Il mio gastroenterologo ha ritenuto che fossi affetto

Nel 2006, in seguito a diversi mesi con dolori alla pancia, ho effettuato una colonscopia che non ha evidenziato alcun esito rilevante. il mio gastroenterologo ha ritenuto che fossi affetto da colon irritabile e da allora mi sono curato con farmaci di vario tipo (a base di diazepam,levosulpiride) anche perchè i sintomi cambiavano continuamente( dolore, gonfiore, nausea, stipsi)..il dottore ha sepre motivato questa situazione con un'ansia che somatizzerei nell'apparato digerente..
alcuni mesi fa,tuttavia, dopo un solito ciclo di pillole ho notato un gonfiore immediatamente sotto le costole sul lato sinistro.questo gonfiore era più evidente alla luce o se piegavo la pancia: all'inizio il avvertivo solo un senso di fastidio ma non di particolare dolore..negli ultimi tempi, invece,ho iniziato ad avvertire dolore, bruciore, e un senso di pesantezza che subentra subito dopo i pasti(talvolta insopportabile)..c'è da aggiungere che questo è stato un periodo molto stressante, costernato anche da lutti familiari...il dottore,in conclusione, crede che sia sempre lo stesso problema sebbene i sintomi siano nuovi.non ha voluto farmi sostenere altri esami e non ha cambiato la cura(anzi mi ha consigliato uno psicologo).le mie domande sono: 1)il colon arriva fino all'altezza delle costole, ed è normale questo mio sintomo per il "colon irritabile"?
2)è necessario fare altri controlli o mi devo fidare del medico che ha praticato solo una visita "tattile"?
3)gonfiori,bruciori, dolori forti e così "fisici" possono derivare da problemi psicosomatici?
ringrazio in anticipo per la risposta..
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
1) il colon arriva fin sotto le coste;
2) la visita medica ha maggiori possibilità di stabilire l'opportunità di altre indagini rispetto ad una consulenza online; la fiducia nel medico è una condizione che scaturisce dal rapporto interpersonale e non è possibile consigliare in tal senso;
3) i sintomi dolorosi, anche intensi, possono avere una relazione con aspetti psichici, dunque possono essere inquadrati come "psicosomatici", ma ciò non vuol dire che non siano veri o che non abbiano necessità di trattamento.
Un colloquio con lo psicologo può orientare verso la possibile soluzione.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Chiarissimo dottor Scuotto la ringrazio per la gentile e sollecita risposta.
Il mio problema è quello dicercare accetare il fatto che non abbia niente di grave dal punto di vista puramente organico. Ciò mi risulta, in parte, difficile poichè i sintomi mi paiono sempre diversi e resistenti alle cure, dunque immagino chissà quali malattie che si manifesterebbero,appunto, con questa inefficacia dei farmaci. Cercherò, tuttavia, di non drammatizzare i miei dolori in attesa di un eventuale colloquio con uno psicologo. Tra l'altro a breve avrò un visita di controllo da un neurologo perchè dopo questo mio periodo stressante sono stato soggetto a cefalee muscolo-tensive che mi sono state motivate sempre con cause di somatizzazioni. Il mio gastroenterologo mi ha consigliato di parlare, in sede di visita neurologica, di questo mio problema all'apparato digerente per verificare la possibilità di un cura combinata per la testa e per la pancia che tenga conto di questa mia ansia.
La ringrazio ancora per la risposta e le porgo distinti saluti.
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Utente
Dottore chiedo scusa vorrei porle un'altra domanda:
il neurologo mi ha dato fermenti lattici e gaviscon advance per evitare il mio fastidio dopo i pasti e il rigurgito oltre allo xanax la sera per l'ansia.
i dolori all'addome non passavano, però, e allora il gastrenterologo mi ha detto di prendere spasmomen somatico mattina e sera.dopo aver parlato con entrabi però mi è venuto un dubbio..posso prendere tutti questi farmaci assieme senza che si creano interferenze?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
l'associazione tra Xanax e Spasmomen somatico è discutibile, per gli altri farmaci non vi è problema. Le consiglio di consultare nuovemente il collega gastroenterologo che l'ha visitata e che potrà indicarle un antispastico semplice e non associato con una benzodiazepina.
Cordiali saluti.
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Dottore la ringrazio ancora per le risposte e mi permetta di porle una ulteriore domanda:
da quando prendo gaviscon la sensazione di pesantezza dopo i pasti è passata ma continuava il dolore intestinale. con gli antispastici pare diminuito il dolore ma ora resta una sensazione di tenesmo dopo la prima evaquazione:in pratica vado in bagno una volta "per bene" poi tutto il resto del giorno ho la sensazione continua di doverci andare anche se poi le feci sono davvero minime quando cedo alla tensione. i dottori sembrano scettici ad approfondire con esami e anzi ormai ho l'impressione che mi abbiano liquidato come un sogetto ansioso da tamponare volta per volta con medicinali nuovi. il gastroenterologo mi ha detto che se non c'è sangue con la defecazione, se non c'è diarrea contiuna o febbre è inutile ripetere la colonscopia o cose simile. devo rassegnarmi quindi a queste variazioni infinite dei sintomi? non sono segni di un peggioramento del problema?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
a questo punto penso che sia chiaro per lei che il ricorso ai farmaci citati ha un ruolo temporneo sui sintomi. Ribadisco il consiglio precedente e la invito ad una consulenza con lo psicologo.
Cordiali saluti.
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