Reflusso e nausea

Salve sono una ragazza di 23 anni che da due anni soffre di nausea, inizialmente era saltuaria e durava poco, a volte si accompagnava a mal di stomaco e dolore al petto.
Man mano la nausea è diventata sempre più forte e frequente durante i mesi, in cui si sono aggiunti bruciori e dolori di stomaco e al petto, acidità, senso di risalita di cibo, nodo in gola, tanto da impedirmi spesso di mangiare, cosi ho fatto vari esami e 3 ricoveri.
Ho fatto rx addome e torace, rx con bario, scintigrafia gastrica, ecoaddome completo, ho escluso intolleranze ed helicobacter, ho fatto un periodo di dieta senza glutine, ho escluso sibo e disbiosi, colonscopia perfetta.
Dalla gastroscopia invece si evince cardias lievemente incontinente, piccola ernia iatale, piloro beante, gastroduodenite.
Ho fatto varie terapie antisecretive con tanti tipi di procinetici ma a parte i primi giorni di sollievo non sono serviti a nulla.
La nausea è fissa, forte, non mi fa vivere letteralmente non esco più di casa.
Può il reflusso effettivamente causare una nausea cosi forte e perenne?
Molto medici hanno ricondotto tutto ad una componente psicosomatica ma onestamente non credo proprio.
Dovrei effettuare una ph impedenziometria e manometria?
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Per una risposta precisa, vorrei avere la descrizione completa della gastroscopia e la terapia che ha eseguito.

Prof. alberto tittobello

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Utente
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Esofago regolare per decorso e peristalsi
Linea z irregolare posta a 36 cm dall ads
Beanza cardiale. Non segni di esofagite. Piccola ernia iatale da scivolamento.
Stomaco : pareti elastiche e normodistendibili, lago mucoso schiumoso, gastropatria antrale in attesa di tipizzazione istologica e ricerca hp.
Piloro eucentrico e beante. Alla manovra di retrovisione si conferma la beanza cardiale e l'ernia iatale.
Duodeno nella norma esplorato fino a dii. La papilla si presenta protrudente (che vuol dire?)
Conclusioni: ernia iatale, beanza cardiale papilla duodenale protrudente

Biopsie:
1)FRAMMENTI DI TIPO GASTRICO CON EDEMA E CONGESTIONE. NON PRESENZA DI HP
2)frammento di mucosa duodenale con erosione superficiale e moderato infiltrato infiammatorio nella lamina propria, con lieve quota eosinofila.
Linfocitosi intraepiteliale nettamente inferiore a 20/100

Di terapie antisecretive ne ho eseguite tante:ho provato con lansoprazolo20 levobren e gaviscon
Poi omeprazolo 40 con riopan gel e vari procinetici dato che nessuno funziona (plasil, levopraid, motilex che ha funzionato solo per un mesetto, debridat)
Lucen 40 e motilium per due mesi
L'ultima che sto facendo prevede esopral 40, dosil plus e neocarvi prima dei pasti, sucralfin due volte al giorno. Tutte queste terapie soni state tentate per mesi senza miglioramenti, premetto che ho un alimentazione pulita e per un periodo quasi assente, dato che ormai peso 38 kg. Per settimane intere mi sveglio con la nausea e vado a letto con la nausea. Non passa mai. Nei rari momenti in cui non ce l'ho compaiono bruciori, dolori, difficoltà digestive. Può essere davvero il reflusso a causarmi tutto ciò? Ormai comunque mi sono ridotta a prendere ansiolitici dato che ho la fobia del vomito e vogliono darmi antidepressivi. Addirittura mi hanno prospettato il ricovero psichiatrico, ma dalle carte si vede che io ho una patologia reale, dottore. Sono letteralmente disperata.
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Qualcuno potrebbe rispondermi? Spno molto amareggiata da questa situazione, è terribile sentirsi sempre sul punto di dover vomitare
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????
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Capisco bene il suo disagio, ma devo dirle che quello che viene descritto nella gastroscopia non giustifica disturbi così importanti . Anche le varie terapie che ha seguìto sono le migliori, le più efficaci che potesse fare. Quindi credo che una componente psicologica ci debba essere. Dato che ha già provato diverse terapie con risultati scarsi, credo che non vi sia alcuna controindicazione a provarne anche una a base di prodotti antidepressivi.
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Grazie dottore. In verità da circa un mese, sotto consiglio della mia psicologa sono andata da una psichiatra che mi ha prescritto efexor e xanax, ma per ora la situazione sembra peggiorare. Ansiolitici e antidepressivi non peggiorano il reflusso? Pensavo fossero gastrolesivi e allentassero il tono del cardias
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Utente
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Non ritiene inoltre necessario effettuare una ph impedenziometria e manometria esofagea o il ricovero presso una struttura specializzata (tipo il sant'orsola di Bologna) in cui possano valutare il mio caso da vari punti di vista?
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
No, non sono gastrolesivi. Aspetterei ancora un po' di tempo, per giudicare il risultato della terapia in corso. Le segnalo che il gastroenterologo attualmente primario al Cardarelli è uno dei più esperti in Italia.
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Utente
La ringrazio dottore. Ne approfitto per fare un ultima domanda per cui ho anche scritto un altro consulto. Venerdì effettuerò una manometria, io volevo fare anche la ph impedenziometria ma il dottore con cui ho parlato mi ha detto che solo se dalla manometria fosse uscita una incontinenza cardiale allora avrebbe avuto senso fare anche la ph impedenziometria, altrimenti non me la effettuerà. Si trova con questa affermazione? A me è sembrata strana perché di solito i due esami si svolgono insieme
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
I due esami dànno delle informazioni completamente diverse, sono complementari. Spesso si eseguono entrambi.
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Deduco a questo punto che il chirurgo con cui ho parlato mi abbia detto una sciocchezza...
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Si può escludere comunque dalla manometria un eventuale reflusso biliare? Perché avendo il piloro beante ho paura che sia per questo che le terapie non funzionano. Altrimenti con la ph impedenziometria si potrebbe escludere?
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Sì, per lei è più utile la pH-impedenzometria, che rivelerebbe anche il presunto reflusso biliare.
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Salve dottore, ieri mattina ho effettuato una manometria (in seguito farò anche una ph impedenziometria) risultata normale. Addirittura non si rilevava nemmeno la presenza dell'ernia iatale. Ho chiesto allora al medico da dove derivasse tutta questa nausea e lui ha usato il termine GASTROPARESI per dirmi che avevo un rallentato svuotamento gastrico. (tra l'altro io eseguii in precedenza una scintigrafia Gastrica proprio per escludere questa malattia orribile che avevo paura di avere ma il medico in questione mi ha detto che non era attendibile) Ma che io sappia la gastroparesi è una malattia molto grave e mi sono spaventata moltissimo. Il mio gastroenterologo invece dice che si tratta di dispepsia funzionale, un rallentato svuotamento gastrico dovuta alla mia ansia. A dire il vero mi sento un po' disperata. Lei cosa ne pensa? Cosa dovrei fare per escludere definitivamente una gastroparesi?
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Utente
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Come escludere una gastroparesi? L'idea di avere i muscoli dello stomaco paralizzati mi da i brividi e so che non ci sono cure adeguate per questa malattia quindi dovrei vivere a vita con questa nausea invalidante. Eppure ho fatto scintigrafia gastrica e rx con bario e sono nella norma.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Lasci perdere la gastroparesi, che - evidentemente - non ha. Non ha alcun muscolo paralizzato. Segua la cura che le è stata data, possibilmente con tranquillità e fiducia. Ci risentiamo, auguri.
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