, ma da un anno ad ora ho ancora problemi allo stomaco.. è mai possibile che nn posso permettermi di sgarrare mai piu'... latticini, cose piccanti, vabbè le fritturine già erano bandite per me, ma il mio dubbio è che la gastroenterologa mi ha curato solo l'hp, ma per la gastrite non mi è stato dato niente, adesso grazie all'acqua uliveto sto un po' meglio perchè mi aiuta a digerire ma se non la bevessi piu' avrei davvero problemi a digerire, mi sentirei lo stomaco sempre pieno e mai veramente sentirei la fame.. è mai possibile che debba dipendere da questo tipo di acqua, e cmq credo che nn sia guarita se normalmente sto male. Cosa posso fare?
Grazie in anticipo.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
la persistenza della sintomatologia a distanza di un anno prevede la rivalutazione endoscopica della gastrite, indipendentemente dalla presenza o meno di helicobacter.
Nel caso la mucosa presenti infiammazione è opportuna un'adeguata terapia farmacologica. I benefici ottenuti dall'assunzione dell'acqua oligomnerale segnalata possono essere uno spunto alla considerazione clinica che la mucosa gastrica non sembra molto danneggiata (ma questo è da accertare endoscopicamente) e che i sintomi sono legati al reflusso duodeno-gastrico, si potrebbe pertanto giovare dell'assunzione di farmaci che agiscono sulla motilità.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
grazie per la tempestività della risposta dott. Scuotto, quindi in definitiva lei mi suggerisce di rifare la gastroscopia? Io andai a domandare alla gastroenterologa se era il caso di rifarla ma lei mi rispose di no. Quindi dovrei ripeterla? e dovrei fare quindi una terapia farmacologica per eliminare la gastrite? perchè se ce l'ho non è possibile che si risolva da sola? E in verità ho paura che col tempo possa evolvere in qualcosa di peggio. Lei crede in questa possibilità?
Distinti saluti.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
forse l'orientamento della collega risale a un po' di tempo fa; l'attuale persistenza dei sintomi orienta per l'endoscopia in modo da valutare lo stato della mucosa.
L'accertamento di questa condizione permette di impostare una terapia adeguata. Per quanto riguarda la possibile evoluzione della gastrite cronica attiva - modulabile dalla terapia - rimaniamo nell'ambito delle patolgie infiammatorie.
Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentilissimo dott. Scuotto,
Siccome per rifare la gastroscopia devo aspettare un mese, volevo sapere cosa potevo fare intanto per stare un po' meglio.
I miei sintomi sono: Dispepsia, pancia gonfia, dolori muscolari allo stomaco.. Ad essere sincera non so nemmeno che tipo di alimentazione dovrei adottare.. visto che da un anno a questa parte sono stata a tratti meglio, ma appena mangio qualcosa che non va, il dolore ritorna e ci vogliono tipo una decina di giorni per tornare a stare un po' meglio. Secondo lei dovrei mangiare in bianco per stare meglio? e approfittando della sua disponibilità, volevo chiederle se da questa situazione si puo' uscire definitivamente, o no.. perchè informandomi in internet ho visto che comunque non è chiara la guarigione completa. Ma un'altra cosa non mi è chiara, se la mia gastrite era al primo stadio, non sarebbe dovuto essere piu' facile debbellarla? Davvero sono stufa di non stare bene! e penso che non ce la farei a stare così a lungo.
Ringrazio.
Anna
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
per fortuna sono molti anni che la "dieta in bianco" prolungata (per più di tre-quattro giorni) non viene più proposta ai pazienti: la maggior parte dei gastroenterologi la ritiene una misura punitiva anzichè una cura!
Nella prima parte del suo ultimo intervento vi è già, a questo proposito, la soluzione "appena mangio qualcosa che non va...", appunto vanno evitati quegli alimenti che personalmente le arrecano disturbo, almeno fino a quando non è chiarita del tutto la condizione.
Per quel che riguarda la gastrite, lei fa riferimento a "gastrite cronica attiva", attenderei la conferma diagnostica di una seconda endoscopia, ma, se tale diagnosi fosse confermata, la condizione "cronica" implica nei confronti della guarigione una precisazione: non è possibile una guarigione intesa come completa restituzione della mucosa all'integrità originale, ma l'obiettivo della cura è quello di portare al minimo livello possible lo stato di nfiammazione della mucosa in maniera tale da non determinare disturbi. Questo è il motivo dell'accuratezza della diagnosi, poter impostare la terapia idonea per il tempo necessario con la maggiore confortevolezza possibile per il paziente e con i minori dosaggi farmacologici utili.
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
La ringrazio per la risposta dott. anche se per me è molto difficile pensare di non avere più uno "stomaco di ferro", anche perchè ho 24 anni e pensare di dover stare sempre attenta a quello che mangio per me è uno stress non indifferente. Comunque la terrò informata sull'esito della gastroscopia che effettuerò.
Ringrazio.
Anna.
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