Perdita dimensione verticale occlusione, trigemino, acufeni e turbinati
Storia di grande bruxatrice e serratrice di denti, in grado di rompere corone in zirconio.
Casualmente conosco altro dentista che mi fa scoprire il mondo del bite, 2018, e di materiali più idonei per le corone.
Tutto procede molto bene, tuttavia nel tempo il bite si consuma e anche un poco i denti: il bite non viene rifatto.
Nel 2021 posa di impianto molare superiore sinistro, tutto procede bene.
Marzo 2024 attacco trigemino sinistro devastante con cefalea totale.
Per farla breve rimozione impianto e di altro molare adiacente, pertanto adesso ho un vuoto.
Dopo attacco trigemino, transitorio, sono subentrati acufeni ad entrambe le orecchie, cervicalgia, turbinati infiammati.
Svolto un percorso di aeresol e soprattutto di fisiokinesiterapia che mi ha rigenerato lavorando sulle fasce neuromuscolari.
Domanda come si ripristina la dimensione verticale, vanno rifatte tutte le corone e anche una protesi per i denti mancanti?
Che tipo di bite serve?
grazie
Casualmente conosco altro dentista che mi fa scoprire il mondo del bite, 2018, e di materiali più idonei per le corone.
Tutto procede molto bene, tuttavia nel tempo il bite si consuma e anche un poco i denti: il bite non viene rifatto.
Nel 2021 posa di impianto molare superiore sinistro, tutto procede bene.
Marzo 2024 attacco trigemino sinistro devastante con cefalea totale.
Per farla breve rimozione impianto e di altro molare adiacente, pertanto adesso ho un vuoto.
Dopo attacco trigemino, transitorio, sono subentrati acufeni ad entrambe le orecchie, cervicalgia, turbinati infiammati.
Svolto un percorso di aeresol e soprattutto di fisiokinesiterapia che mi ha rigenerato lavorando sulle fasce neuromuscolari.
Domanda come si ripristina la dimensione verticale, vanno rifatte tutte le corone e anche una protesi per i denti mancanti?
Che tipo di bite serve?
grazie
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Gentile Paziente, Il bite costituisce la terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente può essere esattamente come quando ha cominciato: successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite o con altro dispositivo intraorale a vita.
La terapia con il bite è rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici ed eventualmente strumentali, la "posizione terapeutica", cioè la posizione della mandibola in cui l'intera struttura cranio-mandibolo-vertebrale, prima in disfunzione, possa assestarsi in una corretta postura: il giudizio si basa essenzialmente sull’andamento della sintomatologia generale (rumori articolari, cefalea, dolore all’ATM e alle orecchie, vertigini, acufeni cervicalgia , russare notturno con apnee).
Viene dunque allestito un dispositivo intra-orale in resina acrilica che, grazie alla presenza di "valli di riposizionamento mandibolare" opportunamente creati, costringe la mandibola a chiudere nella posizione prescelta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici. Nella mia prassi va portato h24 pasti esclusi per almeno 4 mesi.
Nella posizione terapeutica definitiva si può predisporre un piano di trattamento ortodontico, protesico o misto che, una volta giunto a compimento, consenta alle arcate dentarie di occludere rispettando la posizione terapeutica individuata nella prima fase ed il ripristino di una corretta postura dell'intero sistema cranio-mandibolo-vertebrale, occlusione dentaria compresa. Eventuali correzioni occlusali , con molaggio selettivo, possono essere necessarie, ma solo dopo aver ben determinato la posizione terapeutica nella quale si intende concludere la riabilitazione.
Eventuali necessità chirurgiche vanno valutate quasi sempre dopo la prima fase (bite) e, solo se necessaria, contestualmente alla programmazione della seconda, perchè ritengo il ricorso al chirurgo Maxillo facciale quasi sempre inutile e anche potenzialmente dannoso , se si lascia invariata l'occlusione dentaria di partenza.
In subordine, si può proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Da notare che la maggior parte degli Gnatologi non prevedono la seconda fase, cioè la riabilitazione occlusale, e la terapia proposta consiste di regola nel bite a vita, spesso con prescrizione solo notturna o comunque non h24. La previsione di una possibile fase riabilitativa, invece, necessita del trattamento h 24 e della permanenza del bite anche di giorno nelle prime fasi del trattamento ortodontico.
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9059-quale-bite-scegliere-per-quante-ore-giorno-per-quanto-tempo.html
La seconda fase di cui sopra è ovviamente di grande delicatezza, perché mentre il trattamento con il bite é facilmente modificabile in itinere, totalmente reversibile e privo di rischi biologici, quando si parte per la riabilitazione , ortodontica o protesica, bisogna ben rapportare le proprie forze con la difficoltà del caso: in qualche caso è correttissimo avvertire il paziente che la sua situazione, per gravi discrepanze di fondo nei rapporti intermascellari che necessiterebbero anche di una componente chirurgica maxillo-facciale, per il grado di compromissione dell'ATM , per la situazione dentaria disortodontica e parodontale , per le cartatteristiche dell'osso delle zone edentule a fini implantari , per i costi che conseguirebbero da tutto ciò, può rendere difficilmente praticabile una riabilitazione ideale e definitiva . Di qui l'opzione del bite a vita.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto o in mare senza bussola.
