Scrosci articolari bilaterali alla masticazione

Buongiorno,
da qualche mese soffro di forti dolori alla mandibola specialmente nel lato destro, la stessa "scrocchia" quando soggetta ad ogni movimento.

Ho eseguito un paio di giorni fa lastra bilaterale, il referto è il seguente:
Scrosci articolari bilaterali alla masticazione.
Iniziali appuntimenti artrosici dei condili mandibolari.
Lieve retroposizione del condilo mandibolare destro.
Ridotto il movimento di rotazione e traslazione anteriore dei condili in apertura buccale con rilievo maggiore a destra.
Non lesioni ossee focali.


Il medico che ha rilasciato il referto mi ha consigliato lesecuzione di risonanza bocca aperta bocca chiusa per valutare ancora meglio la situazione.


E' consigliabile eseguire quanto prima una visita c/o specialista?

Premetto che soffro di fibromialgia ed ho un princio di artorsi (ho 36 anni), la sistuazine attiale che sto vivendo mi crea parecchi problemi specialmente quando devo mangiare in quanto l'apertura della bocca è limitatissima e ho serie difficolta a masticare.


Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, é probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Sul problema dei rumori alle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM) ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/gnatologia-clinica/801289-mandibola-che-scrocchia.html#3396433
Sottolineo che si tratta di una situazione instabile e potenzialmente pericolosa , perché ad un certo punto, improvvisamente il menisco si può incastrare davanti al condilo e la bocca non si può né aprire più di un paio di centimetri , né chiudere , perché il dolore lo impedisce.
Questo quadro acuto prende il nome di Locking (blocco).
Se la sua situazione é questa ("l'apertura della bocca è limitatissima": ovviamente andrebbe vista) si tratta di una situazione di urgenza, perché é necessario procedere alla manovra ortopedica di sblocco. Il tempo che intercorre tra il blocco e il tentativo di sblocco rende quest'ultimo progressivamente più difficile.
Relativamente alle immagini diagnostiche, ritengo che l’approccio gnatologico sia, in prima battuta, essenzialmente clinico: dipende cioè dagli occhi e dalle mani dello gnatologo. Approfondimenti diagnostici possono essere disposti dal curante , se il caso lo richiede: personalmente lo faccio molto raramente, e solo in casi molto gravi. Nella maggior parte dei casi le indagini radiografiche e le TAC non sono nemmeno indicate, e la Risonanza Magnetica, anche positiva, il più delle volte non aggiunge nulla a quanto uno gnatologo esperto può ricavare da un attento esame clinico. Se negativa non esclude un problema disfunzionale, che le immagini non possono evidenziare
La cosa importante é che il dentista-gnatologo sia veramente esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , e leggendo gli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor ringrazio per la gentile risposta e mi scuso nel ritardo della mia replica .
Pochi giorni dopo la sua risposta mi sono recata dallo gnatologo per un consulto il quale referta quanto sotto:
SITUAZIONE ORTODONTICA:
arcata superiore: mediana superiore deviata di 1 cm;
arcata inferiore: usura a livello di smalto:
rapporti interarcata: linee mediane deviate tra loro:
SITUAZIONE PARADONTALE:
parodonto sottile
SITUAZIONE MUSCOLARE:
masseteri profondi contratti bilaterali con trigger point
SITUAZIONE ARTICOLARE:
capsulite e retrodiscite dell’atm bilaterale, scrosci articolari, iniziali appuntimenti artrosici dei condili, retro posizione del condilo di destra, limitazione in apertura.
Lo stesso giorno abbiamo eseguito una scansione ottica digitale di entrambe le arcate, oggi sono tornata in studio per un secondo consulto in quanto lo specialista si è riservato dei gironi per studiare meglio il caso.
Durante la visita odierna abbiamo eseguito anche radiografie per valutare lo stato dei denti.
A fine visita mi è stato spiegato che le teste dei condili (spero di dire nella maniera corretta) non hanno più la loro forma originale tondeggiante ma si sono quasi completamente appiattiti ed inoltre le ossa di ancoraggio dei denti si stanno ritirando e i denti indebolendo.
Mi è stato sottoposto un preventivo di tre pesi economici :
1 preventivo: + di 4k
