Una scarsa lubrificazione vaginale che, durante il rapporto sessuale, porta

Buongiorno,
a volte mi capita di avere una scarsa lubrificazione vaginale che, durante il rapporto sessuale, porta a dei bruciori vaginali. Ho provato alcuni lubrificanti in vendita ma, avendo oltre tutto la pelle delicata, anche questi mi provocavano dei leggeri bruciori. Ho effettuato anche una visita ginecologica e non ha rivelato alcuna infezione. Ultimamente ho voluto provare dell'olio d'oliva e devo dire che il rapporto è avvenuto senza nessun fastidio. Posso continuare ad usarlo o ci sono delle controindicazioni? Ci sono eventualmente altri prodotti naturali di questo tipo per la lubrificazione?
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Non sono a conoscenza dei gel lubrificanti usati da lei in questo periodo.Si potrebbe usare un dei tanti lubrificanti oleosi presenti in commercio.

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
la lubrificazione vaginale è il corrispettivo dell'eccitamento che nel maschio si manifesta con l'erezione del pene. Poichè dai suoi dati non emerge il suo profilo di vita sessuale (desiderio, eccitazione, orgasmo,piacere; ecc.) il consiglio, al fine di non ridurre tutto al sintomo (scarsa lubrificazione) è di effettuare una consulenza sessuologica presso un medico specializzato al fine di studiare approfonditamente il suo caso.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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dopo
Utente
Utente
Descriverei la mia vita sessuale come sana e serena, con tanto desiderio per il mio partner. Provo tanto piacere nel fare l'amore e raggiungo sempre l'orgasmo. So che potrebbe far ridere la cosa, ma se non ci sono controindicazioni per quanto riguarda l'olio d'oliva, potrei continuare ad usarlo???

Ringrazio sin d'ora per la vostra risposta.
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Dr.ssa Monica Calcagni Ginecologo, Medico di base, Medico estetico 448 7
Cara Signora,
controindicazioni per l'olio di oliva non ce ne sono ma penso che il suo scopo dovrebbe essere quello di risolvere il problema all'origine! La secchezza vaginale è uno dei sintomi di vaginite. Il mio consiglio è quello di sottoporsi a visita ginecologica o almeno di eseguire un tamppone vaginale con antibiogramma per una diagnosi più accurata.
Cordiali saluti

Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Calcagni

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice,
altra considerazione che parte dall'analogie tra l'erezione del maschio e la lubrificazione vaginale che è un trasudato che si determina con la congestione vascolare del genitale femminile a seguito di una stimolazione sessuale, potrebbe essere utile considerare gli aspetti vascolari oltre a quelli psicologici ed infiammatori del suo problema.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

una "craurosi vulvare incipiente" nota ora con il ermine di "lichen sclerosus incipiente" è una delle situazioni DERMATO-VENEREOLOGICHE da prendere sempre in considerazione quando esiste, soprattutto in una donna in età fertile e senza alterazione della sfera psico-sessuale una costante o frequente secchezza vaginale; altre situazioni correlabili rientrano nel capitolo delle Vulvo - vaginiti batteriche croniche.

in caso negativo, le valga conoscere che spesso terapie semplici e integrazioni specifiche sono in grado di dare risultati molto significativi.

tutto ciò quindi va a riassumere in un consiglio, la bontà di una visita Venereologica (con l'esperto di cute e mucose genitali appunto) per chiarire ed escludere tali condizioni.

l'olio di oliva è ottimo.. sulla focaccia !

ancora saluti.
DOTT. LUIGI LAINO
SPECIALISTA DERMATOLOGO E VENEREOLOGO, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Ricordo che stiamo parlando di mucosa vaginale,epitelio pluristratificato che non presenta uno strato corneo,quindi non sono d'accordo sul "LICHEN".
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo con il collega Beretta

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Collega Blasi, Rispetto per il tuo Lavoro e la Tua Professione, ma quello che leggo nel tuo post è inquietante.

Ti valga conoscere, che Il Lichen Sclerosus è una grave patologia DEL TUTTO esclusiva delle MUCOSE genitali maschili e femminili (quindi vulva e vagina) e, nei più rari casi cutanei, (proprio stasera ne ho diagnosticato uno mucosale e cutaneo contemporaneo) la patologia è sempre e comunque caratteristica delle assisi inferiori e del derma superficiale e reticolare, MAI dell'epidermide; e questo in termini clinici ma soprattutto istologici, così netta da diventare a livello nosologico anatomo-patologico un PATTERN di riconoscimento per svariate patologie (il famigerato PATTERN LICHENOIDE che ti spiego oltre):

qundi, Caro Collega, cosa c'entra lo strato corneo ?? è l'unico strato epidermico a non entrarci nulla con la patologia in oggetto!! Il LS (mi costringi a ricordarlo a Te e mi dolgo di questo, ma ribadisco che per primo hai invitato ai ricordi) è un processo immunologico profondo a partenza dal DERMA ed invadente poi a tutto spessore gli strati epidermici (basale e soprattutto malpighiano o spinoso)

Altra inesattezza: "la mucosa non ha lo strato corneo" : ce l'ha eccome, anche se meno rappresentato: senza lo strato corneo ci sarebbe una disepitelizzazione continuativa ed una mucosa corrotta, tipica invece di gravi patologie genetiche.

