Ecografie ginecologiche

il mestiere medico, per la sua particolare delicatezza, è soggetto a particolare deontologia nel rispetto del paziente. nessuna deontologia nè diritto del paziente, oltre alla libertà di culto che permette credo islamico + diffuso al mondo, prevede la dottoressa o quanto meno testimone nelle visite ginecologiche, che siano ecografie o semplici visite? anche al di fuori della ginecologia, in qs ambito medico, essere spogliati e toccati da estranei imbarazza e dovrebbe imbarazzare lo stesso personale sanitario. oltre alla discrezionalità nello spogliare e toccare della visita che può indurre spiacevoli interpretazione del paziente con infelici conseguenze per ambo le parti. con tutte le dottoresse dell'universo, problemi di imbarazzo e religione, come si spiega la massiccia presenza di uomini in ginecologia?è permessa dai regolamenti, ma i regolamenti se permettono l'uomo non lo impongono nè vietano la dottoressa...se non obbligano alla testimone non possono apertamente vietarla. insomma, queste visite a quattr'occhi con gli uomini spt con le adolescenti spesso obbligate dai genitori segnano una ragazza per tutta la vita. nn sto a raccontare la mia spiacevole esperienza, ma possibile che una società civile come la ns non tutela l'imbarazzo in ginecologia già forte tra donne? i genitori aspettano i 18 anni per imporre la visita della pubertà, ma una diciottenne non ha ancora maturità biologica per difendersi e ribellarsi da ordine di genitori con contestuale imposizione medico dalle istituzioni. in asl non si può scegliere, sceglie l'asl per il paziente e la stessa necessità fisica non permette di scegliere. ho un problema di salute, mi devo curare per necessità e non per scelta anche se non obbligata dai familiari e per un'ecografia devo ulteriormente dipendere da ospedale pubblico o convenzionato con macchinari che un normale privato non ha o fa pagare prezzo spropositato rispetto al ticket. potrei abitare in zona ove strutture private non ci sono e potrei non avere soldi per permettermi le strutture private. l'unica asl mi dà senza scelta il medico uomo, magari in reparto di soli uomini, con miriadi di dottoresse disoccupate visto i mass media che parlano di disoccupazione di lusso del settore. poi i ginecologici che scrivono sui mass contro le musulmane disobbedienti alle ns prassi. il ginecologo non è necessità medica rispetto alla ginecologa, nè dovere di legge o di lavoro o di regolamento, è solo permesso dai regolamenti che sono fonti secondaRIE di diritto. ma i ginecologi si accorgono di creare + imbarazzo delle dottoresse in visite già imbarazzanti tra donne?e di non contare su impossibile consenso della paziente, immobilizzata da salute macchinari e effetto camice bianco?poi spuntano le dottoresse per le mammografie e si parla di meccanizzazione antiimbarazzo.possibile che il problema non è previsto da deontologia e legge?le visite ginecologiche di routine alle ragazzine sono poi così necessarie?
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Cara utente,
la donna ha la possibilità di scegliere un ginecologo o una ginecologa,senza nessun problema ,anche presso le strutture pubbliche (attività intramoenia).
Da ginecologo (uomo) ho tanto rispetto per il suo imbarazzo (giustificatissimo), ma non riesco a comprendere questa acredine nei nostri confronti.
Deve sapere che ognuno di noi cerca di adottare comportamenti adeguati nei confronti dei pazienti (maschi o femmine) rispettando un codice etico.
Non aggiungo altro !
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

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