Chiarezza

salve a tutti i dottori!
volevo avere un pò di chiarezza su determinati argomenti nei quali ho un pò di confunsione.

-volevo sapere se il coito interrotto si può definire un metodo contraccettivo e se secondo voi conviene farne uso.
cn il mio ragazzo facciamo spesso uso di questo metodo..lui mi rassicura perchè riesce a percepire il momento in cui eiaculerà e se ne viene via prima,ma so che prima che avvenga questo esce una sostanza che contiene sperma. sarei più serena se mi potreste dire qualcosa in più.

- ultima informazione: volevo sapere da voi quando una donnna in linea di massima è fertile o meno.(domanda che vi avranno fatto tutti)ho un pò di confusione: io so che una donna raggiunge il suo massimo di fertilità dopo 14giorni dal primo giorno di mestruazione. durante le mestruazioni non è fertile. e poi bo?
forse avrò detto qualche assurdità, spero che mi possiate aiutare a fare un pò di luce...
vi ringrazio già del vostro tempo e del vostro lavoro
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
IL coito interrotto è un metodo contraccettivo.
Ogni metodo ha una sua percentuale di fallibilità, che è contenuta nel cosiddetto "indice di Pearl". Più basso è questo indice, migliore è il metodo contraccettivo. Il coito interrotto non presenta un indice molto basso.
Motivo?
Durante le prime fasi del rapporto sessuale, l'uomo può emettere (senza accorgersene assolutamente) una quota variabile di liquido seminale contenuto all'interno della prostata. Questo liquido seminale (chiamato variabilmente da "pre-sperma" a "liquido prostatico" a "sperma d'inizio coito") potrebbe contenere una quota di spermatozoi sufficiente a fecondare una donna. E' quello che sa anche Lei.

Di regola una donna è fertile per un periodo variabile dalle 24 alle 30 ore nel corso di un ciclo ovarico/mestruale. Al di là di questo periodo ella non lo è più, almeno per il ciclo in corso.
La parte del ciclo precedente il giorno fertile (corrispondente all'evento dell'ovulazione) è definita "fase follicolare"; la parte del ciclo successiva all'ovulazione è definita "fase luteale".
Nella donna con ciclo IDEALE, la fase follicolare e quella luteale si equivalgono per durata: entrambe, infatti, sono di 14 giorni.
Nel ciclo REALE, ciò può accadere davvero oppure può esserci una notevole variabilità che, normalmente, interessa la sola fase "follicolare". Quest'ultima, infatti, può oscillare da periodi estremamente brevi a periodi molto lunghi, mentre la fase luteale, sempre nell'ambito della normalità, si dimostra molto più stabile in quanto a durata.
Ne consegue che il momento della fertilità di una donna è più facilmente stabilirlo "a posteriori", sulla base dell'ultima mestruazione già passata, che "ab initio", con flusso in atto.

Ciò, ovviamente, aggiunge difficoltà a difficoltà per chi vuole semplicemente "farsi un conto" del giorno fertile.
Per questo motivo, sono in vendita apparecchiature più o meno sofisticate che, in maniera del tutto autonoma, consentono alla donna di sapere con alquanto elevata precisione, il giorno in cui ella è feconda.

Riguardo al corollario che vede il periodo del flusso "esente" da ovulazione, questo è stato smentito più volte. Come potrà dirLe ogni ginecologo che esercita la professione da un certo tempo, vi sono stati casi di gravidanza insorti con unico rapporto DURANTE il flusso mestruale.
Certo, la possibilità è minima, ma ciò NON E' impossibile.

Spero di avrLa aiutata a dissipare i suoi dubbi.
Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie mille della disponibilità, è stato chiarissimo!

buon lavoro e buona giornata

cordiali saluti