Dolori articolari post estrazione denti
Salve.
Sono una ragazza di 24 e da due anni soffro di dolori cervicali, alla schiena e alle gambe.
Tutto è iniziato da quando ho estratto i denti del giudizio in quanto inclusi e soggetti a continue infezioni.
Da quel momento, ho iniziato a soffrire di cervicobrachialgia, dolori fortissimi alla cervicale e al braccio sinistro (è proprio a sinistra che ho tolto entrambi gli ottavi inclusi).
Da 6 mesi a questa parte, il dolore si è esteso anche alla schiena e alle gambe.
Faccio molta fatica a camminare, ho continuo formicolio ai piedi con dolore annesso nella zona sotto le dita.
È come se le mie gambe fossero costantemente in tensione, la stessa sensazione riesco (purtroppo) ad avvertirla alle gengive, con tremolio annesso.
Soffro di vertigini, acufeni e contratture muscolari.
L'ortopedico mi ha detto che molto probabilmente dipende dai denti, difatti stavo pensando di prenotare un'ulteriore visita Gnatologica.
Mi è stato dato un bite poiché si pensava che digrignassi i denti di notte, ma così non è.
Il bite non ha usure.
La mia vita è cambiata molto negativamente e non riesco più a condurre una vita normale.
Sono una ragazza di 24 e da due anni soffro di dolori cervicali, alla schiena e alle gambe.
Tutto è iniziato da quando ho estratto i denti del giudizio in quanto inclusi e soggetti a continue infezioni.
Da quel momento, ho iniziato a soffrire di cervicobrachialgia, dolori fortissimi alla cervicale e al braccio sinistro (è proprio a sinistra che ho tolto entrambi gli ottavi inclusi).
Da 6 mesi a questa parte, il dolore si è esteso anche alla schiena e alle gambe.
Faccio molta fatica a camminare, ho continuo formicolio ai piedi con dolore annesso nella zona sotto le dita.
È come se le mie gambe fossero costantemente in tensione, la stessa sensazione riesco (purtroppo) ad avvertirla alle gengive, con tremolio annesso.
Soffro di vertigini, acufeni e contratture muscolari.
L'ortopedico mi ha detto che molto probabilmente dipende dai denti, difatti stavo pensando di prenotare un'ulteriore visita Gnatologica.
Mi è stato dato un bite poiché si pensava che digrignassi i denti di notte, ma così non è.
Il bite non ha usure.
La mia vita è cambiata molto negativamente e non riesco più a condurre una vita normale.
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Gentile Paziente, il problema del bruxismo e non é ad oggi del tutto chiarito, e la visione attuale ha molto ridimensionato la componente patogenetica di origine occlusale.
Tuttavia, a prescindere da un possibile ruolo causale, che personalmente non escludo (ma è una mia opinione), le due problematiche Bruxismo e disfunzione delle Articolazioni Temporo Mandibolari - ATM) possono coesistere, e necessitare di terapia entrambe.
La prescrizione di un bite in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola, un farmaco" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e consiste nella configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e realizza.
Se un bite è stato prescritto per non bruxare la notte , è molto probabile che il Collega non abbia inteso considerare i sintomi che lei lamenta, che, sottolineo, non sono presenti solo di notte.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
Sottolineo peraltro che il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente può essere esattamente come quando ha cominciato: successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite o con altro dispositivo intraorale a vita.
I sintomi da lei segnalati possono essere riferibili ad una disfunzione dell'ATM; peraltro l'insuccesso terapeutico con il bite dovrebbe eliminare questa ipotesi: se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non ha risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure ( e mi lasci questo dubbio) il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche e gli obiettivi necessari nel suo caso .
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta.
Le suggerirei di visitare il mimo sito internet alla pagina Patologie trattate , dove potrà forse trovare altre notizie utili ad interpretare i disturbi che lamenta
Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: se ci si ritrova, eventualmente mi faccia sapere..
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1408/La-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Tuttavia, a prescindere da un possibile ruolo causale, che personalmente non escludo (ma è una mia opinione), le due problematiche Bruxismo e disfunzione delle Articolazioni Temporo Mandibolari - ATM) possono coesistere, e necessitare di terapia entrambe.
La prescrizione di un bite in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola, un farmaco" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e consiste nella configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e realizza.
Se un bite è stato prescritto per non bruxare la notte , è molto probabile che il Collega non abbia inteso considerare i sintomi che lei lamenta, che, sottolineo, non sono presenti solo di notte.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
Sottolineo peraltro che il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente può essere esattamente come quando ha cominciato: successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite o con altro dispositivo intraorale a vita.
I sintomi da lei segnalati possono essere riferibili ad una disfunzione dell'ATM; peraltro l'insuccesso terapeutico con il bite dovrebbe eliminare questa ipotesi: se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non ha risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure ( e mi lasci questo dubbio) il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche e gli obiettivi necessari nel suo caso .
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta.
Le suggerirei di visitare il mimo sito internet alla pagina Patologie trattate , dove potrà forse trovare altre notizie utili ad interpretare i disturbi che lamenta
Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: se ci si ritrova, eventualmente mi faccia sapere..
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1408/La-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 28/09/2021.
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