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) (trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto. Se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Sul problema Bruxismo veda anche questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
La terapia con il bite è rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici ed eventualmente strumentali, la "posizione terapeutica", cioè la posizione della mandibola in cui l'intera struttura cranio-mandibolo-vertebrale, prima in disfunzione, possa assestarsi in una corretta postura: il giudizio si basa essenzialmente sull’andamento della sintomatologia generale (rumori articolari, cefalea, dolore all’ATM e alle orecchie, vertigini, acufeni cervicalgia , russare notturno con apnee).
Viene dunque allestito un dispositivo intra-orale in resina acrilica che, grazie alla presenza di "valli di riposizionamento mandibolare" opportunamente creati, costringe la mandibola a chiudere nella posizione prescelta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici. Nella mia prassi va portato h24 pasti esclusi per almeno 4 mesi.
Nella posizione terapeutica definitiva si può predisporre un piano di trattamento ortodontico, protesico o misto che, una volta giunto a compimento, consenta alle arcate dentarie di occludere rispettando la posizione terapeutica individuata nella prima fase ed il ripristino di una corretta postura dell'intero sistema cranio-mandibolo-vertebrale, occlusione dentaria compresa. Eventuali correzioni occlusali , con molaggio selettivo, possono essere necessarie, ma solo dopo aver ben determinato la posizione terapeutica nella quale si intende concludere la riabilitazione.
Eventuali necessità chirurgiche vanno valutate quasi sempre dopo la prima fase (bite) e, solo se necessaria, contestualmente alla programmazione della seconda, perchè ritengo il ricorso al chirurgo Maxillo facciale quasi sempre inutile e anche potenzialmente dannoso , se si lascia invariata l'occlusione dentaria di partenza.
In subordine, si può proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Da notare che la maggior parte degli Gnatologi non prevedono la seconda fase, cioè la riabilitazione occlusale, e la terapia proposta consiste di regola nel bite a vita, spesso con prescrizione solo notturna o comunque non h24. La previsione di una possibile fase riabilitativa, invece, necessita del trattamento h 24 e della permanenza del bite anche di giorno nelle prime fasi del trattamento ortodontico.
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9059-quale-bite-scegliere-per-quante-ore-giorno-per-quanto-tempo.html
La seconda fase di cui sopra è ovviamente di grande delicatezza, perché mentre il trattamento con il bite é facilmente modificabile in itinere, totalmente reversibile e privo di rischi biologici, quando si parte per la riabilitazione , ortodontica o protesica, bisogna ben rapportare le proprie forze con la difficoltà del caso: in qualche caso è correttissimo avvertire il paziente che la sua situazione, per gravi discrepanze di fondo nei rapporti intermascellari che necessiterebbero anche di una componente chirurgica maxillo-facciale, per il grado di compromissione dell'ATM , per la situazione dentaria disortodontica e parodontale , per le cartatteristiche dell'osso delle zone edentule a fini implantari , per i costi che conseguirebbero da tutto ciò, può rendere difficilmente praticabile una riabilitazione ideale e definitiva . Di qui l'opzione del bite a vita.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto o in mare senza bussola.
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) (trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto. Se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Sul problema Bruxismo veda anche questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la articolata risposta.
Non ho problemi a indossare il bite H24.
Se ho ben capito il bite consente una diagnosi differenziale per poi valutare ed intraprendere interventi più ampi sui denti ( corone nel mio caso che si sono consumate e la mancanza di due molari superiori dove non si può fare impianto in quanto il medesimo mi ha provocato attacco del trigemino ed è stato rimosso).
Cioè il bite simula la posizione ottimale che poi va ricreata nei denti laddove non si voglia più portate il bite H24 a fini correttivi ma solo a fini protettivi dei denti. Ho compreso bene? Grazie
Non ho problemi a indossare il bite H24.
Se ho ben capito il bite consente una diagnosi differenziale per poi valutare ed intraprendere interventi più ampi sui denti ( corone nel mio caso che si sono consumate e la mancanza di due molari superiori dove non si può fare impianto in quanto il medesimo mi ha provocato attacco del trigemino ed è stato rimosso).
Cioè il bite simula la posizione ottimale che poi va ricreata nei denti laddove non si voglia più portate il bite H24 a fini correttivi ma solo a fini protettivi dei denti. Ho compreso bene? Grazie
[#3]
Ha capito perfettamente (più di molti Colleghi!).
