Esofago di barrett

Ho 68anni e da 20 soffro di mal di stomaco, senza grossi fastidì di reflusso.
Ho comunque tenuto sotto controllo con cicli di IPP.

Due anni fa ho fatto gastroduodenoscopia che stabiliva con esame istologicoEsofago di Barrett con flogosi cronica ed indizi di fibrosi - Non evidenza di displasia.

Negli ultimi due mesi i sintomi si sono acuiti con dolore, nausea, sapore molto amaro in bocca, poco reflusso, sensazione di freddo in gola
E sensazione di peso sullo stomaco.
Il vero problema è che ora gli IPP (Pantoprazolo, Lansoprazolo) mi danno effetti collaterali tremendi
Tipo crampi, dolori in tutto il corpo ed emicrania.
Il medico di base mi ha prescritto Femoditina 40mg che ugualmente mi provoca Emicrania fortissima e crampi addominali.

Ho prenotato nuova visita dal gastroenterologo.

Nel frattempo volevo chiedere: Questo Barrett è molto rischioso?
Ci sono farmaci alternativi a quelli sopraindicati che veramente mi rendono la vita impossibile?

Ringrazio per il tempo che vorrete dedicarmi
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Dr. Giuseppe Antonio Privitera Dentista 3.1k 124 2
Gentile signora,
l'esofago di Barrett è quello che è noto come "metaplasia" ed è una conseguenza del reflusso gastroesofageo; ovvero, normalmente le cellule del nostro esofago non riescono a tollerare l'acido proveniente dallo stomaco, per cui se lo stimolo è continuo, devono "trasformarsi" in cellule simili a quelle gastriche.
Questa condizione di per sè reversibile ha una considerazione da fare: va attenzionato costantemente, per evidenziare se questa condizione si possa "trasformare" in qualcosa di più delicato.
Finora, non s rivelano caratteristiche cattive, se non una indicazione di infiammazione cronica, e quindi il reflusso c'è da tempo, ma ad esempio non vi sono displasie cellulari, ovvero, alterazioni dello sviluppo delle cellule.
Aggiungo che il reflusso non trattato può portare problematiche anche nel cavo orale, in modo particolare dei danni noti come erosione dentale, legati all'acidità.
Consiglio: si faccia seguire da un gastroenterologo in maniera assidua soprattutto per i suoi problemi farmacologici, saprà individuare la molecola adatta.
In ultimo, lo stile di vita incide moltissimo sul reflusso, esempio: limitare i cibi molto acidi come agrumi; non coricarsi subito dopo aver mangiato, e così via. Lo stile di vita è la prima cosa che va attenzionata.
Saluti

Giuseppe Antonio Privitera

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