Sono stata sottoposta a 3 raschiamenti in 5 mesi

Sono una donna di 36 anni
i miei problemi sono cominciati 5 mesi fa , ero incinta di 12 settimane ed effettuando un'ecografia mi è stato diagnosticato un aborto ritenuto da circa 2 settimane , come già immagina sono stata sottoposta a raschiamento per liberare l'utero.
Tornata a casa per circa 20 giorni ho avuto perdite ematiche di media entità.
Dopo un mese esatto dal raschiamento ho avuto la prima mestruazione che aimè non aveva mai fine così dopo venti giorni mi sono rivolta in ospedale dove mi avevano fatto il raschiamento e la stessa ginecologa che mi aveva operato mi ha visitato e fatto un'ecografia interna e rinviato a casa dicendomi di pazientare e di tornare dopo una settimana per vedere come si sarebbe evoluta la situazione.
Dopo una settimana ancora con abbondanti perdite mi sono presentata all'ospedale e dopo visita ed ecografia la dottoressa ha deciso di ricoverarmi per effettuarmi un secondo raschiamento spiegandomi che il mio utero aveva formato del materiale post-raschiamento.
Per un mese tutto bene niente perdite ma arrivata la mestruazione si è ripresentato lo stesso problema non voleva sapere di fermarsi l'emoraggia così mi sono ripresentata dalla ginecologa , nel frattempo era arrivato l'esito istologico che diceva: Focale iperplasia ghiandolare semplice in endometrio disfunzionale .
La ginecologa mi ha spiegato che era tutto dovuto ad una disfunzione ormonale e che quindi dovevo per qualche mese assumere la pillola anticoncezionale.
Dall'ecografia rilevava una cisti nell'ovaio sx funzionale e dei polipi nell'utero. Rinviata a casa con prescrizione Mercilon da cominciare ad assumere quando capivo che cominciava il ciclo visto che continuavo a perdere dall'inizio del ciclo prima. Dopo una settimana ho cominciato ad assumere la pillola così per tre settimane, nel frattempo dopo due giorni dall'assunzione sono cessate le perdite ematiche. Assunta l'ultima pillola il giovedì sera al mercoledì seguente al mattino ho cominciato ad avere delle perdite ematiche subito in modo molto intenso ed al pomeriggio dopo dolori molto intensi ho espulso due grossi blocchi che a mio parere non erano sangue coaugulato ma parevano carne con della pelle che penzolava.
Mi sono rivolta in ospedale dove hanno deciso di ricoverarmi. Mi sono stati fatti una serie di esami e dopo tre giorni sottoposta ad un terzo raschiamento perchè l'emoraggia non cessava. Dopo due giorni sono stata dimessa con diagnosi metrorragia e niente di più e invitata a presentarmi dopo un mese così nel frattempo vengono pronti l'esame istologico e gli esami ormonali che mi sono stati fatti durante il ricovero. Mi hanno fatto sospendere la pillola e mi hanno riferito solo verbalmente non c'è nulla di scritto che dall'ecografia è stato rilevato un piccolo fibroma a me finora sconosciuto.
Io adesso sono piena di dubbi, non sò più cosa pensare e soprattutto se sapranno porre fine a tutto questo.
Ringraziando anticipatamente vi chiedo di potermi fare chiarezza in merito a quello che mi stà succedendo .
Codiali saluti
[#1]
Attivo dal 2000 al 2013
Ginecologo, Sessuologo
gentile signora, è sempre difficile porre diagnosi per posta senza poter visualizzare direttamente tutta la documentazione, ma mi sembra che, dopo tutto quello che ha fatto, per poter puntualizzare la situazione, sarebbe indicata un'isteroscopia dopo ulteriore controllo ecografico, eseguito entro la prima settimana dall'inizio della mestruazione. Con l'isteroscopia in sostanza si va a studiare visivamente, e quindi in modo diretto, la cavità uterina in modo da stabilire con esattezza la causa dei suoi problemi
Cordiali saluti
[#2]
Dr. Riccardo Marino Ginecologo, Endocrinologo 48
Gentile signora, da ciò che Lei riferisce risulta che è stata fatta diagnosi istologica, a seguito del secondo raschiamento, di iperplasia ghiandolare semplice in endometrio disfunzionale che, a mio parere, richiede un trattamento progestinico continuativo per un periodo non inferiore ai 20 giorni, in modo da arrestare il flusso metrorragico, per poi eseguire una isteroscopia, necessaria per chiarire il quadro clinico grazie ad una visione diretta della superficie endometriale. Cordiali saluti