I motivi sono legati al fatto che non ho ritenuto questo il momento della mia vita più giusto

Salve, questo è un consulto un po' particolare per me. Ho fatto un'ivg all'ottava settimana il 26 marzo. I motivi sono legati al fatto che non ho ritenuto questo il momento della mia vita più giusto per avere un bambino..università..futura carriera..un po' di problemi di salute (comunque non rilevanti per la gravidanza in sè)

Adesso sta risultando un po' difficile per me riprendermi, anzi credo che non mi riprenderò mai e questa cosa me la porterò dietro per sempre, e forse è anche giusto così. Prima dell'intervento non ho mai voluto informarmi su come è un embrione all'ottava settimana e su come avviene l'intervento, perchè so di essere molto sensibile.

Subito dopo l'intervento mi sentivo benissimo, non avevo più nausea e mi ero tolta un gran pensiero o perlomeno lo credevo.. Il giorno dopo invece ho cominciato a pensare a quello che avevo effettivamente fatto, al fatto che io sono credente, che forse ho ucciso qualcuno, che forse ho fatto "deragliare" il destino che mi era stato assegnato..anche se poi non so se credere al destino oppure no..Mi fa impressione pensare che anche se era un piccolo embrione c'era già un dna costituito..tutto scritto su come sarebbe dovuto essere..che male che mi fa questo pensiero..

Ho cominciato a cercare su internet informazioni sugli embrioni di otto settimane, e ho letto cose per me scioccanti, come il fatto che c'è un cuore che batte..non so veramente cosa pensare, dovrò sentirmi così male per sempre?

Qui volevo chiedere se qualcuno può spiegarmi com'è un embrione a otto settimane, perchè la legge consente l'interruzione, e io invece mi sento quasi un mostro? Come avviene l'intervento non so se voglio chiederlo perchè ho paura di rimanerci ancora più scioccata.
Spero che qualcuno voglia darmi qualche informazione e un po' di sostegno morale, grazie.
Perdonatemi se ho urtato la sensibilità e le ideologie di qualcuno.
[#1]
Dr. Giampietro Gubbini Ginecologo 1.5k 44 8
E' difficile poterle essere vicino via internet in un momento così difficile.Pensi comunque quante donne hanno vissuto e vivono nel suo stesso sconforto la scelta ,mai facile e dolorosa,che hanno fatto! .
Posso solo riferirle la mia storia di medico : quando è entrata in vigore la legge 194 nel 1978 ho iniziato a praticare le procedure di interruzione di gravidanza.La mia è stata una scelta molto difficile ,in quel momento, ma la diffusione dell'aborto clandestino così frequente in quegli anni con complicanze fisiche e psichiche per le pazienti che ogni giorno dovevo affrontare nella mia vita professionale mi hanno spinto a quella scelta.Dopo 4 anni di interruzioni di gravidanza sono diventato (una decisione anche questa difficile!) obiettore di coscienza in quanto lo spirito della legge non veniva purtroppo applicata!La legge 194 non è una legge sulla interruzione di gravidanza ma riguarda soprattutto la prevenzione dell'aborto.Questo per spiegarle che ,come per me ,la sua è stata una scelta difficile ma necessqria in quel particolare momento della sua vita in cui molto probabilmente non poteva fare altre scelte!Non pensi a che cosa è un embrione a 8 settimane o a 4 o a 12!! trovi una persona che possa esserle vicino in questo difficile momento e si metta nelle condizioni che ciò non possa più accadere nella sua vita !
Affettuosi auguri

Dr. Giampietro Gubbini

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Grazie dr. Gubbini, è inutile dirle quante lacrime mi ha provocato leggere la sua risposta, ma forse, almeno per un po', mi sono sentita leggermente meglio.

E' quando leggo che probabilmente non potevo fare altre scelte che rimango più colpita, lo so, l'ho detto io per prima, ma questa briga che ci si prende ultimamente a scegliere come se non si potesse fare altrimenti, non so fino a che punto è giusto.

Voglio dire, spesso ho visto amiche che sebbene avessero gravidanze non proprio desiderate, le hanno comunque portate avanti. Qualcuna avrebbe potuto appellarsi al fatto che aveva 17 anni e che era troppo giovane e che non avrebbe proprio potuto..invece no, coraggiosamente l'ha portata avanti quella gravidanza, e adesso ha 24 anni e un bimbo di 7, certo, non so fino a che punto è felice ma forse lo è.
Io invece mi sono presa la briga di scegliere la cosa più comoda..non lo so..continuo a pensare che non vorrei un bambino nella mia vita adesso, ma forse dovevo accettare quello che era successo e basta.

La ringrazio ancora tanto per la sua risposta
Saluti
Gravidanza

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