Mamma in ansia

buongiorno dottore, Le chiedo un chiarimento. Mia figlia 31 anni a seguito di una visita, il suo ginecologo le ha detto che ha le ovaie fibrocistiche, premetto che all'eta' di 23 anni le e' stata tolta la tiroide per carcinoma e che assume eutirox da 150 tutti i giorni. Ora Lo vista preoccupata ,cosa comporta questa diagnosi e puo' essere una complicazione per una gravidanza? Mi puo' spiegare meglio la situazione ed eventualmente, esistono cure o esami in proposito? Il suo ginecologo non ha aggiunto altro e Lei spaventata non ha chiesto niente.
La ringrazio e attendo con ansia una Sua gentile risposta.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS), descritta per la prima volta dal Dr. Irving Stein e Michael Leventhal nel 1934, è la turba endocrino-ginecologica più frequente delle donne in età fertile, riscontrandosi in circa il 5-10% delle donne in età giovanile post-puberale e può dare problemi di infertilità con una frequenza del 10 - 15% dei casi.
Ne esistono varie forme anatomopatologiche e cliniche che Givens ha classificato in 4 gruppi a seconda della dimensione delle microcisti e dell'aspetto del tessuto connettivale ovarico.
E' caratterizzata, nelle forme più gravi, dalla presenza dei seguenti sintomi e segni clinici:

- Oligo-Anovulazione Cronica con oligomenorrea e/o amenorrea
- Irsutismo con Iperandrogenismo Clinico Ormonale
- Turbe della fertilità su base anovulatoria

Nel 50% dei casi, si contraddistingue, sempre nelle forme classiche, per la presenza di sovrappeso o franca obesità "Androide".
L'acne è presente soprattutto nelle adolescenti e nelle giovani donne. La Seborrea è quasi sempre indice di anomalie della produzione androgenica. Il Defluvium Capitis sino all'alopecia androgenetica completano il quadro nelle forme iperandrogeniche.

L'ecografia è un mezzo importante nella diagnosi, ma spesso la diagnosi è abusata. I criteri diagnostici ecopgrafici sono molto rigidi:
- ovaie aumentate di volume
- presenza di almeno 10 follicoli, di diametria compresa tra 2 e 9 mm disposti caratteristicamente in sede periferica sottocorticale, "a corona di rosario" o "a collana di perle". (Adams 1985).
- aumento dell'ecorifrangenza dello stroma ovarico
- aumentato rapporto stroma/area ovarica totale (Fulghesu 2001).

L'incremento dello stroma, contraddistingue le forme III e IV di Givens, insieme al sintomo "irsutismo" o "ipertricosi medio-grave". L'irsutismo, ossia l'eccessiva crescita di peli terminali scuri in sedi atipiche per la donna e l'ipetricosi, ovvero l'eccessiva crescita di peli ma in sedi tipiche anche per la donna, vanno valutati con la scala di Ferriman e Gallwey.
Lo score di Ferriman e Gallwey ci orienta bene clinicamente sul grado di irsutismo/ipertricosi.

Uno score < di 8 depone per l'assenza di irsutismo vero. Tra 8 e 12 per un irsutismo/ipertricosi di grado lieve.
Tra 12 e 24 per un irsutismo/ipetricosi di grado medio e tra 24 e 36 per un irsutismo/ipetricosi di grado severo.

Le alterazioni ormonali che caratteristicamente possono riscontrarsi nella PCOS sono:

- aumentati valori di testosterone totale e libero, di DHEAS e di androstenedione
- alterata pulsatilità delle gonadotropine con aumentato rapporto LH/FSH (uguale o superiore a 2,5)
- ridotti livelli di SHBG (sex hormone binding globulin)
-iperinsulinemia con indici di insulino resistenza aumentati (HOMA index)
E' possibile coesistenza di sindrome polidismetabolica con: ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, aumentato rapporto vita/fianchi, ipertensione arteriosa, aumento del BMI, diminuito HDL colesterolo ed aumento dell’LDL colesterolo (vanno escluse iperprolattinemia, deficit della 21-idrossilasi, iperandrogenismi surrenalici ed ipotiroidismo con il dosaggio di: PRL, 17-OH-P, DHEA-S, TSH, FT4, AbTPO)

Nelle pazienti con PCOS e obesità con iperinsulinemia vi è un aumentato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, intolleranza ai carboidrati e/o franco diabete mellito 2° tipo.

La terapia della PCOS dovrebbe sempre iniziare dal controllo scrupoloso del peso corporeo, attraverso un serio programma di dietoterapia dimagrante personalizzato, previa valutazione nutrizionale con BIA (analisi bioimpedenziometrica), riportando il B.M.I. (indice di massa corporea) a volori < di 25 kg/mq, e da un regolare e metodico programma di attività fisica.

Qualsiasi terapia farmacologica della sindrome dell'ovaio policistico viene infatti vanificata dalla persistenza di obesità o sovrappeso che ripristinano il circolo vizioso patogenetico della sindrome.

Il grasso in eccesso infatti è responsabile dell'insulino-resistenza e dell'iperinsulinemia e determina la trasformazione (tramite aromatasi adipocitarie) del 17 Beta estradiolo in estrone con alterazione della pulsatilità gonadotropinica e anovularietà.

La terapia medica si avvale di farmaci ovarostatici (estro-progestinici), antiandrogeni (ciproterone acetato, spironolattone, flutamide, finasteride), di sostanze insulino-sensibilizzanti (metformina e pioglitazione), induttori dell'ovulazione (clomifene e gonadotropine), che devono essere scelti ed eventualmente opportunamente associati in relazione al singolo caso clinico, alla propria esperienza ed alla gravità della PCOS e del grado di irsutismo e/o iperandrogenismo ed anche in base all'eventuale desiderio di gravidanza.

La terapia largamente impiegata, anche per l'effetto "cosmetico", di normalizzazione della ciclicità mestruale, è quella con contraccettivi orali estro-progestinici.





Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2016
Ex utente
grazie mille per la Sua efficente risposta.
Mia figlia pesa 52 chili ed e' alta 158,ed e' sempre stata cosi', per quanto riguarda l'eccessiva crescita di peli,non e' una cosa preoccupante,usa in estate qualche decolorante sulle braccia e per fortuna la cosa finisce li'.
A questo punto volendo senz'altro dei bambini e di conseguenza niente pillola, dovrebbe iniziare a prendere dei farmaci che Lei ha accennato? Premetto che non hanno ancora cercato dei bambini.grazie ancora della Sua disponibilita' e se ritiene di darmi altre spiegazioni io ne sarei davvero felice. Una mamma un po' meno in ansia.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Solo nel 10 - 15% la sindrome dà anovulatorietà cronica (mancanza di ovulazione) e, quindi, infertilità.
La cosa migliore, in vista del matrimonio, è quella di eseguire un monitoraggio ecografico della crescita follicolare spontanea per 4 - 6 cicli e stare lì a contare i cicli con ovulazione; se assommano ad almeno il 50% dei cicli considerati, allora non vi saranno problemi di sorta.
Felice di avervi un pò...risollevata!
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2016
Ex utente
Grazie di cuore per aver affrontato il mio problema e di aver tranquillizzato una futura e spero presto NONNA.
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