Perdite biancastre...

Salve...
Volevo scrivervi riguardo la mia ragazza, di 20 anni.
Da un paio di mesi accusa perdite biancastre, pruriti e bruciori altalenanti nelle zone intime. La ginecologa che l'ha visitata precedentemente, e la ginecologa che l'ha in cura adesso hanno diagnosticato Candida. Inoltre, anche sulla lingua sembra avere delle piccole macchie biancastre nella parte più prossima alla gola.
Dopo alcune cure precedenti di cui purtroppo non ricordo il nome (m'informerò), le è stato prescritto Diflucan 100mg 2 volte al giorno per una settimana, alzato poi a 150mg per altri tre giorni, sempre 2 volte al giorno, mentre io stesso ho preso la cura per un solo giorno, e ovviamente in questo periodo non stiamo avendo rapporti sessuali.
Purtroppo come per le cure precedenti, non ci sono stati riscontri particolarmente positivi, nemmeno temporanei. Forse solo i pruriti e bruciori sono calati e molto meno frequenti, ma le perdite restano della medesima entità. La cosa che mi più mi fa pensare è che la mia ragazza ha fatto già due tamponi vaginali con richiesta di antimicogramma, ma sono risultati entrambi negativi.
Entro la settimana vedrà di nuovo la ginecologa, e si deciderà il da farsi dopo l'ultimo tampone risultato negativo, ma intanto ci farebbe piacere una vostra opinione sul caso. E magari anche delle direttive su quando fare e come prepararsi al tampone, perchè a riguardo abbiamo sentito spesso voci contrastanti.
Vi ringrazio in anticipo.

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Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 178 86
Gentile Signore,

per il tampone sarebbe bene effettuarlo in un momento in cui ci sono molte perdite. E' chiaro che se il tampone risulta negativo, sia per candida che per altri germi, non si tratta di una infezione.
E al quel punto potrebbe valer la pena di consultare un ginecologo con competenze dermatologiche per fare visita con vulvoscopia, oppure direttamente un dermatologo, per escludere dermatosi vulvari, che possono avere un riscontro clinico simile alle comuni infezioni.

Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa

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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori...
torno a scrivervi due mesi dopo rammaricandomi del fatto che il problema non è ancora risolto.
Purtroppo, non ci è stato ancora possibile seguire il consiglio da lei gentilmente proposto, perchè, diciamo così, occupati da altre idee proposte dai medici che l'hanno in cura.
Sotto consiglio della ginecologa, ci siamo rivolti ad un infettivologo, il quale ha prescritto esami per Chlamydia e Gonococco su tampone cervicale e urine. Risultati negativi.
Abbiamo avvertito l'infettivologo telefonicamente dell'esito, e al momento pare orientato su una terapia antibiotica a suo dire "empirica", quindi immagino basata su una combinazione di antibiotici contro eventuali patogeni non rilevati dalle comuni ricerche (forse Mycoplasmi? Prevotella? Ipotesi mie, queste.)
Mi piacerebbe avere una vostra opinione a riguardo dell'adeguatezza della diagnosi e della terapia: l'idea di prendere antibiotici alla cieca non ci piace moltissimo a dire il vero.
Ricordo che tamponi precedenti hanno già escluso Gardrenella, Trichomonas, Mobiluncus.

Altra cosa: pruriti e perdite sembrano essere più lievi nelle ultime due settimane circa. Buon segno? Può trattarsi di patologie dalle quali è possibile una ripresa autonoma, con l'ausilio di sole cure naturali? Al momento, assume semi di Pompelmo e Normogin, vista l'assenza di una diagnosi chiara.

Ultima domanda: nessun medico sembra in effetti in grado di spiegare la patina bianca sulla lingua (soprattutto nella zona della radice) sopraggiunta alla mia fidanzata e per un breve periodo anche a me. L'infettivologo ci ha fatto notare come sia troppo poco spessa e poco diffusa (riguarda solo la lingua) per essere mughetto. So chen non è di competenza di questa sezione, ma ci piacerebbe un vostro parere o una ipotesi a riguardo, visto che è uno dei fattori che continua a farci sospettare che sia Candida.

Comunque prenderemo in considerazione anche di trovare uno specialista per una vulvoscopia, come precedentemente consigliato da Voi.
Vi ringrazio in anticipo
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Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 178 86
Rivaluterei la situazione dopo la vulvoscopia.
per il resto, a me sembra non abbia tanto senso una terapia antibiotica alla cieca, non ne capisco il razionale, e anzi può peggiorare una eventuale candida.
Completerei il ciclo di accertamenti con un esame batteriscopico a fresco.