Il medico, dopo aver fatto una diagnosi

Salve, anzitutto complimenti per l'eccellente e benemerito servizio gratuito che offrite agli utenti.
Premetto anzitutto che ho 25 anni.
Vi scrivo per un problema gastroesofageo che si è manifestato nell' Agosto del 2008. Dopo un mese di cura con lansoprazolo e l'assenza di effetti, il medico di famiglia che diagnosticò "gastrite nervosa", mi prescrisse esomeprazolo per un altro mese. Gli effetti furono positivi dopo poco con scomparsa graduale dei sintomi (si trattava di: bruciore all'altezza dello sterno, crampi addominali anche forti, nausea, lieve febbre per due settimane, bolo faringeo, rigidità al collo, lievissima disfagia, salivazione eccessiva, catarro, doloretti al petto).
Verso Novembre, finito il periodo di cura con esomeprazolo (lucen), nel giro di dieci giorni i sintomi sono tornati. Il medico, dopo aver fatto una diagnosi di reflusso, si è deciso comunque a farmi fare una gastroscopia di controllo, riprescrivendo un altro mese di esomeprazolo.
Alla metà di Dicembre, a sintomi cessati, la cura è terminata.
E da allora, salvo alcuni sintomi lievi e saltuari sono stato quasi sempre bene, facendo anche attenzione alla mia dieta (eliminata: cioccolata, caffé, menta. Ridotto: té. Eliminate: alcuni tipi di passate di pomodoro; cornetti e alcuni dolci).
Il 16 Gennaio è stata effettuata la gastroscopia di controllo, da cui risulta:

NEGATIVA L'ESPLORAZIONE DELL'ESOFAGO.CARDIAS IN SEDE IPOTONICO CON REFLUSSI CONTINUI G-E
MODESTA IPEREMIA DELLA MUCOSA GIUNZIONALE.
NEL CAVO GASTRICO ABBONDANTE SECREZIONE: NON ALTERAZIONI DELLA MUCOSA.
BIOPSIA ANTRALE.NULLA AL BULBO E SECONDA PORZIONE DUODENALE.

I risultati della successiva biopsia sono stati invece:

FREAMMENTO DI MUCOSA GASTRICA DI TIPO ANTRALE CON LIEVE IPERPLASIA DELL'EPITELIO FAVEOLARE IN ASSENZA DI FLOGOSI. NEGATIVA LA RICERCA DI HP.

Il gastrenterologo, vista la lieve gastrite presente (se ho ben interpretato?), mi ha prescritto un altro mese di pariet (anche se ho poi preso il già testato esomeprazolo equivalente, credo) + gaviscon dopo i pasti.

Ormai da un mese è finito l'ultimo ciclo di cure. Sto bene, salvo doloretti al primo mattino o all'assunzione di pasti particolari (lieve bruciore trascurabile).
A questo punto volevo consultarmi su tre questioni.

1- Il mio medico di famiglia ha proposto una terapia con inibitori della pompa e svuotatori gastrici a lungo termine limitata ai picchi stagionali o eventualmente a momenti di recidiva dei sintomi. Vi sembra una buona scelta? L'uso prolungato di antiprotonici non è dannoso (tipo formazione polipi intestinali)?
2- Sarebbe pensabile in un caso come il mio l'operazione con plastica antirflusso?
3- Vista la mia patologia unita alla presenza di gastrite, ogni quanto credete sia utile ripetere una gastroscopia, anche in chiave preventiva (tumore esofago e stomaco)? In famiglia ho solo uno zio che ha avuto un tumore gastrico ben curato a 80 anni. Per il resto soffriamo in molti di lievi gastriti o reflussi.

Grazie mille.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
rispondo in ordine alle sue domande.
1) E' una scelta accettabile. Spesso la ripresa della terapia a lungo termine con intervalli con inibitori di pompa è legata alla ricomparsa di sintomatologia; anche una terapia continuativa non procura danni;
2) l'intervento chirurgico non è indicato;
3) in virtù della giovane età e del quadro endoscopico e istologico non è indicata la ripetizione dell'esame endoscopico, a meno che non ricompaiano i sintomi e/o essi siano resistenti alla terapia farmacologica.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie mille per la risposte.
Una cosa che vorrei capire, non foss'altro per curiosità scientifica è il tipo di gastrite che l'esame istologico ha rivelato e se tale tipo di gastrite è legata con il passare degli anni ad un rischio maggiore di insorgenza di cancro gastrico. So che al riguardo vi sono molti studi i cui risultati in termini di correlazione sembrano incerti (o sbaglio?).
Riguardo invece al tratto esofageo, avrei un'altra domanda che concerne un'altra persona. Mio padre, che ha sofferto di reflusso (senza sintomi particolarmente marcati), curato a fasi alterne per tutta la vita, all'età di 58 anni ha scoperto tramite gastroscopia di controllo periodico, di avere l'esofago di Barret. Una recentissima gastroscopia, oggi mio padre ha 68 anni, avrebbe invece rilevato l'assenza della metaplasia di Barret, nonché l'assenza di esofagite. E'scientificamente possibile la scomparsa della metaplasia esofagea di Barret dopo prolungata cura di antiprotonici ?

Infine, un'ultima curiosità: a partire da che età in un caso come il mio (cioé di reflusso strutturale e di iperemia) ritiene utile sottoporsi a controlli periodici endoscopici?

Grazie mille per la disponibilità.
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