Da cosa possono dipendere le extrasistoli sopraventricolari durante la deglutizione di liquidi?

Gentile Dottore, mi permetto di porre anche a lei, per quanto di sua piu' stretta competenza, la stessa domanda gia' fatta al Dott.
Cecchini.

Il 13 dicembre scorso, al pronto soccorso, mi sono state diagnosticate mediante ECG delle extrasistole sopraventricolari che si presentano essenzialmente durante la deglutizione di liquidi, non dovute a problemi cardiaci ma ad un sospetto reflusso gastro esofageo.

Da quella data assumo Gadral 800 su consiglio del mio medico di base, ma le extrasistole durante la deglutizione dei liquidi non sono cessate ad oggi.

Quali patologie in ambito gastroenterologico possono dar luogo a questo disturbo, oltre al reflusso?

Ritiene anche lei, come il Dott.
Cecchini, piu' indicato un farmaco inibitore della pompa protonica qualora si trattasse di disturbo causato dal reflusso?
In tal caso quanto potrebbe durare la terapia (giorni/mesi) per poter valutare la sua efficacia?

Grazie.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Le aritmie possono essere provocate da quelli che chiamiamo " riflessi vagali ", attraverso il sistema neuro-vegetativo. Sono perfettamente d' accordo su quella proposta terapeutica.

Prof. alberto tittobello

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Utente
Utente
La ringrazio molto Professore per la sua pronta risposta.
Con l'occasione le auguro un buon anno nuovo.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Grazie, anche a lei.
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Utente
Utente
Buongiorno.
Torno sul tema per un consulto di aggiornamento.
Ho effettuato una gastroscopia dalla quale non e' risultato nulla all'esofago, nessuna ernia iatale, mucose tutte sane. Unica notazione: 'cardias in sede, ipocontinente', ma nessun rilievo particolare in proposito (il medico che ha eseguito l'esame mi ha detto che proprio non vedeva anomalie rilevanti in relazione al mio disturbo).
Consultata la mia cardiologa, che nel frattempo ha escluso del tutto problemi cardiaci, ho rappresentato alla stessa che le extrasistoli collegate a deglutizione di liquidi (ed a tratti alla respirazione profonda o a movimenti dell'addome come il piegarmi per allacciare le scarpe, o addirittura alle emozioni provocate nell'ascoltare musica...) persistevano, a nulla essendo serviti 15 giorni di Pantorc 20 (prescrittomi in precedenza al pronto soccorso).
La carrdiologa, ipotizzando comunque riflessi vagali connessi a una qualche infiammazione che a suo parere potrebbe anche essere connessa ad un'azione infiammatoria provocata dalla bile, mi ha consigliato Famotidina 40, che dopo 5/6 giorni, con mio enorme sollievo, ha ridotto praticamente a zero il problema.
Tuttavia nell'arco dei 15 giorni con famotidina le extrasistole sono tornate, seppure in forma molto piu' blanda e breve, per 3 volte (piu' o meno un giorno ogni 5 di cura con famotidina 40 si sono ripresentate, sebbene in forma piu' blanda, per poi sparire di nuovo completamente).
Chiedo a Lei Professore: e' normale il riaccendersi a intermittenza del mio disturbo durante la cura con famotidina, che pero' e' la sola che finora ha chiaramente arginato il mio problema quasi fino ad azzerarlo?
Prolungando tale cura potrei risolvere definitivamente il problema?
Per quanto potrei prolungare al massimo la cura predetta?
Caffe' 3/4 volte al giorno, un bicchiere di vino ai pasti e cibi grassi sono da eliminare totalmente nel mio caso?
Puo' esistere una relazione tra stress/rabbie/ansia e il mio disturbo?
Grazie, buona giornata.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Sì, prosegua con la famotidina anche per un lungo periodo. Probabilmente il farmaco precedente non era stato efficace perché la dose era troppo bassa. Il caffè favorisce il reflusso : forse tre o quattro sono eccessivi. Sui cibi grassi dovrebbe spiegarsi meglio.
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Utente
Utente
Grazie Professore per la risposta.
Con famotidina 40 a quante settimane di cura si puo' arrivare al massimo?
Per cibi grassi intendo formaggi come il gorgonzola, latticini anche di bufala, carni rosse o suine, insaccati, salse come la maionese (sebbene quella a ridotto contenuto di grassi, 25%).
Mentre un bicchiere di vino ai pasti puo' essere assunto senza problemi?
Secondo lei puo' quindi trattarsi di reflusso gastro esofageo nonostante la gastroscopia non ne abbia evidenziato segni evidenti?
L'ipotesi alternativa di infiammazione scatenata dalla bile potrebbe secondo lei essere conferente?
E' possibile una relazione diretta tra stress/rabbie/ansia ed il mio disturbo?
Le mie domande sono legate al fatto che da circa 2 giorni, pur proseguendo con famotidina 40, il disturbo (extrasistoli nel deglutire liquidi) si e' ripresentato ed al momento persiste (nei 15 giorni passati credevo di aver risolto definitivamente o quasi, ma purtroppo mi sbagliavo).
Grazie ancora, buona giornata.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Anche una digestione lunga e laboriosa può favorire il reflusso, quindi è meglio non abusare i cibi che richiedono una digestione lunga, come i grassi e gli insaccati. Spesso, infatti i disturbi regrediscono aggiungendo ai prodotti che già assume, qualche farmaco chiamato procinetico, ma lo deve sempre prescrivere il proprio medico, se è d' accordo.
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Utente
Utente
Grazie Professore.
Circa l'ipotesi di una incidenza della bile quale causa scatenante del mio disturbo, ritiene che cio' sia possibile?
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Sì, concorre
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Utente
Utente
La ringrazio, buona giornata.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Prego.
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