Trittico alzheimer

Buonasera
mia nonna, 79 anni, affetta da Alzheimer (MMSE 8), segue la seguente terapia:
Mattina: 1 cps memantina 20mg, 1 cps quetiapina 25, g
Sera: 1 cardioaspirina, 1 cps donepezil 10mg.

Talofen al bisogno.


Poichè ultimamente riscontriamo resistenza ad andare a dormire la sera (durante il giorno non dorme mai) con ricorrenti sveglie pensando che è giorno e volendo evitare di somministrare Talofen ogni giorno, il geriatra ci ha detto di aggiungere, alla terapia attuale, il Trittico 16mg 7 gocce due ore prima di andare a dormire.
Ovviamente il talofen rimane un'eccezione (come è stato fino a qualche settimana fa) al bisogno.


Non mi permetterei mai di mettere in discussione le scelte di un medico geriatra, tuttavia vorrei chiedere una view a Voi rispetto a casi analoghi riscontrati nella Vostra esperienza rispetto a tale aggiunta di farmaco (il medico di base non era convinto della combinazione quetiapina+trittico).


Grazie
Dr.ssa Lucrezia Maggioni Geriatra 29
Buongiorno,
tra i vari farmaci che si possono dare nei pazienti anziani per dormire (e soprattutto quando affetti da demenza, ossia con un cervello più 'delicato'), sicuramente il Trittico è tra le prime scelte, condiviso da molti Geriatri (compresa la sottoscritta). Oltretutto il dosaggio prescritto è veramente basso, corrispondendo a soli 14 mg (spesso si inizia direttamente da 10 gtt, fino anche a 20 o 25 gtt - a seconda di peso, età e risposta specifica della persona). L'associazione Quetiapina e Trittico viene utilizzata molto spesso; poi dipende anche con che scopo è stata prescritta la Quetiapina (cambiano i dosaggi cambiano anche gli effetti).
Specifico in ogni caso che la Quetiapina (e soprattutto il Talofen, molto più 'datato') è sicuramente un farmaco più forte del Trittico: nello specifico la Quetiapina è un antipsicotico (nato per trattare disturbi psichiatrici severi come schizofrenia e disturbo bipolare - ovviamente a dosaggi molto più alti-), mentre il Trittico è nato come antidepressivo (e a dosaggi più bassi viene usato per trattare l'insonnia o l'ansia nell'anziano).
In entrambi i casi comunque va controllato periodicamente l'elettrocardiogramma per monitorare il valore di QTc, in genere ogni 6 mesi, essendoci un maggior rischio di aritmie cardiache quando si usano questi farmaci (tutti e 3 quelli da lei citati).
Distinti saluti

PS: da linee guida internazionali e italiane, la Memantina non andrebbe più data quando il MMSE è < 10 (la demenza è in fase severa, e si hanno solo effetti collaterali da farmaco-soprattutto iperagitazione- senza più alcun beneficio...sarebbe da valutare un'eventuale sospensione, considerando oltretutto l'insonnia che ha la mamma). Ancora saluti

Dott.ssa Lucrezia Maggioni
Specialista in Geriatria

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