Vibrazione orecchio

Gentili dottori,
Da fine settembre, dopo un lungo raffreddore, accuso una vibrazione all'orecchio sx, (simile al rumore del frigorifero),premetto che ho partorito a inizio agosto con parto cesareo dopo 12 ore di travaglio.
In questi mesi ho fatto vari controlli, otorino che mi ha dato tre volte la cura per una tubarite (riscontrata leggera ipoacusia trasmissiva sulle basse frequenze ma timoanogramma di tipo a con basso gradiente a sx).la cura non ha avuto effetti. Ho fatto tutte le analisi del sangue e sono buone, tiroide ok, risonanza e non hanno trovato nulla (neurinoma, conflitti neurovascolari).
Dopo varie visite per controllare la bocca, visti il mal di testa, dolore ai denti e agli zigomi, orecchie doloranti e ovattate, cervicale e dolore praticamente ovunque, hanno trovato dei problemi, adesso devo fare una radiografia specifica per questi disturbi.
La domanda é: Il disturbo potrebbe essere legato a questo? E se si ci sono casi in cui correggendo la chiusura anche la vibrazione migliori? Il parto può aver inciso?
Grazie mille dell'ascolto e dell'aiuto.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, è probabile che lei presenti una disfunzione tubarica. La Tuba (o Tromba di Eustachio) è quel tubicino che mette in comunicazione il retrobocca con l''orecchio medio (cassa timpanica), e serve ad aerarla e a mantenere l’equilibrio pressorio fra le due superfici del timpano. Quando per vari motivi (ad esempio sbalzi di quota) l’equilibrio si altera, si ha una sensazione di “ovattamento” come quella da lei riferita. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "ovattamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Il funzionamento della tuba è influenzato anche dal catarro che vi transita: una delle funzioni della tuba è proprio quello di trasportarlo nel retrobocca, in modo da poterlo eliminare con la deglutizione. In presenza di muco , deglutendo o muovendo la mandibola, si percepiscono a volte dei rumorini, dovuti alla mobilizzazione del muco stesso. Tutte le condizioni patologiche che aumentano la produzione di muco e catarro (rinosinusite, tonsillite, otite ecc.) rendono più difficile il compito della tuba: di qui le terapie solitamente proposte.
Viene però trascurata spesso un'altra possibile componente del problema: la tuba può essere "intasata" non solo dal suo eccessivo contenuto di catarro, ma anche compressa dall'esterno: a volte siamo infatti di fronte anche ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malposizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell''equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione (che ben poco risentono dell'assunzione di miorilassanti), possono dar luogo ad un cattivo funzionamento della Tuba (Disfunzione Tubarica) e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Anche l’acufene (vibrazione all'orecchio sx, simile al rumore del frigorifero) può essere un sintomo di una disfunzione dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell''intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall''intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare, come detto sopra, può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via, come forse accade anche nel suo caso.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo a questo link :
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/

Le consiglierei quindi di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e soprattutto nei rapporti fra ATM ed orecchio.
Le radiografie sono quasi sempre inutili. Questo argomento prevede in prima battuta, un approccio essenzialmente clinico (occhi e mani dell’operatore) , e anche le scelte terapeutiche sono in gran parte individuali: ogni gnatologo, oltre a tener conto ovviamente del caso che tratta, segue le indicazioni della propria scuola e della propria esperienza, sia per le esigenze diagnostiche, più o meno sofisticate, che per le caratteristiche tecniche e costruttive del bite. Approfondimenti diagnostici possono essere disposti dal curante , se il caso lo richiede: personalmente lo faccio molto raramente in casi molto gravi. Altri colleghi ritengono utile effettuare altri esami, ma é nel successo terapeutico che se ne giudica l'effettivo vantaggio.