terapia gnatologica ideale: protezione articolare, muscolare, dentale, antiusura, gengivale, ricreazione dei contatti ideali, compenso all’asimmetria strutturale, ad azione di rilassamento muscolare, riduzione del carico articolare e gengivale AZIONE BIARCATA
2 preventivo: + di 3k
terapia gnatologica intermedia: protezione muscolare, dentale, antiusura, rilassamento muscolare, parziale articolare, bilanciamento dei contatti.
3 preventivo: + di 2k
terapia gnatologica basic: protezione dentale, antiusura, bilanciamento dei contatti, parziale muscolare.
I tre preventivi hanno importi nettamente differenti tra di loro, non mi sono state date ulteriori vie di uscita per il problema e l’utilizzo del bite sarà a vita di notte e meglio ancora se utilizzato pure di giorno
Ora mi torvo di fronte ad un bel bivio in fatto di scelta, la salute non ha ovviamente un prezzo, ma la domanda mi sporge spontanea da profana: essendo l’osso compromesso ci può essere necessità di un consulto con maxillo facciale? Può essere che l’utilizzo del bite sia un palliativo e che successivamente la situazione possa peggiorare?
Ringrazio per la gentile attenzione
[#3]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, quello gnatologico è un campo molto fumoso, con poche o nulle certezze scientifiche, molta approssimazione, e ampia variabilità di comportamenti nei vari operatori che si definiscono "gnatologi". Ogni operatore applica l'approccio diagnostico e terapeutico che , nelle proprie mani , gli risulta più efficace.
Fra i vari approcci gnatologici possibili, personalmente privilegio il trattamento con bite in tutte le 24 ore, pasti esclusi, senza nulla togliere ai Colleghi che operano diversamente.
Il disagio durante il giorno, se il bite è ben conformato, dura poche ore o pochi giorni: il cava e metti , invece lo perpetua.
In problema ATM é un problema ortopedico: nessun ortopedico le consentirebbe di togliersi il gesso di giorno e di rimetterlo la sera, solo perché non se la sente di andare al lavoro con il gesso.
Per quel che mi riguarda , dunque ritengo più efficace un bite che si porta h 24 : la notte dura 8 ore , e con 8 ore avanti e 16 indietro si rischia di non fare molta strada.
E' ben vero che una certa memoria posturale potrebbe far mantenere un buon risultato anche togliendo il bite di giorno, ma si tratta di una risposta favorevole individuale, sulla quale ho deciso non contare quando tratto un paziente , in particolare con un quadro come il suo. Anche queste sono mie considerazioni personali.
Resta ovviamente da capire anche se il bite le é stato prescritto considerando specificamente le caratteristiche del suo quadro clinico, in particolare l'incoordinazione condilo-meniscale, che non le insorge solo di notte
Questa é comunque la mia opinione. Ovviamente sarei molto lieto di apprendere che lei trovasse invece la soluzione dei suoi problemi con il solo trattamento notturno.
Le posso dire come sono solito fare.
Ottenere un buon successo con il bite significa aver trovato la corretta postura mandibolare che, prima del bite, veniva (e togliendo il bite viene comunque) dislocata in una chiusura scorretta.
E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente dal punto di vista dentario può essere esattamente come quando ha cominciato. Lo scopo della riabilitazione (ortodontica , ma anche protesica se il paziente è portatore di dentiera , o di ponti , o gli mancano denti) è quello di modificare i denti in modo da farli intercuspidare mantenendo la postura mandibolare individuata nella fase con il bite.
Il bite è la bussola che indica la rotta ortodontica (o protesica, o mista se sono presenti entrambi i problemi).
Personalmente non rimuovo il bite, ma ne rimuovo una parte, spostando i denti così liberati: quando questi intercuspidano correttamente , rimuovo un altro pezzo di bite , e così via finchè tutti i denti chiudono correttamente, mantenendo la postura mandibolare individuata dal bite.
Questo è l'unico piano di trattamento che sono solito proporre, nel quale il paziente può decidere se fermarsi al bite o proseguire con la riabilitazione.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità. Via rete non credo si possa dire di più-
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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