Gardnerella e isteroscopia: rischio contaminazione uterina e conseguenze sulla fertilità?

Buongiorno
Nel luglio 2024, lontano dal ciclo mestruale, si verifica uno spotting per diversi giorni.
Vado dal ginecologo che trova un polipo ghiandolare endometriale.
Monitorato per due mesi ad ottobre decide che va tolto, perché aumentato di grandezza, con isteroscopia operativa.
Io da diversi anni ho secrezioni vaginali gialle da gardnrella curate con lattobacilli in loco e fermenti per bocca.
Anche in quel periodo le secrezioni gialle c'erano ma non ho pensato di dirlo al medico e neanche lui mi ha domandato nulla a riguardo né chiesto se avessi fastidi in particolare. Le due sere precedenti l'intervento ho fatto una lavanda vaginale da lui prescritta, a metà ottobre viene fatto l'intervento con biopsia, risultato poi tutto negativo.
Inizio a pensare che prima dell'intervento avrei dovuto fare un tampone vaginale per verificare la presenza dell'infezione, curarla prima e rimandare l'intervento a quando tutto è stato debellato proprio per evitare contaminazioni dalla vagina all'utero.
Tutto questo mi mette in crisi cosi il giorno del controllo manifesto la mia preoccupazione, dicendo che ho timore che lo strumento usato durante l'isteroscopia si sia potuto contaminare in vagina e abbia potuto portare la gardnerella in utero, dato che le secrezioni gialle c'erano anche in quei giorni ma lui mi risponde di no che non ci sono problemi, ma non aggiunge altro.

Tranquillizzata dalla risposta non ci penso più fino a quando a marzo 2025 ricominciano i bruciori, vado da un altro ginecologo, facciamo pap-test e tampone vaginale: in entrambi risulta gardnerella, a questo punto l'ansia ritorna e racconto tutto al medico, mi dice che secondo lui questo tipo di infezione non è preoccupante, che la guaderella è naturalmente presente in vagina e che evidentemente è stata alterata ma non va trattata con l'antibiotico ma solo ripopolando la flora vaginale.
Conclude con un'ecografia interna che dice regolare.

La mia paura c'è sempre soprattutto ora che io e mio marito stiamo provando ad avere un secondo bambino.
Documentandomi ho letto che la gardnerella se intacca l'utero può portare infertilità, se inizia la gravidanza causa problemi soprattutto nel secondo e terzo trimestre con aborti spontanei, parti prematuri e ritardi fetali.
Inoltre è collegata alle problematiche delle ovaie, tube di Falloppio e tanto altro.

Sono terrorizzata che ci sia stata contaminazione dalla vagina all'utero durante l'isteroscopia causando endometrite.
Ho letto che l'esame che permette di verificare questa problematica sarebbe l'endometriocultura con biopsia dell'endometrio, ma si arriva a questo esame quando ci sono tanti altri sintomi oltre le perdite gialle.
Solo nel mese di luglio il ciclo ha tardato ad arrivare ed è durato tantissimo e con flusso scarso, ritornando regolare nei mesi successivi, ma io non vorrei che l'infezione fosse silente e fare questo esame solo quando c'è un quadro peggiore.

Potrebbe poi l'endometriocultura provocare qualche problematica?

Grazie
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 285
Gentile Signora
in merito all'infezione da Gardnerella, essa, in genere, si palesa allorquando un evento esterno (trauma, uso incongruo di antibiotici, affezioni intestinali da dismicrobismo ed altro) interviene nell'ambito dell'ambiente vaginale ad alterare l'equilibrio fra le varie specie microbiche naturalmente presenti in esso.
La Gardnerella se presente in quantità eccessiva o se selezionata per riduzione della flora circostante, elabora perossido di idrogeno (acqua ossigenata) che determina una riduzione, fino alla scomparsa, della residua popolazione microbica residente (da cui il termine di vaginosi che indica la presenza in preponderanza o in quasi totalità di un germe rispetto ad altri - il suffisso "osi" in patologia generale indica le forme patologiche contraddistinte da una sofferenza di un organo per accumulo di una determinata sostanza).
Il germe, così, diviene l'unico presente nel teatro vaginale. La produzione del perossido di idrogeno, è la principale responsabile dello sgradevole odore di pesce avariato (fish odor) che si avverte nelle forma di flogosi sostenute da questo germe (vaginosi batterica), insieme alla presenza di amine quali cadaverina e putrescina.
Sebbene contraddistinta da questi segni non certo ben auguranti, la vaginosi batterica, si giova di un trattamento riequilibrante la flora "buona vaginale"; l'habitat, infatti, prevalente di questo germe è proprio la vagina.
Sono descritti casi, in letteratura, di endometriti o addirittura di annessiti da Gardnerella, ma si tratta, per lo più, di segnalazioni sporadiche sulla cui affidabilità reale, molti nutrono dubbi.
E' certamente buona regola, prima di qualsivoglia esame minimamente invasivo che preveda un momento di passaggio attraverso vagina e cervice uterina di uno strumento chirurgico, eseguire un tampone batteriologico sia per germi comuni sia per germi endocellulari obbligati, anche se alcuni ritengono questa metodica più utile in caso di esami diagnostici più prolungati e che si giovano di una dilatazione meccanica della cervice (i pareri sono contrastanti).
In ogni modo, una endometrite o ancora di più una annessite acute, stia tranquilla, non giungono senza una serie di sintomi sia fisici sia "mestruali" alquanto rilevanti; in altri termini non passano inosservate.
Mi sento, quindi, di rassicurarla nel merito.
Le auguro un felice esito della sua ricerca.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Gentilissimo Dottore
La ringrazio per la risposata e soprattutto per la spiegazione.
Io, fortunatamente, non ho mai sentito odore di pesce marcio, oppure qualche altro odore. Le secrezioni sono soltanto gialle ma completamente inodore, da quando sono comparse.
In generale non ho altri problemi in ambito ginecologico, soltanto nel mese di luglio il ciclo ha tardato tantissimo ad arrivare e poi una volta arrivato è durato molto ed il flusso è stato scarso, quel mese lavorativamente parlando, è stato molto impegnativo in particolare fisicamente ma anche mentalmente, quello stress potrebbe aver influito sul cambiamento del ciclo. Posso assicurarle che non ero incinta perché non ci sono stati rapporti.
Ad Agosto e settembre il ciclo è stato regolare, non ho mai sintomi che mi facciano capire che sta arrivando prima succedeva ma dopo il parto, sette anni fa, le mestruazioni sono sempre arrivate senza alcun sintomo.

A novembre farò una visita con un nuovo ginecologo, le farò sapere cosa dice e spero presto di comunicarle l’arrivo di una nuova gravidanza
Grazie ancora
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