Sono compatibile per l'intervento antireflusso?

salve a tutti, ho 21 anni sono un ragazzo, 4 mesi fa circa tramite gastroscopia mi fu diagnosticata un'ernia iatale da scivolamento esofagite di grado c sec.
l.
a e cardias incontinente, il curante mi prescrisse pantoprazolo nello specifico pantorc 80mg e zenzeril il primo mese e il secondo mese 40mg, al termine della terapia la sintomalogia la quale conprende; Alitosi con sapore acido aspro misto a cibo, gocciolamento post nasale meglio conosciuto come globus, bruciore di stomaco il quale si irradia fino alla gola e lingua bianca si è ripresentata in maniera aggressiva, dalla sospensione della cura sono passati 35 giorni quindi non puó essere dovuto a un effetto rimbalzo dovuto agli ipp.

Premetto che questa sintomalogia è GIORNALIERA, ovvero la ho tutti i giorni, inoltre aggiungo che sono astemio, non ho mai fumato non assumo caffè non mangio fast food, non assumo bibite gassate o succhi di frutta bevo solo acqua naturale.

Ora questo problema specialmente quello dell'alitosi sta rovinando la mia vita sociale, sono stato da tre otorini i quali mi hanno detto che la causa è il reflusso lavo i denti 3 volte al giorno ed effettuo la pulizia dal dentista ogni 4 mesi, inoltre la sintomalogia almeno per me parla chiara.

La mia domanda è, sono compatibile con l'operazione?

dopodomani incontro un chirurgo privato, mi conviene farla privatamente o in ospedale?
grazie per le risposte.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Ne abbiamo già parlato.

Con un'esofagite come la sua il trattamento con IPP deve essere continuo ed almeno per un anno....

L'alitosi non deriva dallo stomaco..

Intervento in privato o con il SSN ? Deve essere fatto solo dopo uno studio accurato del suo caso e diffidare da chi la vuole sottoporre ad intervento senza aver eseguito ha ph-manoimpedenzometria esofagea.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Attivo dal 2019 al 2021
Ex utente
ripeto non è una vera è propria alitosi ma sapore di cibo misto ad acido gastrico ,e l'alitosi puó derivare dallo stomaco avendo un cardias incontinente dovuto a un ernia iatale i succhi gastrici salgono fino alla parte retrosternale della lingua infatti li percepisco il sapore inoltre avendo un ernia iatale che non puó essere curata gli ipp dovrei prenderli a vita e non solo per un anno e visto che la dieta non ha effette egli ipp non mi giovano granchè beneficio ,ho richiesto un consulto con il chirirgo il quale sicuramente mi sottoporrá dagli esami da lei indicati.
Ora se dopo gli esami ci sono le condizioni,e anche se non ci fossero a pieno ho letto da un suo consulto che basta essere giovani per essere idonei,mi conviene farlo privatamente o tramite snn?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Non basta essere giovani, ma il reflusso deve essere accertato dagli esami che ho indicato

L'intervento lo può fare ovunque, è il chirurgo che fa la differenza non il posto
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2021
Ex utente
egregio dottore,sono stato dal chirurgo il quale ha detto che sono consono all'intevento ma devo eseguire una ph metria e un radiografia all'esofago,ora ho 2 dubbi,il dottore mi ha detto che posso avere un reflusso misto ovvero sia biliare che acido ora lei mi consiglia una ph metria o un PH-IMPEDENZIOMETRIA ESOFAGEA ?
quali sono le differenze?
e poi per la seconda non so dove farla in campania...
grazie e mi perdoni il disturbo.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Ecco le differenze (estratte dal mio articolo presente su tale sito: https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/951-reflusso-gastroesofageo-come-ottenere-una-diagnosi-perfetta.html )


La pH-impedenziometria esofagea multicanale supera alcune delle limitazioni presentate dalla tradizionale pHmetria delle 24 ore perché:

1) fornisce informazioni sulla presenza di qualunque tipo di bolo che refluisce in esofago (gassoso, liquido o misto liquido-gassoso); il significato di tale differenziazione può essere compreso ad esempio se si considerano recenti segnalazioni della letteratura circa il ruolo del reflusso gassoso quale elemento in grado di indurre sintomi esofagei in pazienti endoscopicamente negativi e che non rispondono a terapie con farmaci antisecretivi

2) fornisce informazioni circa la natura acida (valori di pH intraesofageo inferiori a 4), o non acida (se il pH è compreso tra 4-0 e 7.0). La determinazione di questi parametri assume rilievo clinico in quanto i reflussi non del tutto acidi acidi, si associano ad una scarsa risposta terapeutica ai farmaci antisecretivi nei pazienti reflussori con o senza lesioni della mucosa esofagea;

3) riconosce il grado di estensione prossimale del reflusso gastro-esofageo, importante nei pazienti con manifestazioni extraesofagee; i rilevatori impedenziometrici posti ad intervalli fissi sulla sonda esofagea consentono di determinare fino a che punto dell’esofago può giungere il materiale refluito.

4) consente di valutare l’associazione tra sintomi e materiale refluito.
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