Il medico di base ha prescritto alla mamma delle capsule di nicetile

Buongiorno, vorrei chiedere un consulto per mia madre di 83 anni attualmente in cura per una forma depressiva con Anafranil, regolarmente prescritto da un psichiatra. La mamma(dopo una cura di crca 2 mesi sta reagendo bene) però da circa 6 mesi accusa una significativa perdita di memoria. il medico di base ha prescritto alla mamma delle capsule di Nicetile.Volevo chiedere se l'utilizzo promiscuo di questi 2 farmaci può avere delle controindicazioni.
Vi ringrazio sin d'ora per la risposta che mi vorrete accordare e cordialamente Vi saluto
[#1]
Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Gentile utente,
sicuramente non danno problemi presi insieme. Ma i disturbi della memoria, se non relazionati alla sua depressione, potrebbero avere diversa origine. Indagherei su questi disturbi più approfonditamente.
Cordiali saluti.

Dr. Oreste Pascucci
orestepascucci@virgilio.it

[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

La perdita di memoria è migliorata insieme al resto dei sintomi o è rimasta "ferma" ? La persona se ne lamenta senza tuttavia dimostrare poi difficoltà o errori rilevanti nell'esecuzione dei compiti quotidiani, oppure compie errori, non ricorda assolutamente cose successe o dati che invece dovrebbe avere ben memorizzati ?

L'anafranil può dare qualche problema di memoria a breve termine, ovvero la facilità con cui si trattengono automticamente piccole informazioni, per lo più superflue. Anche la depressione può dare l'impressione di un deficit di memoria o di capacità di ragionamento, che invece in questo caso migliorano in maniera netta con il ritorno dell'umore su livelli normali.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Se reagisce bene alla cura, cioè il suo tono dell'umore è migliorato,si relaziona maggiormente con i familiari, è meno apatica etc, questa sua perdita di memoria ( da valutare di che tipo ed entità), al di là della terapia farmacologica prescritta, và valutata: iniziali segni di demenza senile,vascolari ...? Al di là, ripeto, della terapia farmacologica e della sua efficacia che sembra funzionare ( come da lei scritto),occorrerebbero ulteriori valutazioni. In secondo luogo, non basta la sola terapia farmacologica, per quanto possa essere eficace. Il cervello è una struttura dinamica e plastica fin in tarda età , sarebbero utili dei piani rieducativi, occupazionali, anche in ambiente familiare.Vero anche che forme depressive, possono "precedere" una forma di demenza, accentuarla etc.
Cordiali saluti. Rimango a sua disposizione.
[#4]
dopo
Utente
Utente
lo stato depressivo, come scritto, è notevolmente migliorato. oggi la mamma sta bene. Per quanto riguarda la memoria la cura è iniziata da poco. E' già fissato a breve una visita specialistica con un geriatra. L'unico dubbio è se il medico geriatra è la persona giusta oppure se ci si deve rivolgere ad un medico con altra specializzazione. Vi ringrazio per il consulto dato e colgo nuovamente l'occasione per porgere cordiali saluti.
[#5]
Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Gentile signora, in questo caso il geriatra è lo specialista giusto per inquadrare nella "globalità" il problema di sua madre.Si dovrebbe sempre lavorare in equipe: geriatra, neurologo e psichiatra, soprattutto quando subentrano problemi inerenti la sfera cognitiva. Si affidi con tranquillità allo specialista geriatra.
Cordiali saluti.
[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

ma i problemi relativi alla memoria in cosa consistono a livello pratico (esempi), la persona se ne lamenta più di quanto di fatto interferiscano con l'esecuzione dei compiti, cioè è più preoccupata di non ricordare che non "smemorata" o tende a minimizzare errori anche grossi e dimenticanze di cose che dovrebbe sapere da tempo ?
Nella depressione è frequente un atteggiamento del tipo "non mi ricordo come si fa questa cosa", che non è solitamente un problema di memoria ma una lentezza procedurale e una ansia prestazionale, come se uno si fosse scordato come si fa in maniera automatica a fare certe cose. Altrimenti è un problema di memoria che può essere anche collaterale alla cura, ovvero su quello la cura non aiuta perché c'è un effetto collaterale sulla memoria.
[#7]
dopo
Utente
Utente
i problemi di memoria della mamma si riscontrano essenzialmente nel non ricordare: le pastiglie da assumere, il giorno, cosa ha mangiato. Sono eventi giornalieri ( la memoria recente). I ricordi vecchi ci sono. Comunque nell'attesa di avere una valutazione più approfondita, vorrei capire cosa posso fare x stimolare la memoria della mamma e un altro aspetto non trascurabile è la perdita della voglia di fare... Sono cosciente che gli anni sono tanti però questo cambiamento è avvenuto in tempi piuttosto rapidi. Spero comunque che a breve venga fatta una diagnosi di ciò che attualmente sta affligendo la mamma al fine di poter anche fare qualcosa x aiutarla.
Vi ringrazio ancora per la Vs. disponibilità e Vi saluto cordialmente.
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

queste cose non le ricorda nel senso che se deve dirle le sbaglia ? Oppure si lamenta di non ricordarle nel senso che lo con sforzo o lentamente e quindi immediatamente viene "soccorsa" o guidata ? Le pastiglie non le assume perché scorda che deve farlo, cosa sono e a cosa servono, dove le ha messe, non riesce a consultare una ricetta oppure queste cose preferisce farle assistita da voi anche se non c'è prova che di fatto non le faccia da sola ?
[#9]
Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Gentile signora,
la "perdita" della memoria "recente" o se vogliamo , la difficoltà a rievocare fatti quotidiani, porta anche ad una chiusura, ad apatia, a riduzione della voglia di "fare", di svolgere le normali attività della vita quotidiana.Uno stato depressivo incide notevolemnte, con la perdita di interesse, ma quest'aspetto, come lei dice, è in gran parte superato.E' più "semplice" in questi casi ricordare fatti svolti nel pasato che quelli vissuti di recente. Un repentino peggioramento e non graduale, come ci si potrebbe aspettare, và attentamente valutato: distiroidismo,problemi di natura vascolare? A sua madre verranno fatti dei test specifici ed una visita geriatrica, onde inquadrare il problema.Il cervello, la mente, vanno sempre stimolati, anche quando sembra non dare delle risposte sodddisfacenti: farle svolgere delle attività semplici dela vita quotidiana, renderla partecipe di qualche cosa, stimolarla nel parlare, nello scrivere, nel camminare o nello spostarsi etc etc.Nel capire ciò che lei può ancora dare, stimolarla a fare cose che le interessano, che è predisposta.Cerchiamo di potenziare ciò che lei ha, ciò che le è "rimasto", lentamente, senza voler correre ed ottenere risultati miracolosi. Se c'è da darle una ulteriore terapia farmacologica, il geriatra valuterà anche questo, ma occorre una attenta valutazione del problema.
Cordiali saluti.
[#10]
dopo
Utente
Utente
a giorni abbiamo la visita con il geriatra, nel frattempo cerchiamo di stimolare gli interessi della mamma. Comunque sta facendo dei piccoli progressi... ripeto piccoli ma importanti. Grazie ancora per la Vs. disponibilità e cortesia. Cordiali saluti.