Acufene legato a problemi mandibolari e/o di deglutizione
Salve a tutti, sono un ragazzo di venti anni in buona salute. Vi scrivo per avere consigli su cosa fare, da chi andare, ed eventualmente se preoccuparmi per alcuni episodi di acufeni, probabilmente legati a problemi mandibolari, che mi colpiscono da un paio di mesi.
Il quadro generale è il seguente: due mesi fa, durante una pulizia dei denti, sentii un forte fischio all'orecchio sx quando la dottoressa passó uno strumento sui denti in fondo a sinistra dell'arcata superiore. Non ci feci alcun caso, fino a quando alcuni giorni dopo (in un periodo stressante di esami) ebbi una settimana di fastidi e click mandibolari (sempre a sx, durante la masticazione e spalancando bocca), accompagnati da sporadici acufeni acuti di breve durata (qualche secondo), in particolare durante gli sbadigli.
La settimana successiva, nonostante il dolore mandibolare fosse scomparso, e gli acufeni talmente sporadici da non farmi allarmare, andai da uno gnatologo: l'esito della visita fu il seguente: "si richiede impegnativa per RMN ATM destra e sinistra a bocca aperta e chiusa per incoordinazione condilo-mensicale".
Andai a quel punto a fare la radiografia, e l'esito scritto dal radiologo è invece il seguente "Nei limiti di norma per morfologia contorni e rapporti capi ossi articolari temporo-mandibolari. Lievemente dislocati anteriormente i menischi. In apertura buccale buona la ricaturrazione della fibro-cartilagine a destra, ridotta a sinistra". Dopo alcune settimane di tranquillità assoluta, salvo altri episodi sparsi e tollerabilissimi di acufeni, l'altro ieri ho avuto un attacco di acufene (sempre e solo lato sinistro) protrattosi costante per ore. Ieri l'acufene non era più costante, ma semplici movimenti del capo, colpetti in varie zone del cranio, deglutizione e masticazione, sbadigli mi riportavano a quei brevi fischi di cui parlavo sopra (non so se per coincidenza o cosa, i fischi sparivano immediatamente se retroflettevo il capo). In data odierna, invece, ancora nessuna traccia (per fortuna) dell'acufene costante di due giorni fa. Ma ancora ogni tanto (per ora meno frequentemente di ieri) appaiono questi brevi e fastidiosi fischietti. Mi scuso di essermi dilungato, e chiedo a voi cosa potrei fare in questa situazione, tenendo conto che mi sono fatto vedere dal medico di base che ha escluso tappi alle orecchie, e che la prossima visita dallo gnatologo per valutare il da farsi attraverso la lastra è fissata a settembre.
Il quadro generale è il seguente: due mesi fa, durante una pulizia dei denti, sentii un forte fischio all'orecchio sx quando la dottoressa passó uno strumento sui denti in fondo a sinistra dell'arcata superiore. Non ci feci alcun caso, fino a quando alcuni giorni dopo (in un periodo stressante di esami) ebbi una settimana di fastidi e click mandibolari (sempre a sx, durante la masticazione e spalancando bocca), accompagnati da sporadici acufeni acuti di breve durata (qualche secondo), in particolare durante gli sbadigli.
La settimana successiva, nonostante il dolore mandibolare fosse scomparso, e gli acufeni talmente sporadici da non farmi allarmare, andai da uno gnatologo: l'esito della visita fu il seguente: "si richiede impegnativa per RMN ATM destra e sinistra a bocca aperta e chiusa per incoordinazione condilo-mensicale".
Andai a quel punto a fare la radiografia, e l'esito scritto dal radiologo è invece il seguente "Nei limiti di norma per morfologia contorni e rapporti capi ossi articolari temporo-mandibolari. Lievemente dislocati anteriormente i menischi. In apertura buccale buona la ricaturrazione della fibro-cartilagine a destra, ridotta a sinistra". Dopo alcune settimane di tranquillità assoluta, salvo altri episodi sparsi e tollerabilissimi di acufeni, l'altro ieri ho avuto un attacco di acufene (sempre e solo lato sinistro) protrattosi costante per ore. Ieri l'acufene non era più costante, ma semplici movimenti del capo, colpetti in varie zone del cranio, deglutizione e masticazione, sbadigli mi riportavano a quei brevi fischi di cui parlavo sopra (non so se per coincidenza o cosa, i fischi sparivano immediatamente se retroflettevo il capo). In data odierna, invece, ancora nessuna traccia (per fortuna) dell'acufene costante di due giorni fa. Ma ancora ogni tanto (per ora meno frequentemente di ieri) appaiono questi brevi e fastidiosi fischietti. Mi scuso di essermi dilungato, e chiedo a voi cosa potrei fare in questa situazione, tenendo conto che mi sono fatto vedere dal medico di base che ha escluso tappi alle orecchie, e che la prossima visita dallo gnatologo per valutare il da farsi attraverso la lastra è fissata a settembre.
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Gentile Paziente,
l'acufene può effettivamente essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e il suo racconto rinforzerebbe questo sospetto, che è poi probabilmente anche quello dello gnatologo consultato.
La RM, che spesso dice poco di più di un'attento esame clinico, lo conferma.
Tenga purtroppo presente che l'acufene è un problema difficile non solo per gli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza : sarà importante comunque valutare il risultato della terapia anche sugli altri sintomi eventualmente riferiti.
Legga su questo tema l'articolo che si apre con questo link:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Cordiali saluti ed auguri.
l'acufene può effettivamente essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e il suo racconto rinforzerebbe questo sospetto, che è poi probabilmente anche quello dello gnatologo consultato.
La RM, che spesso dice poco di più di un'attento esame clinico, lo conferma.
Tenga purtroppo presente che l'acufene è un problema difficile non solo per gli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza : sarà importante comunque valutare il risultato della terapia anche sugli altri sintomi eventualmente riferiti.
Legga su questo tema l'articolo che si apre con questo link:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.9k visite dal 18/08/2017.
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