Atm, acufeni, otalgia, ipoacusia

Buonasera dottori, volevo chiedere una vostra opinione sulla mia situazione.
A gennaio ho avuto un'ipoacusia improvvisa all'orecchio sinistro con perdita di udito di più del 70% (una mattina ho sentito una forte pressione ad entrambi gli orecchi della durata di 10 minuti e poi ovattamento e calo udito all'orecchio sinistro, con acufene cominciato il giorno dopo).
Dopo 3 infiltrazioni intratimpaniche e 25 sedute di camera iperbarica avevo avuto un buon recupero, tranne su due frequenze un po' ribassate, e lieve fruscio all'orecchio sinistro.
Ad inizio marzo ho sentito un improvviso suono in testa per più di tre ore simile al suono del diapason e, a seguito del controllo audiometrico, la curva dell'udito orecchio sinistro si è di nuovo ribassata, sopratutto sulle due frequenze su cui non ero riuscita a recuperare del tutto.
Nei giorni seguenti è cominciato acufene anche all'orecchio destro, per il quale non ho nessun calo dell'udito e da cui una sera ho sentito due improvvisi fischi.
Ho fatto altre 15 sedute di iperbarica ma la situazione è rimasta stazionaria.
Adesso, oltre al fruscio quasi costante all'orecchio sinistro, ho ad entrambi gli orecchi acufene altalenante tutto il giorno e diverse volte al giorno piccole fitte della durata di circa 10/20 secondi.
Porto il bite antiusura da 25 anni nell'arcata superiore per bruxismo notturno.
Ho sentito il mio odontoiatra e uno gnatologo (che ha fatto una panoramica dentale): entrambi non hanno riscontrato evidenti problemi di ATM, salvo un serramento forte con compressione dei condili.
Mi hanno suggerito di cambiare bite adottandone uno per l'arcata inferiore da portare tutto il giorno.
Questo ha lo scopo principale di limitare usura dei denti, ma potrebbe anche ridurre acufeni per effetto della decompressione dei condili.
Ho fatto vari esami e consultato diversi otorini sull'origine ipoacusia: alcuni sostengono natura vascolare episodica, altri problema di idrope cocleare, ritenendo poco probabile problema ATM.
Mi permetto che, a parte bruxismo, non ho mai avuto problemi di denti, salvo qualche otturazioni e un dente devitalizzato.
Due giorni fa ho sentito uno specialista in patologie ATM e maxillofacciale, che, esaminando la TAC cranica fatta ad inizio marzo, mi ha detto che, pur non avendo dolore alla mandibola, ho un evidente problema di ATM.
Mi ha prescritto una risonanza magnetica ATM bilaterale a bocca chiusa e aperta e una condilografia, per verificare la sospetta dislocazione del disco auricolare e infiammazione dell'articolazione.
Mi ha proposto di fare un artrocentesi e infiltrazioni acido ialuronico, per lavaggio e lubrificazione articolazione mandibolare.
Successivamente di progettare un bite da portare tutto il giorno, perché a causa del bruxismo ho perso le guide canine e i miei denti si toccano solo in pochi punti di contatto.
Secondo voi, solo sulla strada giusta per risolvere la mia situazione?
Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio o suggerimento possiate darmi.
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Dr. Alessandro Fedi Ortodontista, Dentista, Gnatologo, Psicoterapeuta 156 5
Purtroppo è davvero difficile concludere un parere a distanza in un caso come il suo. Non consiglierei artrocentesi eccetera con una funzione regolare e assenza di dolore. Magari, se il sospetto diagnostico del collega induce ad effettuare una RMN , potrebbe sottoporvisi per dirimere la diagnosi. Tuttavia in casi come il suo, con una sintomatologia esente da dolore ed impotenza funzionale articolare, valgono più che altro criteri di riduzione del carico pressorio sulle articolazioni: esercizi, valutazioni di tipo extra orale sulle dinamiche di innesco ( somatiche e psicologiche), eventualmente un bite di spessore da studiare empiricamente che disinneschi la potenza di contrazione da serramento.
Caramente

