Donna incinta di 35 anni con fibromi
Salve,
sono una donna di 35 anni, che era in lista per la rimozione di due fibromi esterni (8 e 5 cm), e che nel mentre è rimasta incinta, inspiegabilmente.
Ho fatto la prima ecografia a 7+3 settimane, l'embrione era di 8. 2 mm.
Siccome il primo ginecologo mi aveva consigliato di abortire vista la mia situazione, ho preso contatti con un altro ginecologo che lavora in un ospedale nella mia zona con il reparto di terapia intensiva neonatale, a causa del rischio di parto pretermine.
Alla seconda ecografia a 8+2 settimane, il ginecologo mi riferisce quello che già sapevo, visto che i miei fibromi stanno crescendo, da 5 a 7 cm e da 8 a 12 cm, ma c'è battito e il crl è di 14, 2 mm.
Mi dà appuntamento a 20 giorni, con riposo, acido folico e ovuli di progesterone.
Nel fine settimana noto dei cambiamenti: i crampi simili a quelli mestruali, che sentivo prima, sono meno presenti e meno intensi, non so se per effetto del progesterone, e il mio seno non è più teso e dolente come prima.
C'è da dire che questo periodo coinciderebbe con la fine del mio periodo mestruale, quindi non so se possa essere legato in qualche maniera.
Ad ogni modo, presa dal panico perché consapevole che esistono gli aborti interni, ieri, a 9+1 settimane, vado in pronto soccorso e mi rassicurano perché mi fanno sentire il battito, ma quando ritiro il referto leggo che il crl è di 15. 9 mm.
È possibile che sia cresciuto solo di 1. 7 mm in una settimana?
Possibile che il referto sia sbagliato?
Che la macchina ecografica dell'ospedale sia meno accurata?
So che l'embrione dovrebbe crescere di 1 mm al giorno, ma è cresciuto di soli 1. 7 mm in 6 giorni.
È possibile che la diminuzione dei sintomi sia dovuta a questo rallentamento nella crescita?
E cosa dovrò aspettarmi alla visita tra due settimane?
Ho paura di perderlo.
sono una donna di 35 anni, che era in lista per la rimozione di due fibromi esterni (8 e 5 cm), e che nel mentre è rimasta incinta, inspiegabilmente.
Ho fatto la prima ecografia a 7+3 settimane, l'embrione era di 8. 2 mm.
Siccome il primo ginecologo mi aveva consigliato di abortire vista la mia situazione, ho preso contatti con un altro ginecologo che lavora in un ospedale nella mia zona con il reparto di terapia intensiva neonatale, a causa del rischio di parto pretermine.
Alla seconda ecografia a 8+2 settimane, il ginecologo mi riferisce quello che già sapevo, visto che i miei fibromi stanno crescendo, da 5 a 7 cm e da 8 a 12 cm, ma c'è battito e il crl è di 14, 2 mm.
Mi dà appuntamento a 20 giorni, con riposo, acido folico e ovuli di progesterone.
Nel fine settimana noto dei cambiamenti: i crampi simili a quelli mestruali, che sentivo prima, sono meno presenti e meno intensi, non so se per effetto del progesterone, e il mio seno non è più teso e dolente come prima.
C'è da dire che questo periodo coinciderebbe con la fine del mio periodo mestruale, quindi non so se possa essere legato in qualche maniera.
Ad ogni modo, presa dal panico perché consapevole che esistono gli aborti interni, ieri, a 9+1 settimane, vado in pronto soccorso e mi rassicurano perché mi fanno sentire il battito, ma quando ritiro il referto leggo che il crl è di 15. 9 mm.
È possibile che sia cresciuto solo di 1. 7 mm in una settimana?
Possibile che il referto sia sbagliato?
Che la macchina ecografica dell'ospedale sia meno accurata?
So che l'embrione dovrebbe crescere di 1 mm al giorno, ma è cresciuto di soli 1. 7 mm in 6 giorni.
È possibile che la diminuzione dei sintomi sia dovuta a questo rallentamento nella crescita?
E cosa dovrò aspettarmi alla visita tra due settimane?
Ho paura di perderlo.
La crescita embrionaria durante la prima gravidanza è variabile, ma una crescita di 1.7 mm in una settimana (da 14.2 mm a 15.9 mm tra 8+2 e 9+1 settimane) è inferiore al previsto (circa 1 mm al giorno o 7 mm a settimana). Questo solleva preoccupazioni.
- Possibili cause: La crescita rallentata potrebbe essere dovuta a diversi fattori, tra cui problemi cromosomici, problemi con l'impianto, o complicazioni legate ai fibromi uterini che possono compromettere l'apporto di sangue all'embrione.
- Accuratezza delle misurazioni: È possibile che ci siano state imprecisioni nelle misurazioni ecografiche, anche se una differenza di 1.7 mm in una settimana è significativa. L'accuratezza delle macchine ecografiche non è la causa più probabile, in quanto sono generalmente precise.
- Sintomi: La diminuzione dei sintomi (crampi, tensione mammaria) potrebbe essere legata a variazioni ormonali naturali, all'effetto del progesterone, o, più preoccupante, a un rallentamento della crescita fetale.
