Acufene e gnatologia

Salve a tutti i medici.
Scusate se scrivo l' ennesimo consulto riguardante gli acufeni, ma gli ho ispezionati e non sono riuscita a trovare nessuna risposta.
Sono una ragazza di 25 anni, studentessa universitaria, un soggetto sicuramente ansioso e spesso nervoso.
A gennaio di quest' anno è cominciata la mia via crucis, e più vado avanti più mi rendo conto che non ho avuto la fortuna di trovare qualcuno che mi potrebbe dire davvero le cose come stanno senza rubare soldi in visite specialistiche e costose terapie inefficaci, ma andiamo subito al dunque.
Dopo un' influenza stagionale che mi causa la chiusura dell' orecchio sx (spesso frequente nella mia vita) ecco che dopo l' assunzione del deltacortene da 20 gr mi scoppia un rumore nell' orecchio dx e speravo di sbagliarmi ma no, anche a me doveva toccare questo orribile regalo.
Consulto il primo otorino, che mi dice che ho una disfunzione tubarica e una retrazione timpanica (non vedeva il triangolo attraverso l' otoscopio) che è data dall' influenza stagionale e dopo una terapia con gocce nasali e il cortisone sopra citato la situazione doveva risolversi nel giro di qualche mese: presentavo un' ipoacusia trasmissiva con 40 dB a dx, ma diceva che era temporanea e l' acufene era dovuto a questo.
Aprile: richiamo il dottore, gli dico che non si era risolto nulla (mi era sparito solo la settimana dopo la terapia con cortisone ma dopo la settimana è ritornato per non andarsene mai più) e mi dice che dovevo prendere i comuni antistaminici che facevano il suo dovere nei confronti dell' acufene (soffro leggermente di influenza stagionale).
Allora dopo questa bella presa in giro contatto un' altro otorino che mi fa fare le insufflazioni tubariche con otovent, mi da altre gocce che non risolvono niente; mentre faccio anche una risonanza all' orecchio ma negativa.
Dopo mi dice che il problema non è di pertinenza otorinolaringoiatrica, che il senso di ovattamento e l' acufene è collegato alla sindrome di costen e quindi dovevo rivolgermi ad uno bravo gnatologo.
Così vado da una brava dottoressa che in tutta la sua onesta nonostante la visita non mi garantisce che la situazione possa risolversi ma vede che ho tutti i muscoli legati all' ATM sono contratti e mi facevano male alla pressione che mi esercitava, che la mia mandibola è troppo spostata indietro e che sicuramente i condili sono troppo vicini alle orecchie rispetto al normale, che sono un soggetto che sicuramente soffre di bruxismo (un pò me ne rendo conto) e mi dice che il bite ci vuole sicuramente indipendentemente dalla risoluzione dell' acufene.
Il costo del bite mi è sembrato molto alto (per le mie condizioni economiche, non di certo per la sua professionalità) ma ho visto che i bite che vendono in farmacia costano molto meno anche se hanno caratteristiche differenti.
Adesso sono in una confusione immensa, data la mia ignoranza in questo settore.
Vorrei solo fare la scelta più giusta, ma soprattutto voglio risolvere questo problema.
[#1]
Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395
Lasci perdere i bite in vendita in farmacia perché un bite è un dispositivo terapeutico individuale che deriva da un ragionamento diagnostico e da un esame clinico-strumentale sulle cause del TMD
(malocclusioni,parafunzioni,pregressi trattamenti ortodontici o protesici incongrui,artriti,traumi).
Le invio un articolo informativo


https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html



Veda se si riconosce nei sintomi,poi se ha domande chieda pure



Cordiali Saluti

Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia

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