Dr.Alessandro Fedi Spec.Ortognatodonzia Gnatologo Psicoterapeuta con Ipnosi www.studiofedi.com www.journal.studiofedi.com/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per aver preso in esame la mia situazione.
Ho già prenotato la risonanza magnetica bilaterale con mezzo di contrasto, tra una settimana.
Per poi decidere se fare la condilografia (presso lo studio dello specialista in ATM).
Scusi lei ritiene utile quest'ultimo esame?
Quindi lei mi suggerisce di soprassedere sulle infiltrazioni e fare direttamente il bite.
Sono oramai più di tre mesi che faccio esami, visite e terapie e anche il fattore economico comincia ad avere il suo peso.
Anche perché lo specialista non mi ha, giustamente, garantito la risoluzione del problema acufeni ma solo delle fitte agli orecchi, che adesso sta diventando più frequenti, soprattutto dopo i pasti e se "urlo" (ho tre bambini piccoli).
Mi ha anche detto che le infiltrazioni e il bite avrebbero una funzione sopratutto preventiva per evitare aggravamento situazione.
In attesa di un suo riscontro, la saluto cordialmente e le auguro una lieta Pasqua.
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Dr. Alessandro Fedi Ortodontista, Dentista, Gnatologo, Psicoterapeuta 156 5
Tornando a capo: il suo problema sono gli acufeni, bilaterali e alternanti nella loro espressione.
Inoltre è bruxista da per lo meno 15 anni. La malocclusione è stata diagnosticata su una TAC cranica dove lo specialista avrà visto che cosa? noi non lo sappiamo! Ben venga comunque un esame RMN che taglierà la testa al toro sulla stato delle sue ATM. Se lei non ha limitazioni funzionali, dolori alle ATM , rumori o gonfiori non vedo indicazioni per artrocentesi e lavaggi, nemmeno in prevenzione. Se il disco fosse dislocato, in assenza di sintomatologia non ha importanza: vuol dire che la struttura ligamentosa capsulare si è adattata. In ogni caso questo non ha niente a che fare con gli acufeni se non molto alla lontana.
Questi, se dovuti a TMD, vengono originati per il sovraccarico, muscolare e articolare. Sebbene l'etiologia da TMD degli acufeni è frequente quando questi sono unilaterali, non si può escludere nella bilateralità. Se così fosse la sua terapia consiste in : esercizi di strechting e rilassamento sia gnatologici che generali sull'ambito posturale globale, cambiamento di atteggiamento psicologico nei confronti dello stress ( vedi tre figli urli), un bite progettato in modo da attenuare contemporaneamente il carico articolare e la tensione muscolare ( è molto importante testarne l'altezza)...
Nella mia modesta opinione , in questo contesto, un esame condilografico non serve a nulla , ma se il collega se ne avvalesse per il proprio giudizio e lo ritenesse utile bisogna pensare che per lui conta e quindi se Lei gli si affida lo deve eseguire.
Per ultima cosa ci tengo a sottolineare che a distanza non si può essere che "suggeritori" in linea generale, niente potendo sostituire la visita diretta e la consultazione degli esami ausiliari per la diagnosi.

Molto caramente
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua sollecita risposta.
Mi scusi, penso di essermi spiegata male: il mio problema adesso sono principalmente i frequenti episodi di otalgia e ovattamento ad entrambi gli orecchi, specialmente dopo i pasti.
Con gli acufeni sto imparando a conviverci e ad ignorarli.
Non ho mai avuto rilevanti problemi di salute e adesso vedo che risolto un problema ne sorge un altro: ho il timore che la situazione peggiori.
Mi rendo conto della difficoltà di consigli a distanza, ma la mia intenzione era solo di avere qualche indicazione da qualche altro specialista.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Il mio medico di famiglia non mi è di molto aiuto: mi dice di aspettare che la situazione migliori e di lasciar stare perché a fare esami contro esami "non ne esco più".
Sia per ipoacusia sia adesso per problemi ATM ho sentito diversi specialisti con approcci e opinioni differenti e in parte contrastanti.
Il che mi crea un po' di titubanza a affidarmi completamente.
Mi creda io vorrei solo trovare il bandolo della matassa.
La ringrazio nuovamente della sua attenzione.
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Dr. Alessandro Fedi Ortodontista, Dentista, Gnatologo, Psicoterapeuta 156 5
Prego, siamo qui per questo !!
In questo caso sono ancora più portato a pensare che bite, esercizi e distress siano una terapia da provare fiduciosamente per tutti i suoi sintomi . Si affidi ad uno gnatologo che le ispiri fiducia, questo è importante.
Buona Pasqua
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Utente
Utente
Grazie e le auguro una lieta Pasqua.
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Utente
Utente
Buongiorno dott.Fedi, ho ritirato il referto della risonanza magnetica all'ATM che riporto:
"Il disco articolare appare nella norma per struttura e posizione sia a bocca chiusa che a bocca aperta. Regolare la morfologia del condilo e della gentile. A bocca chiusa si osserva regolare posizione dei condili mandibolari.
A bocca aperta si osserva minima ridotta escursione del condilo mandibolare bilateralmente. Non versamento endoarticolare in atto. Nella norma il segnale dei metameri ossei. Lieve opacamento mucoso di alcune celle mastoidee a sinistra".
Dopo aver preso l'antifiammatorio per qualche giorno l'otalgia pian piano è passata.
Adesso ho sempre gli acufeni bilaterali per tutto il giorno, in genere di intensità variabile.
Venerdì devo andare dallo specialista per fare la condilografia.
Vorrei avere una sua opinione.
La ringrazio in anticipo.
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Dr. Alessandro Fedi Ortodontista, Dentista, Gnatologo, Psicoterapeuta 156 5
L'esame sembra indicare che non ci sono problematiche interne alle articolazioni e che i suoi sintomi sono innescati piuttosto da disordini muscolari.
Sulla condilografia le ho già scritto

Dr.Alessandro Fedi Spec.Ortognatodonzia Gnatologo Psicoterapeuta con Ipnosi www.studiofedi.com www.journal.studiofedi.com/

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Utente
Utente
La ringrazio dott.Fedi per la sua attenzione e per i suoi consigli.
Domani sentirò cosa dice lo specialista.
Le auguro una buona giornata
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dopo
Utente
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Mi scusi dott.Fedi, per cortesia mi potrebbe spiegare cosa intende per disordini muscolari?
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