- Cosa aspettarsi: Alla prossima visita tra due settimane, il ginecologo rivaluterà la crescita fetale con un'ecografia. Sarà fondamentale misurare nuovamente il CRL (Crown-Rump Length) e valutare l'attività cardiaca. Potrebbe essere necessario eseguire ulteriori accertamenti, come un'ecografia di crescita o esami del sangue, per escludere cause specifiche.
- Paura di perderlo: La tua preoccupazione è comprensibile. La crescita rallentata è un campanello d'allarme che richiede un attento monitoraggio. Il fatto che il battito sia stato rilevato al pronto soccorso è positivo, ma la crescita successiva è cruciale.
SALUTONI
- Possibili cause: La crescita rallentata potrebbe essere dovuta a diversi fattori, tra cui problemi cromosomici, problemi con l'impianto, o complicazioni legate ai fibromi uterini che possono compromettere l'apporto di sangue all'embrione.
- Accuratezza delle misurazioni: È possibile che ci siano state imprecisioni nelle misurazioni ecografiche, anche se una differenza di 1.7 mm in una settimana è significativa. L'accuratezza delle macchine ecografiche non è la causa più probabile, in quanto sono generalmente precise.
- Sintomi: La diminuzione dei sintomi (crampi, tensione mammaria) potrebbe essere legata a variazioni ormonali naturali, all'effetto del progesterone, o, più preoccupante, a un rallentamento della crescita fetale.
- Cosa aspettarsi: Alla prossima visita tra due settimane, il ginecologo rivaluterà la crescita fetale con un'ecografia. Sarà fondamentale misurare nuovamente il CRL (Crown-Rump Length) e valutare l'attività cardiaca. Potrebbe essere necessario eseguire ulteriori accertamenti, come un'ecografia di crescita o esami del sangue, per escludere cause specifiche.
- Paura di perderlo: La tua preoccupazione è comprensibile. La crescita rallentata è un campanello d'allarme che richiede un attento monitoraggio. Il fatto che il battito sia stato rilevato al pronto soccorso è positivo, ma la crescita successiva è cruciale.
SALUTONI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Utente
Salve dottore, la ringrazio per la sua esaustiva risposta, dalla quale comprendo che non mi resta che aspettare la visita di controllo, che avverrà tra 5 giorni. Sto vivendo questi giorni con la paura di non trovare più battito la prossima volta o che ci siano conseguenze talmente gravi tali da portarmi ad abortire.
In questi giorni mi è riapparso il seno teso e dolente per qualche giorno, per poi riscomparire ieri come sintomo. Anche i crampi, seppur in una forma più lieve e sopita, erano nuovamente presenti fino a ieri. Ho compreso che questi due sintomi vanno e vengono insieme. Purtroppo non ho altri sintomi, quindi non posso fare altri paragoni. Anche la nota eccessiva stanchezza sonnolenza non saprei decifrarla, perché sono sempre stata una dormigliona.
Ho fatto degli esami del sangue prescritti dal mio ginecologo, che ritirerò a breve.
L'attesa è logorante e vivrò il giorno della futura visita con molta preoccupazione. Mi sono subita resa conto che la crescita così rallentata del CRL potesse essere un problema, ma comprendo che senza ulteriori accertamenti sia difficile darmi una risposta certa. Avevo già messo in conto di fare test di DNA fetale, vista la mia età. Spero di aggiornala con buone notizie tra qualche giorno.
In questi giorni mi è riapparso il seno teso e dolente per qualche giorno, per poi riscomparire ieri come sintomo. Anche i crampi, seppur in una forma più lieve e sopita, erano nuovamente presenti fino a ieri. Ho compreso che questi due sintomi vanno e vengono insieme. Purtroppo non ho altri sintomi, quindi non posso fare altri paragoni. Anche la nota eccessiva stanchezza sonnolenza non saprei decifrarla, perché sono sempre stata una dormigliona.
Ho fatto degli esami del sangue prescritti dal mio ginecologo, che ritirerò a breve.
L'attesa è logorante e vivrò il giorno della futura visita con molta preoccupazione. Mi sono subita resa conto che la crescita così rallentata del CRL potesse essere un problema, ma comprendo che senza ulteriori accertamenti sia difficile darmi una risposta certa. Avevo già messo in conto di fare test di DNA fetale, vista la mia età. Spero di aggiornala con buone notizie tra qualche giorno.
Utente
Buonasera dottore, volevo informarla che mercoledì, ossia a 11+3 settimane, ho fatto la visita ed è andato tutto bene. Il bambino è cresciuto, CRL di 42 mm. Ho fatto prelievo per DNA fetale, così come le avevo anticipato, e tra due settimane dovrei fare ecografia di translucenza nucale e bi-test. Attendo con ansia i risultati del DNA fetale. Le vorrei chiedere, visto che le misure del CRL continuano ad essere piccole per le medie riportate sulle diverse tabelle in rete, secondo lei è un problema? Ho letto che a quelle settimane il CRL dovrebbe essere di circa 5 cm già. Specifico che sia che il padre siamo bassini, io 1.60 m e il padre il 1.70 circa. Il ginecologo ha detto che cresce bene e che la placenta è ben salda, non ha detto nulla a riguardo delle dimensioni del CRL. Probabilmente sono mie ossessioni e ansie e sbaglio a controllare in rete.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 215 visite dal 10/09/2025.
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