Scusami ancora, è la prima volta in migliaia di consulti che esterno così direttamente il mio dissenso e chiedo venia proprio perchè non è mio costume, ma sinceramente ritengo questo un problema che ha la potenzialità di ingenerare serie confusioni alle migliaia di persone che soffrono di questa malattia, la quali dovrebbe essere conosciuta (ma sono certo lo sia, non ne ho dubbi) dai Ginecologi;

Ancora: ma secondo Te, PUOI REINVIARE A RICORDO sullo studio della CUTE e delle MUCOSE un Dermatologo Venereologo ? secondo te un Dermatologo Venereologo ancora non preso da follia potrebbe scrivere pubblicamente delle madornali inesattezze proprio sull'unico argomento di competenza ed in cui è esperto unico come la PELLE e le MUCOSE?? via...

Il termine LICHEN sottende molte patologie dermatologiche tutte diverse fra loro, ma caratterizzate da una unica cosa:

INFILTRATO LINFOISTIOCITARIO A BANDA DEL DERMA SUPERFICIALE - il cosiddetto pattern istologico denominato "BANDA LICHENOIDE", localizzato nel DERMA SUPERFICIALE che come vedi nulla c'entra con l'epidermide (è sotto), nè tantomeno ed ancordipiù con lo strato corneo.
Il fatto che "appaia" e si veda in superficie (papula-placca lichenoide) non significa che sia interessato lo strato corneo superficiale..gli angiomi ad esempio si vedono sulla superficie, eppure sono al di sotto del derma papillare..!

Esistono altre forme di Lichen (ruber planus, striatus, nitidus et cetera) che nulla c'entrano con il LICHEN SCLEROSUS, ma anche in tutti questi casi nulla c'entrano ancora con lo strato corneo.

Il mio consiglio da Dermato-Venereologo, della visita Venereologica - che a questo punto acquisisce ulteriore valenza - e che rilancio nettamente, per l'utilità della Utente che ci ha scritto (e non certo per difendere posizioni campanilistiche che non servono a nessuno) , rientra in una delle molteplici diagnosi differenziali che debbono essere prese in considerazione da questa sede in base alla descrizione telematica, che hanno - lo ricordo sempre - solo valore orientativo (nel caso specifico è solo una delle tante ipotesi e relazionabile ad un eventuale "incipiente" situazione) e mai diagnostico.

Ti prego ancora di non offenderti, quindi (le mie esternazioni sono unicamente rivolte alle affermazioni lapidarie pubblicate all'utenza) e non certo alla Professionalità specifica di alcuno nelle proprie competenze, ma sinceramente non trovo altro modo di controvertire una tematica così importante per il mia Professione e che coinvolge la Salute di innumerevoli migliaia di pazienti cronici ad ogni età (nel sesso femminile anche in età pediatrica: Lichen Sclerosus vulvo-vaginale pediatrico).

Ancora Saluti.
DOTT. LUIGI LAINO
RICERCATORE DERMATOLOGO E VENEREOLOGO, ROMA


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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Specifico per massima utilità più Medica (e chiedo venia alla nostra paziente, per essermi dilungato in questa descrizione, che ritengo comunque - a mio modesto avviso - piuttosto utile anche per voi) e per cercare di far chiarezza in nel problema del Lichen sclerosus vulvo vaginale, che, non tutte le "craurosi vulvo-vaginali" sono poi istologicamente dei Lichen sclerosus, anche se il termine storico di Kraurosis vulvae (Braun Falco) identifica proprio questa patologia, ed è quello che utlizza anche il sotoscritto, nell'identificazione del LS della donna.

Ancora, la mucosa vaginale a livello istologico pur non possedendo il carettistico strato corneo e granuloso tipico della cute (epitelio cheratinizzante) può detenere alcuni aspetti istologici differenziativi sovente assimilabili allo strati più superficiali della epidermide (granuloso e corneo): esso però non è mai un epitelio dotato di attività "cheratinizzante":

Questa accezione è fondamentale per distinguere la tendenza alla metaplasia epidermica (sovvertimento in senso squamoso degli strati mucosali - nel caso specifico) tipica del Lichen sclerosus in fase più avanzata (infiltrato a banda del derma suerficiale, ialinizzazione derma superficiale stesso, atrofia epidermide - soprattutto a carico dello strato malpighiano, alterazione in senso cheratinizzante delle assisi superficiali);

Tale tendenza, osservabile grazie all'esame istologico - nei casi più avanzati - deve essere sempre chiarita con la massima attenzione, poichè questa modifica può essere l'anticamera (seppur fortunatametne in basse percentuali e dopo anni di patologia non trattata a livello Medico) di lesioni pre-cancerose.

Tutto questo, naturalmente e continuo a specificare, non identifica il caso della nostra utente, ma cerca di specificare il più possibile la validità del personale orientamento diagnostico nei riguardi di una situazione - non si conosce perchè - ancora largamente sottovalutata, eppure così diffusa quasi esclusivemente nell'ambito genitale maschile e femminile - e coinvolgente sia la cute che le mucose allo stesso modo (nell'uomo possibile addirittura a livello della mucosa uretrale questa si molto diversa dalla cute eppure potenzialmente bersaglio), in entrambi i sessi ed in tutte le fasce di età e che poco c'entra con le molteplici altre patologie dermatologiche denominate anch'esse (per motivi più storici che altro, "Lichen" [ruber planus, aureus, striatus, nitidus et cetera])

Ancora carissimi saluti.
Dott. LAINO, Roma
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Ovviamente, Genitle Collega, il termine "inquetante" da me utilizzato era destinato alle sole motivazioni scientifico-didattiche naturalmente..!
ancora saluti.
Dott. LAINO, Roma
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Ciò che per te MEDICO,è normale può essere terrificante per il tuo PAZIENTE.SALUTI!
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Questo è un assioma!
contraccambio i saluti.
Luigi LAINO, Roma
[#14]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
OK!!