Cordiali saluti ed auguri.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#5]
Alcuni bite, come il suo, funzionano meno quindi necessitano di essere portati tutto il giorno. Altri hanno un'efficacia maggiore e portarli solo la notte è, quasi sempre, sufficiente.
Ad esempio prove sperimentali pubblicate su riviste internazionali confermano che bite (un pochino) più alti funzionano meglio: https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9065-quanti-tipi-di-bite-da-portare-per-24-ore-o-solo-la-notte-evidenze-scientifiche-parte-1.html
Ad esempio prove sperimentali pubblicate su riviste internazionali confermano che bite (un pochino) più alti funzionano meglio: https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9065-quanti-tipi-di-bite-da-portare-per-24-ore-o-solo-la-notte-evidenze-scientifiche-parte-1.html
[#6]
Utente
Buongiorno la ringrazio
Interessante la sua prospettiva ovvero un bite leggermente più alto.
Comprendo che lei effettua le misurazioni elettromiografiche.
I miei problemi sono duplici: ripristinare la mancanza di due molari superiori sin non potendo fare impianto, cosa che mi comporta un forte sbilanciamento verso dx del collo con dolore, e poi lavorare sulla dimensione verticale - mediante bite - per alleviare la tensione ai masseteri e non avere più cervicalgia, acufeni e restrizione dei turbinati.
Cerco un professionista che sappia fare questo percorso su Roma
Interessante la sua prospettiva ovvero un bite leggermente più alto.
Comprendo che lei effettua le misurazioni elettromiografiche.
I miei problemi sono duplici: ripristinare la mancanza di due molari superiori sin non potendo fare impianto, cosa che mi comporta un forte sbilanciamento verso dx del collo con dolore, e poi lavorare sulla dimensione verticale - mediante bite - per alleviare la tensione ai masseteri e non avere più cervicalgia, acufeni e restrizione dei turbinati.
Cerco un professionista che sappia fare questo percorso su Roma
[#7]
Veramente no, nessun elettromiografo, non serve per misurare il dolore. Per questo nel mondo si usano scale multidimensionali di valutazione del dolore. Poi molti esperimenti dimostrano che la stimolazione vagale riduce il dolore (vagal stimulation AND chronic pain) e su quello ho molti studi. Sono stato Prof a Contratto di Ricerca nel più prestigioso (almeno allora) dipartimento di neuroscienze (G. Moruzzi di Pisa) lavorando insieme ad uno scienziato (Prof. Marcello Brunelli) che ha fatto scoperte importanti sul dolore cronico (sensitization AND chronic pain) che ha portato il suo capo (E. Kandel) al premio Nobel del 2000. Sento qualcuno che dice che non ho capito bene..... ma un dubbio mi assale, non ha capito bene chi?
[#8]
Utente
Ho letto l'articolo della correlazione tra trigemino e nervo vago.
Il mio scompenso è partito proprio dal trigemino, adesso rientrato avendo tolto impianto... Lungo da spiegare.
Capisco anche il mantenere una maggiore apertura della bocca, che ovviamente si può fare solo di notte.
La mia esperienza personale, portatrice di bite che però adesso è consumato, che di giorno ne necessito durante attività fisica e sforzi. Infatti un percorso che vorrei intraprendere è anche quello di alzare i denti posteriori sensibilmente più bassi degli anteriori. Già li ho alzati nel 2018 ma si sono abbassati. Bastano pochi micron per modificare la postura e avere conseguenze dolorose.
Si potrebbero avere due bite: uno più alto di notte e uno di giorno?
Il mio scompenso è partito proprio dal trigemino, adesso rientrato avendo tolto impianto... Lungo da spiegare.
Capisco anche il mantenere una maggiore apertura della bocca, che ovviamente si può fare solo di notte.
La mia esperienza personale, portatrice di bite che però adesso è consumato, che di giorno ne necessito durante attività fisica e sforzi. Infatti un percorso che vorrei intraprendere è anche quello di alzare i denti posteriori sensibilmente più bassi degli anteriori. Già li ho alzati nel 2018 ma si sono abbassati. Bastano pochi micron per modificare la postura e avere conseguenze dolorose.
Si potrebbero avere due bite: uno più alto di notte e uno di giorno?
[#9]
Utente
Quello che a me serve in questa fase è rilassare i masseteri, la loro iper contrazione a seguito di serramento, innesca tutto il processo doloroso cervicale etc. Non posso certo vivere facendo un continuo lavoro di kinesi e lavoro sulle fasce neuro-muscolare, serve una soluzione definitiva
[#10]
Gentile utente una soluzione per i masseteri con il mio bite c'è. Faccia il copia incolla di https://www.youtube.com/watch?v=42NAzMnPB4o&t=71s un video su youtube e guardi i pochi minuti del video.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.1k visite dal 17/08/2024.
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