Osteoporosi e dolore cronico agli arti e alla schiena
Gentili dottori,
scrivo per chiedere informazioni in merito allo stato di salute di mia nonna, ottantenne. Dopo una caduta e conseguenti dolori alla schiena nel mese di agosto, dopo un momentaneo miglioramento della situazione, in ottobre, la situazione è precipitata a novembre. In sostanza avverte forti dolori, quasi in uno stato cronico, agli arti superiori e inferiori, alla schiena, al punto tale che, nelle ultime due settimane non riesce nemmeno più a svolgere attività quotidiane (es. aprire una bottiglia). Dal punto di vista fisico noto una forte cifosi, sviluppatasi moltissimo nell’ultimo mese. Le radiografie hanno evidenziato una forte osteoporosi, e per questo motivo le sono state prescritte siringhe di calcio, una a settimana, per sei mesi, ma questa cura sembra non sortire alcun effetto. Come potremmo procedere? Dovrebbe essere seguita da un ortopedico o da un reumatologo? Soprattutto, non so se siete in grado di dare una risposta, magari sono sintomi comuni: essendo una situazione che si sta sviluppando in pochissimo tempo, riuscirà a riprendersi? Chiedo perché si sta deprimendo molto, essendo sempre stata molto attiva fino ad agosto, e vederla così mi intristisce molto. Grazie mille per la disponibilità.
scrivo per chiedere informazioni in merito allo stato di salute di mia nonna, ottantenne. Dopo una caduta e conseguenti dolori alla schiena nel mese di agosto, dopo un momentaneo miglioramento della situazione, in ottobre, la situazione è precipitata a novembre. In sostanza avverte forti dolori, quasi in uno stato cronico, agli arti superiori e inferiori, alla schiena, al punto tale che, nelle ultime due settimane non riesce nemmeno più a svolgere attività quotidiane (es. aprire una bottiglia). Dal punto di vista fisico noto una forte cifosi, sviluppatasi moltissimo nell’ultimo mese. Le radiografie hanno evidenziato una forte osteoporosi, e per questo motivo le sono state prescritte siringhe di calcio, una a settimana, per sei mesi, ma questa cura sembra non sortire alcun effetto. Come potremmo procedere? Dovrebbe essere seguita da un ortopedico o da un reumatologo? Soprattutto, non so se siete in grado di dare una risposta, magari sono sintomi comuni: essendo una situazione che si sta sviluppando in pochissimo tempo, riuscirà a riprendersi? Chiedo perché si sta deprimendo molto, essendo sempre stata molto attiva fino ad agosto, e vederla così mi intristisce molto. Grazie mille per la disponibilità.
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Le notizie anamnestiche non sono sufficientemente complete per poter esprimersi: sarebbe utile infatti sapere se alla cifosi si associano fratture vertebrali dovute alla osteoporosi,qual'è l'esatto trattamento farmacologico -abitualmente il calcio viene prescritto per via orale,in somministrazioni quotidiane, in associazione con la vitamina D e anche con farmaci iniettivi (clodronato nel suo caso?)-,quali altre eventuali patologie concomitano e quali terapie prevedono,infine se sono state effettuate valutazioni di laboratorio -in particolare dosaggio di calcemia,fosforemia,fosfatasi alcalina,paratormone,vit.D,in aggiunta ai comuni esami di routine-. A livello clinico inoltre,da quanto emerge,probabilmente si è aggiunta una componente depressiva reattiva che porta ad accentuare tutto il quadro e che pertanto andrebbe affrontata; un centro geriatrico,essendo in grado di rispondere a tutti i bisogni del soggetto anziano,è sicuramente la migliore soluzione per il caso.
Dr. Giovanni Aisa
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Ex utente
Dottore La ringrazio innanzitutto per la risposta. Guardi, non so informazioni più precise, so solo che negli anni ha assunto cacit vitamina D3 ma non conosco le dosi. So per certo che dalle radiografie di ottobre in cui è emersa una forte osteoporosi le è stato prescritto calcio ad iniezione secondo le dosi che Le ho riportato e basta. Tuttavia voglio precisare una cosa: le radiografie le fece per capire se fosse successo qualcosa con la caduta...tutti questi problemi sono emersi a fine novembre. Inoltre ha avuto una forte infezione allo stomaco perché mia nonna, da testarda qual è, ha assunto per qualche settimana antidolorifici senza protezione gastrica. Secodno lei potrebbe essere remota l’idea di considerare una
Polimialgia reumatica? Ho letto che può presentarsi in seguito a un aumento della VES improvviso. Martedì ha un controllo specialistico, speriamo bene. Grazie per la disponibilità
Polimialgia reumatica? Ho letto che può presentarsi in seguito a un aumento della VES improvviso. Martedì ha un controllo specialistico, speriamo bene. Grazie per la disponibilità
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Si conferma che il quadro clinico non risulta sufficientemente chiaro sulla base delle notizie anamnestiche fornite e che la valutazione presso un centro geriatrico rappresenta la migliore soluzione al problema. Riguardo agli ultimi due aspetti segnalati, i disturbi gastrici insorti dopo la terapia antiinfiammatoria devono essere affrontati con un'adeguata terapia anche per la possibile gastrolesività di prodotti anti-osteoporosi che potrebbero essere necessari,mentre l'ipotesi della polimialgia reumatica non sembra probabile in rapporto alla peculiarità della sua sintomatogia,sostanzialmente diversa da quella riferita.
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Ex utente
Svelato l’arcano: dopo ben 5 mesi veniamo a conoscenza del fatto che mia nonna ha fratture vertebrali da osteoporosi, ovviamente da agosto, da quando è caduta. La cosa più assurda è che nessuno le aveva mai diagnosticate prima d’ora. L’ortopedico ora ha dato busto da indossare in giornata e fisioterapia. È un buon approccio? Ho letto che esistono anche degli interventi chirurgici per tentare di risolvere la situazione...
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Si conferma ancora il precedente consiglio di prendere contatto con una struttura geriatrica qualificata nel campo dell'osteoporosi per una valutazione complessiva del soggetto e per la più opportuna scelta terapeutica. Riguardo alla possibilità di ricorrere all'approccio non farmacologico,rappresentato dalla vertebro-/cifo-plastica a seconda del quadro locale della colonna vertebrale,è necessario uno studio più approfondito (Tc o RMN) rispetto alla semplice radiografia per valutare più precisamente lo stato dell'intera colonna e delle singole fratture;nel suo caso potrebbe essere trascorso troppo tempo e la frattura non sarebbe più trattabile con questa metodica,lasciando il campo alle sola opzione farmacologica.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 31/12/2018.
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