Dolore orecchio, visita otorino negativa
Gentili dottori, circa sette mesi fa ho iniziato a soffrire di prurito all'orecchio destro, con dolore irradiato ai molari superiori ed inferiori. La visita dal mio dentista è stata negativa, la capsula presente sul 6 molare superiore era ben posizionata. Il medico di base ha diagnosticato otite esterna ed iniziato la terapia con antibiotici(amoxicillina, poi dato che i sintomi non regredivano, ciprofloxacina). Il dolore è diventato via via più forte, con senso di ovattamento all'orecchio. Ho eseguito una visita otorino, con esame audiometrico, che non evidenziava problemi. L'otorino ha prescritto ginnastica con otovent e antistaminici, per probabile patologia tubatica. Dopo un ulteriore peggioramento dei sintomi sono stato visto da un nuovo dentista che ha evidenziato un problema di mal occlusione, dovuto alla capsula del sesto molare superiore destro. Dato che il moncone sotto la capsula era malato ha provveduto alla sua estrazione ed ha programmato il posizionamento di impianto fra tre mesi. Essendo il dolore all'orecchio ancora molto forte ho chiesto un consulto gnatologico. Lo gnatologo esclude problemi all'atm data la buona apertura della bocca e l'assenza di click mandibolari in sede di visita ha chiesto consulto di otorino(visita negativa) e di chirurgo maxillo facciale per valutare l'estrazione di un dente del giudizio non ancora sceso, sempre a destra; il chirurgo non ha ritenuto opportuno procedere all'estrazione, in quanto non riteneva il dente legato al problema dell'orecchio. Mi è stata prescritta quindi terapia con miorilassante per 30 giorni. Ad oggi ho concluso la terapia, ma i problemi sono peggiorati: per quanto il dolore ai denti sia diventato raro e sporadico, il dolore all'orecchio é continuo, così come la sensazione di ovattamento e pienezza. La mandibola non fa rumore nei movimento verticali, ma talvolta avverto un click se la muovo orizzontalmente. Alla deglutizione avverto un rumore di scroscio nell'orecchio destro. Da sdraiato, compare un acufene(fischio acuto) a volte anche forte. Durante tutta la giornata accusò senso di spossatezza, che non si risolve con il riposo; spesso ho una leggera sensazione di nausea.
Potrebbe essere tutto questo legato alla malocclusione? Ed in questo caso si potrebbe risolvere con il semplice posizionamento dell'impianto dentale?
Potrebbe essere tutto questo legato alla malocclusione? Ed in questo caso si potrebbe risolvere con il semplice posizionamento dell'impianto dentale?
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Gentile Paziente, come ha scritto il Dr. Finotti o è un problema orl o gnatologico.
Dal suo racconto, però, rilevo che, mentre gli ORL consultati hanno espresso una diagnosi di esclusione relativamente al proprio campo ben supportata anche dagli esami fatti, trovo invece qualche incongruenza nelle opinioni espresse dai dentisti da lei consultati.
" Lo gnatologo esclude problemi all'atm data la buona apertura della bocca e l'assenza di click mandibolari " : non sarebbero elementi sufficienti ad escludere né una malocclusione né un risentimento dell'ATM; oltretutto lei scrive anche "La mandibola non fa rumore nei movimenti verticali, ma talvolta avverto un click se la muovo orizzontalmente".
Le sensazioni che riferisce all'orecchio (pienezza , acufene, dolore), e la diagnosi dell'Collega ORL (disfunzione tubarica: di qui la prescrizione di otovent) possono invece rinforzare il sospetto di un problema di pertinenza gnatologica che può sostenere questi sintomi.
