Deambulazione, mio padre ormai 82enne

vorrei raccontare le condizioni di mio padre ormai 82enne.a inizio 2007 cominciò ad avere problemi di limitazione alla deambulazione dopo pochi passi doveva fermarsi per recuperare.nel 12/07 notava un peggioramento a 3/08 si accentua il tremore alle mani.ricoverato a 6/08 nella divisione medicina interna e cardioangiologia x dolore alle gambe e alla testa,vertigini(claudatio e di edemi declivi)eseguiti indice caviglia-braccio nella norma,ecocolordoppler arterioso e venoso parti inf.(assenza di stenosi significative,presenza bilateralmente di reflusso transvalvolare a livello vena femorale comune e superficiale)es.sangue(lieve aumento indici funzionalità renale che ha motivato l'esecuzione di ecografia apparato genito-urinario con riscontro di nefropatia parenchimale,ipertrofia prostatica e vescica da sforzo con pseudo diverticolosi).7/09 ricoverato x febbre alta 39° con mal di testa che si era già presentato alcuni anni prima che si sono risolti in breve tempo(riscontrato anoressia ingravescente e difficoltà a tenere posizione eretta ma non è stato fatto mai scendere dal letto.Da quel momento non ha più camminato, caduto alcune volte per cedimento gambe.Tutto questo seguito al medico curante,neurologo che diagnosticava parchinsonite vascolare.poi è iniziato un freddo interno con sintomo di intorpedimento,ma assente al tatto,nella parte inferiore fino alle ginocchia bilateralmente.9/09 nella parte dx il freddo sembrava ghiaccio si è alzato fino all'inguine mentre a sx fermo come prima fino al ginocchio.10/09 aumento del freddo a dx fino sotto la mammella e intorpedimento,a sx invariato.Ora è seguito da fisioterapista che è riuscito ad alzarlo e farlo camminare assistito con il girello con successi molto lenti,è su sedia a rotelle x muoversi un po',è lucidissimo.soffre anche di glaucoma ad angolo chiuso.Domando essendo stato seguito dal medico di famiglia,2neurologhi, cardiologo vascolare, fisioterapista osteopata, come si può definire questa malattia?esistono terapie?a quali specialisti si deve rivolgere perchè nessuno di quelli interpellati ha saputo dare una risposta esauriente ed efficace.con questa situazione è scoraggiato e non vorrei che cadesse anche in depressione.
avendo famiglia,lavoro e problemi di salute per me è molto difficile seguire la cosa a 2000 km di distanza. potete darmi un consiglio, un qualsiasi aiuto in merito o devo pensare che ormai non si possa fare nulla ma forse qualche anno fa sì? vi ringrazio per il tempo dedicato.
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Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Gentile utente, è la prima volta che sento "parkinsonite vascolare" e con un pò di fantasia potrei avvicinarmi a capire.... Probabilmente suo padre ha avuto un accidente cerebrovascolare acuto complicato da sintomi Parkinsoniani ( "parkinsonismi" ). Escludendo problemi vascolari periferici la sensazione di freddo potrebbe rientrare in un alterazione dei centri nervosi che regolano o avvertono la temperatura corporea ( detto semplicemente). Ha eseguito TC, RMN , PET ? Se fosse dovuto ( com'è probabile) ad un accidente cerebrovascolare oltre alle opportune terapie farmacologiche è indispensabile una buona rieducazione/riabilitazione. Cordiali saluti.

Dr. Oreste Pascucci
orestepascucci@virgilio.it

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