Eruttazioni continue e “tappo” in gola

Buongiorno dottore/dottoressa,
le scrivo per conto di mia nonna che ha 92 anni. Ha sempre goduto di buona salute e tuttora non prende alcuna pastiglia di nessun genere.
Vado a spiegarle il problema.
Ormai sono mesi che soffre di eruttazioni continue. Negli ultimi tempi si sono intensificate: quando ha i suoi attacchi arriva ad averne anche una quindicina al minuto. Pensavamo fosse la vecchiaia che le impedisse una corretta digestione, ma questo accade anche la notte o la mattina presto, quindi abbiamo scartato l’ipotesi. Quando ha questi attacchi si sente molto male e noi non sappiamo cosa fare per aiutarla. A questo avvenimento se ne è aggiunto un altro da qualche tempo: spesso si sente come se avesse una specie di tappo in gola, che non riesce a spiegare cosa sia, (come del catarro, ma non è catarro, che la costringe a raschiare continuamente la gola) e questo le impedisce, a sua detta, di respirare. Capita che anche la notte si svegli e senta questo tappo in gola, causandole una notevole agitazione.
L’unica malattia che abbia mai avuto è l’osteoporosi, ma da qualche anno ha deciso di non prendere più le pastiglie. Altri problemi che ha e che spero possano essere rilevanti sono la stitichezza (le viene mal di pancia, ma non riesce a scaricarsi) e, a mio parere, una leggera disidratazione (beve poco più di mezzo litro di acqua al giorno). Specifico che, a quell’età, passa tutto il tempo seduta non riuscendosi a muovere.
Non possiamo portarla da alcuno specialista sia per quest’ultimo motivo e sia perché è restìa lei stessa. Tuttavia vorremmo davvero riuscire a capire cos’ha perché è diventata una situazione complicata per tutti.
So che non è facile fare una diagnosi a distanza, ma spero riesca a darmi una risposta al problema perché noi ci sentiamo impotenti non sapendo cosa fare.
Ringrazio in anticipo per la risposta ed il tempo dedicatomi.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Aisa Geriatra 107 10
La sintomatologia descritta potrebbe essere riferita ad una patologia conseguente al reflusso gastro-esofageo,che naturalmente può essere documentato solo con esami strumentali,quali lo studio radiologico dell'apparato digerente e l'esofagogastroduodenoscopia;nell'impossibilità di effettuarli si potrebbe comunque sottoporre la paziente ad una terapia "ex adiuvantibus" con farmaci specifici (inibitori di pompa,procinetici,antiacidi,antimeteorici) sotto il controllo del medico curante ed in associazione con opportune misure dietetiche e con un'adeguata idratazione: Non è da escludere la presenza anche di una componente psicoaffettiva. La complessità del quadro clinico e l'età della paziente consigliano logicamente una valutazione geriatrica. c

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