Le consiglio anche di dare un'occhiata agli articoli qui sotto linkati.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Dottore intanto grazie della risposta.
Ho già letto un bel po dei suoi articoli.
Mi hanno già visitato tre dentisti e tutti concordano sul fatto che ci sia qualcosa che non va nella mia chiusura, serro molto i denti e probabilmente lo stress del parto avrà peggiorato la situazione.
Adesso bisogna capire cosa fare per sistemare la situazione.
Lei cosa mi consiglia?
La ringrazio ancora.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
"Ho già letto un bel po dei suoi articoli."
Allora la risposta che le posso dare via rete la sa già.
Per dirle di più dovrei poterla visitare, per capire cos'è quel "qualcosa che non va nella sua chiusura".
Cordiali saluti ed auguri.
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dopo
Utente
Utente
Ha perfettamente ragione ma mi sa che siamo un po distanti per una visita.
Cmq le farò sapere gli sviluppi.
Un altra domanda, é possibile che dopo una settimana di calma, con il freddo i sintomi si siano ripresentati?
Mi vengono come delle crisi dolorose, prima dolore in viso e ai denti ,mal di testa, nausea, orecchie ovattate e doloranti e la vibrazione si fa risentire come se andasse in orizzontale da un orecchio all'altro.
Grazie e buon finse settimana.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
"Un altra domanda, é possibile che....!
R: Si.
Cordiali saluti ed auguri
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dopo
Utente
Utente
Dottore buongiorno,
Scusi se la disturbo nuovamente, ma stamattina mi sono svegliata con un problema che in realtà ho da quasi 10 anni ma saltuariamente, cioè mi si gonfia il collo con dolori micidiali, il tutto (a detta dei medici che mi visitarono anni fa) per calcoli salivari.
Non l'ho collegato ai miei disturbi perché in effetti questi problemi arrivano con il freddo.
Lei che ne pensa?
Grazie
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Probabilmente lei presenta una Parotite Ricorrente . Personalmente ritengo che la parotite ricorrente, come tutte le patologie ricorrenti, trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico. Per terreno intendo una struttura sfavorevole, che in questa patologia può essere costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere comprime il dotto escretore della parotide, (Dotto di Stenone) che decorre in intimo contatto con il muscolo, causando gonfiore e ristagno salivare . Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione dei calcoli. Tutti questi quadri, dal semplice gonfiore alle infezioni più gravi, però, sono le complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono nonostante le terapie. Anzi, se i calcoli non vengono riscontrati dalla scialografia lasciano incompreso il caso clinico, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
L'interlocutore tecnico in questi casi é, a mio parere, anche per questo aspetto un dentista che si occupi di disfunzioni cranio mandibolari, cioé di quella problematica che ruota attorno alla malocclusione dentaria e alla malposizione mandibolare e, nell’adulto , alle disfunzioni dell'articolazione temporo- mandibolare (ATM). La terapia é semplice e rapidamente risolutiva se il caso é ben inquadrato, tristissima se il caso, anziché evolvere verso la sperata autolimitazione , non viene compreso e il danno tissutale si ripropone troppe volte: nell'adulto prima o poi si va alla sialoectasia e alla parotidectomia, oltretutto con grave rischio di lesione del facciale.

Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
Io sono sicura di avere dei calcoli salivari, ai tempi feci milioni di visite perché nessuno capiva cosa avessi... Un po come ora!
Il punto é che mi dissero che l'unica soluzione era di tipo chirurgico e mi fu sconsigliata!
Cosi in inverno si ripresenta piu di una volta.
Adesso considerando la mia situazione globale ho pensato che magari poteva essere correlato ai dolori e all'acufene.
Quindi lei cosa consiglerebbe di fare?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Come già le scrissi, è necessario che lei si faccia visitare da un dentista che tratta abitualmente con competenza questi problemi.
Cordiali saluti ed auguri.
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Utente
Utente
La ringrazio dottore.
La terrò aggiornato se non la disturbo troppo.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
OK: arrivederci su questo sito.
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dopo
Utente
Utente
Dottore buongiorno,
Ho ritirato il referto che riporta questo:
Con la bocca chiusa il condilo mandibolare di sinistra é leggermente anteriorizzato nella cavità glenoidea.
Con la bocca alla massima apertura l'escursione dei condili mandibolari é inferiore alla norma , in modo piu marcato a destra.
Grazie mille dell'aiuto.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Non si cura un referto, e nemmeno un'immagine , e nemmeno un'ATM, ma un paziente , dopo averlo visitato. Il referto , in se, non mi dice molto.
Cordiali saluti ed auguri