E' probabile, infatti, che lei presenti una disfunzione tubarica. La Tuba (o Tromba di Eustachio) è quel tubicino che mette in comunicazione il retrobocca con l''orecchio medio (cassa timpanica), e serve ad aerarla e a mantenere l’equilibrio pressorio fra le due superfici del timpano. Quando per vari motivi (ad esempio sbalzi di quota) l’equilibrio si altera, si ha una sensazione di “ovattamento” come quella da lei riferita. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "ovattamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Il funzionamento della tuba è influenzato anche dal catarro che vi transita: una delle funzioni della tuba è proprio quello di trasportarlo nel retrobocca, in modo da poterlo eliminare con la deglutizione. In presenza di muco , deglutendo o muovendo la mandibola, si percepiscono a volte dei rumorini, dovuti alla mobilizzazione del muco stesso, forse assimilabile a quanto lei scrive in proposito: "Alla deglutizione avverto un rumore di scroscio nell'orecchio destro". Tutte le condizioni patologiche che aumentano la produzione di muco e catarro (rinosinusite, tonsillite, otite ecc.) rendono più difficile il compito della tuba: di qui le terapie solitamente proposte.
Viene però trascurata spesso un'altra possibile componente del problema: la tuba può essere "intasata" non solo dal suo eccessivo contenuto di catarro, ma anche compressa dall'esterno: a volte siamo infatti di fronte anche ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malposizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell''equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione (che ben poco risentono dell'assunzione di miorilassanti), possono dar luogo ad un cattivo funzionamento della Tuba (Disfunzione Tubarica) e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Anche l’acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell''intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall''intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare, come detto sopra, può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via, come forse accade anche nel suo caso.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo a questo link :
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Le consiglierei quindi di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e soprattutto nei rapporti fra ATM ed orecchio.
Le consiglio anche di dare un'occhiata agli articoli qui sotto linkati.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Dal suo racconto, però, rilevo che, mentre gli ORL consultati hanno espresso una diagnosi di esclusione relativamente al proprio campo ben supportata anche dagli esami fatti, trovo invece qualche incongruenza nelle opinioni espresse dai dentisti da lei consultati.
" Lo gnatologo esclude problemi all'atm data la buona apertura della bocca e l'assenza di click mandibolari " : non sarebbero elementi sufficienti ad escludere né una malocclusione né un risentimento dell'ATM; oltretutto lei scrive anche "La mandibola non fa rumore nei movimenti verticali, ma talvolta avverto un click se la muovo orizzontalmente".
Le sensazioni che riferisce all'orecchio (pienezza , acufene, dolore), e la diagnosi dell'Collega ORL (disfunzione tubarica: di qui la prescrizione di otovent) possono invece rinforzare il sospetto di un problema di pertinenza gnatologica che può sostenere questi sintomi.
E' probabile, infatti, che lei presenti una disfunzione tubarica. La Tuba (o Tromba di Eustachio) è quel tubicino che mette in comunicazione il retrobocca con l''orecchio medio (cassa timpanica), e serve ad aerarla e a mantenere l’equilibrio pressorio fra le due superfici del timpano. Quando per vari motivi (ad esempio sbalzi di quota) l’equilibrio si altera, si ha una sensazione di “ovattamento” come quella da lei riferita. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "ovattamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Il funzionamento della tuba è influenzato anche dal catarro che vi transita: una delle funzioni della tuba è proprio quello di trasportarlo nel retrobocca, in modo da poterlo eliminare con la deglutizione. In presenza di muco , deglutendo o muovendo la mandibola, si percepiscono a volte dei rumorini, dovuti alla mobilizzazione del muco stesso, forse assimilabile a quanto lei scrive in proposito: "Alla deglutizione avverto un rumore di scroscio nell'orecchio destro". Tutte le condizioni patologiche che aumentano la produzione di muco e catarro (rinosinusite, tonsillite, otite ecc.) rendono più difficile il compito della tuba: di qui le terapie solitamente proposte.
Viene però trascurata spesso un'altra possibile componente del problema: la tuba può essere "intasata" non solo dal suo eccessivo contenuto di catarro, ma anche compressa dall'esterno: a volte siamo infatti di fronte anche ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malposizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell''equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione (che ben poco risentono dell'assunzione di miorilassanti), possono dar luogo ad un cattivo funzionamento della Tuba (Disfunzione Tubarica) e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Anche l’acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell''intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall''intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare, come detto sopra, può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via, come forse accade anche nel suo caso.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo a questo link :
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Le consiglierei quindi di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e soprattutto nei rapporti fra ATM ed orecchio.
Le consiglio anche di dare un'occhiata agli articoli qui sotto linkati.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
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Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.7k visite dal 04/01/2016.
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Approfondimento su Acufeni
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