La nevralgia trigeminale prendo branigen 500mg
Salve,mi chiamo Alessandra e ho 27 anni da 3 anni ho scoperto a seguito della perdita di vista totale temporanea di avere la toxoplasmosi in forma congenita .
Quello che ha causato finora l'infezione è una vasta zona ischemica retinica a l'occhio dx con perdita del visus,fotofobia ,forti spasmi alle palpebre e coinvolgimento del trigemino dx .
Ad oggi sono ancora in cura per la toxoplasmosi ed a quanto mi hanno detto farò questa cura a vita perchè i valori mi determinano a rischio, la cura è a base di deltacortene e spiramicina e per la nevralgia trigeminale prendo branigen 500mg e gradient polifarma 10mg.
La mia domanda è se la cura è esatta e se ci sarà mai una fine e se decidessi di affrontare una gravidanza che vari dottori mi hanno sonsigliato a cosa andrei in contro.
Grazie e buon anno.
Alessandra
Quello che ha causato finora l'infezione è una vasta zona ischemica retinica a l'occhio dx con perdita del visus,fotofobia ,forti spasmi alle palpebre e coinvolgimento del trigemino dx .
Ad oggi sono ancora in cura per la toxoplasmosi ed a quanto mi hanno detto farò questa cura a vita perchè i valori mi determinano a rischio, la cura è a base di deltacortene e spiramicina e per la nevralgia trigeminale prendo branigen 500mg e gradient polifarma 10mg.
La mia domanda è se la cura è esatta e se ci sarà mai una fine e se decidessi di affrontare una gravidanza che vari dottori mi hanno sonsigliato a cosa andrei in contro.
Grazie e buon anno.
Alessandra
[#1]
Gentile Signora,
il rischio di malformazioni e/o danni al feto è elevato. Non possiamo fare una quantizzazione precisa ma sussiste un forte rischio. Ci sono studi che hanno dimostrato che la sommonistrazione di cicli di spiramicina in continuo, con cicli di pirimetamina e sulfonilamide, nel caso di passaggio transplacentare del protozoo , ridurrebbe notevolmente il rischio di toxoplasmosi che , però, rimarrebbe comunque cospicuo.
La spiramicina ha un'ottima attività antiparassitaria, prevenendo il passaggio atraverso la placenta del parassita ed essendo anche ben tollerata, in genere, dalla madre; in aggiunta non avrebbe effetti teratogeni. Rimango del parere che, comunque, il rischio permanga elevato. Le consiglio di rivolgersi ad un centro infettivologico per una valutazione globale.
Un saluto
A. Baraldi
il rischio di malformazioni e/o danni al feto è elevato. Non possiamo fare una quantizzazione precisa ma sussiste un forte rischio. Ci sono studi che hanno dimostrato che la sommonistrazione di cicli di spiramicina in continuo, con cicli di pirimetamina e sulfonilamide, nel caso di passaggio transplacentare del protozoo , ridurrebbe notevolmente il rischio di toxoplasmosi che , però, rimarrebbe comunque cospicuo.
La spiramicina ha un'ottima attività antiparassitaria, prevenendo il passaggio atraverso la placenta del parassita ed essendo anche ben tollerata, in genere, dalla madre; in aggiunta non avrebbe effetti teratogeni. Rimango del parere che, comunque, il rischio permanga elevato. Le consiglio di rivolgersi ad un centro infettivologico per una valutazione globale.
Un saluto
A. Baraldi
Un saluto
A. Baraldi
[#2]
Ex utente
Grazie dott.Baraldi per la sua risposta immediata , ma volevo farle un'altra domanda riguardo la toxoplasmosi congenita , c'è una cura che la debelli completamente ? perchè la mia paura e che ancora dopo 3 anni di cura a base di spiramicina e deltacortene i valori non si sono abbassati e quindi sono ancora a rischio , considerando che la lesione che ho alla retina dell'occhio dx si è ingrandita.
Aspetto sua risposta.
Grazie.
Alessandra.
Aspetto sua risposta.
Grazie.
Alessandra.
[#3]
Gentile Signora,
la cura è appunto quella con spiramicina e con quelle eventuali associazioni farmacologiche di cui le ho parlato. Riguardo i tempi il discorso si fa più complesso perchè dipende soprattutto, oltre che dalla risposta del parassita al farmaco, dalla risposta immunologica dell'individuo che è variabile. Non è possibile dare un tempo preciso. La cosa importante e che lei sia seguita da un centro infettivologico che contempli anche quelle specialità come neurologia ed oculistica necessarie nel suo caso.
Un caro saluto
A. Baraldi
la cura è appunto quella con spiramicina e con quelle eventuali associazioni farmacologiche di cui le ho parlato. Riguardo i tempi il discorso si fa più complesso perchè dipende soprattutto, oltre che dalla risposta del parassita al farmaco, dalla risposta immunologica dell'individuo che è variabile. Non è possibile dare un tempo preciso. La cosa importante e che lei sia seguita da un centro infettivologico che contempli anche quelle specialità come neurologia ed oculistica necessarie nel suo caso.
Un caro saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.7k visite dal 03/01/2008.
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