Rimozione tube

Salve,
3 anni fa (avevo 33 anni) dopo ben 3 anni di ricerche decidiamo di rivolgerci a un centro pma e scopro di avere una riserva ovarica bassa e procediamo con una fivet che risulta positiva con gravidanza splendidamente portata a termine.

Dopo 6 mesi da parto riproviamo in maniera naturale ad avere una seconda gravidanza ma nulla.

Ci diamo un anno di tempo e decidiamo 6 mesi fa (visti i tentativi nulli) di fare una seconda pma.

Il ginecologo ci consiglia una ivi che ha esito negativo.

Dopo due mesi proviamo una Fivet e ha anche questa esito negativo.

Stavo per procede al transfer della blastocisti dopo due cicli ma hanno trovato sospetta idrosalpinge bilaterale.
Così’ faccio la isterosalpingografia che confermano la diagnosi iniziale.

Il mio ginecologo mi consiglia la rimozione di entrambe le tube prima di procedere al transfer.
Secondo lei è una scelta corretta o è consigliata?

La idrosalpinge credo sia una conseguenza di altro, perché non mi hanno fatto fare altri esami per capire la causa?
O non è Importante.

Se avessi avuto ad esempio la clamidia possibile che non sia risultato in questi anni (specie dopo una gravidanza e un parto)?

Secondo lei dopo quanto tempo dopo l’intervento di rimozione tube potrei fare il transfer?

Scusate se mi sono dilungata ma volevo darvi un quadro completo.
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Prof. Simone Ferrero Ginecologo 1.3k 57
La scelta di asportare le salpingi è generale è corretta. L’idrosalpinge può rilasciare in cavità uterina delle molecole infiammatorie che interferiscono con l’impianto di un embrione anche in caso di FIVET. Dal punto di vista pratico non è molto rilevante capire la causa dell’idrosalpinge perché non esiste un trattamento medico che può far regredire il danno tubarico. L’unica variabile rilevante è la dimensione delle tube. Più l’idrosalpinge è grande, maggiore è la possibilità che ci sia un’interferenza con l’impianto. In genere di raccomanda l’asportazione delle salpingi quando la loro dimensione è superiore a 3 cm.
Durante la gravidanza e il parto la Chlamydia non viene ricercata.
In transfer può essere eseguito velocemente dopo l’intervento chirurgico (1-2 mesi).

Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
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