Una possibile infezione
Buongiorno. Sono un ragazzo di 22 anni e circa un mese fa ho avuto un rapporto anale attivo con un transessuale, il rapporto inizialmente era protetto ma durante il coito esso si è rotto ed ho eiaculato all interno. Da circa un mese non mi do pace, uno stato d'ansia caratterizza le mie giornate e ciò sta distruggendo la mia vita, non ho avuto particolari sintomi che possano far pensare ad un infezione da hiv tranne un leggero mal di gola per 2 giorni e un linfonodo precisamente il (dx) più gonfio rispetto agli altri, in più ho avuto diarrea per circa 4-5 giorni, non riesco a capire se ciò è dovuto al mio stato ansioso oppure ad una possibile infezione da hiv. La persona con la quale ho avuto il rapporto mi ha assicurata che è sana, però logicamente come mi posso fidare? Dopo il rapporto ho controllato scrupolosamente il mio glade per constatare delle eventuali abrasioni o piccoli tagli ma esso risultava normale senza alcun tipo di arrossamento o taglietti. La mia domanda è che percentuale ho di poter essere stato contagiato se il parter fosse 100% positivo, in più posso aspettarmi nei mesi avvenire una eventuale siero conversione con manifestazioni sintomatiche evidenti esempio (mughetto orale, faringite, febbre, astenia, linfonodi ingrossati sotto il collo e sotto le ascelle) oppure potrei risultare positivo anche senza nessuna manifestazione di questi sintomi. Mi consigliate di fare una PCR qualitativa? quanto costa questo esame?
Vi ringrazio per un eventuale risposta, e porgo i miei più cari e Distinti Saluti. Grazie
Vi ringrazio per un eventuale risposta, e porgo i miei più cari e Distinti Saluti. Grazie
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Anestesista, Infettivologo
Gentilissimo paziente , i sintomi che lei riferisce sono molto aspecifici e non li ricondurrei in prima istanza ad una sindrome retrovirale acuta. Le consiglio di fare il test HIV subito e poi a tre e sei mesi. La PCR non ha significato diagnostico e non la consiglio, da sola produce un elevato numero di falsi positivi. Il test che consiglio è la ricerca dell'anticorpo e antigene P24. Per la ricerca dell'anticorpo si usa un test detto EIA. Se questo rimane negativo per tre mesi insieme ad antigene P24, l'affidabilità è superiore al 99%. Per il resto non esiste una numerologia del contagio, è un fatto aleatorio.
Marcello Masala MD
Marcello Masala MD
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 02/08/2007.
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