Somma di sintomi che mi preoccupano

Buonasera dottori,

chiedo questo consulto per avere delucidazioni sulla necessità di procedere ad ulteriori esami.


Da qualche mese ormai soffro di una forma di stitichezza che mi dà feci caprine.
Per contrastarla usavo dapprima Laevolac (che tuttavia mi dava molti effetti collaterali) e poi, da circa 10 giorni, enterolactis duo con un'integrazione di inulina consigliatami dal medico di famiglia.
La situazione non si è mai del tutto risolta: a volte le feci tornano normali, a volte sono ancora molto dure e ultimamente ho avuto episodi di diarrea.

Premetto che fin da piccola la mia frequenza di evacuazione è sempre stata di una volta ogni 3/5 giorni: le feci tuttavia erano morbide e ben formate seppur molto voluminose (cosa che talvolta mi procurava dolori simili ad una scheggia di vetro che attraversa l'ano durante la defecazione e qualche minuscola perdita di sangue).

Il medico mi ha detto di non preoccuparmi di questa situazione nonostante sia comparsa all'improvviso in quanto ho famigliarità con situazioni di stitichezza.

Avevo già chiesto un consulto perché nelle mia ansia temevo di avere i sintomi di un tumore al colon.

Ero stata tranquillizzata su questo aspetto non avendo casi in famiglia ma dalle ultimi esami del sangue fatti qualche giorno fa è risultata un'anemia da carenza di ferro.

Ora sono terrorizzata che questo non sia altro che un'altra conferma delle mie paure.

Vivo davvero male questa situazione, ho il terrore di stare perdendo tempo e trascurando una patologia che una volta aggravata sarà incurabile.

Dovrei richiedere al medico altri esami?
Una colonscopia?


Vi ringrazio anticipatamente,
Cordiali saluti.
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Dr. Domenico Cozzo Medico internista, Medico di medicina generale 184 13 1
Gentile utente,
innanzitutto bisognerebbe comprendere bene la diagnosi di anemia da carenza di ferro. E' una diagnosi che ha posto un medico?
Bisogna sottolineare infatti che per anemia non si intende carenza di ferro, ma carenza di emoglobina, e ciò cambia molto l'approccio.

Per quanto concerne la sua stitichezza, è assolutamente inverosimile che tale sintomo possa celare la patologia che lei sospetta, in primo luogo in quanto non è la sua presentazione più comune, ed in secondo luogo perché lei per età e familiarità non rientra nella categoria a rischio.
Oltretutto il fatto che il suo sintomo si protrae da quando era piccola fa sospettare condizioni legate alla sua motilità intestinale o ad una condizione alimentare.

Alla cura impostata dal suo medico, associ una corretta idratazione (almeno 1,5L di acqua al giorno), l'assunzione di una buona quantità di fibre (crusca, pane e pasta di farina integrale) e fermenti lattici (yogurt magro). Inoltre si dedichi almeno 2/3 volte settimana ad attività fisica, anche leggera.

Qualora tutto ciò non dovesse essere sufficiente, sarebbe il caso di valutare un approccio farmacologico più incisivo consultando il suo medico curante o un gastroenterologo.

Cordiali saluti.

Dr. Domenico Cozzo

www.domenicocozzo.altervista.org
LinkedIn: Domenico Cozzo, MD; Canale Instagram: @domo_co93

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dottore,

La ringrazio per la sua celere risposta: si trattava di un'anemia da carenza di ferro (almeno così l'ha definita il mio medico di famiglia) e con un lieve calo dell'emoglobina ma ancora borderline.
Il medico mi ha consigliato di ripetere gli esami tra una settimana in quanto ho una predisposizione famiglia alla carenza di emoglobina (mia madre e mia zia) e ho svolto gli esami durante il mestruo.
Li rifarò tra una settimana circa per valutare i nuovi risultati.

Ciò che mi turbava della mia stitichezza era la modifica della consistenza delle feci. Seguirò di certo i suoi consigli e, se posso, la terrò informato sui prossimi esami del sangue.

La ringrazio nuovamente per avermi tranquillizzata.

Cordialmente.
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Dr. Domenico Cozzo Medico internista, Medico di medicina generale 184 13 1
Stia tranquilla, nessun sospetto di malattia tumorale.
Mi informi sull'esito dei suoi esami, tramite messaggio personale o scrivendo su questo consulto.

Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,

ci terrei ad aggiornarla sull'evoluzione della mia situazione. Dopo un cambio di terapia (prima assumevo Laevolac poi abbandonato per effetti collaterali e sono passata a Enterolactis duo) la situazione si era risolta ed era tornata a quella che era la mia precedente normalità (evacuazione una volta ogni due/tre giorni, feci compatte e piuttosto voluminose).
A quel punto il medico mi ha suggerito di sospendere la terapia. Tutto bene fino a circa una quindicina di giorni fa quando la stitichezza è tornata, non più feci caprine ma comunque più dure e molto abbondanti.
Ieri sera dopo una defecazione piuttosto difficile e anche un po' dolorosa (la sensazione è quella di una scheggia di vetro) ho notato sulla carta igienica del sangue rosso vivo, che ha macchiato di nuovo la carta due ore dopo quando sono andata a fare pipì.
Questo mi ha molto spaventata anche se razionalmente credo sia dovuto alla difficoltà di defecazione (già in passato avevo notato striature di sangue sulla carta in caso di defecazioni difficoltose e/o dolorose e il medico mi aveva detto trattarsi di ragadi anche se mai così abbondante).
Il dolore è sparito subito dopo la defecazione e al momento non ho dolori né sanguinamenti di alcun tipo.

In settimana farò altri esami del sangue e se posso le comunicherei i risultati.

Secondo lei devo tornare a preoccuparmi? Richiedere altri esami? Ho sempre terrore di una patologia tumorale. Sarebbe opportuna una colonscopia?

La ringrazio nuovamente.
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