Hiv: quanto devo preoccuparmi?

Salve, so che se n'è già parlato e che probabilmente non riceverò risposta, ma provo ugualmente. Sono un ragazzo di 25 anni, ho appena scoperto che uno dei miei ex-partner è risultato sieropositivo per hiv. Dato che è la seconda volta che mi capita (la prima è andata bene), sono di nuovo sprofondato nell'incubo. Per fortuna uso sempre il preservativo, e l'ho fatto anche con la suddetta persona nel rapporto anale; in compenso ho praticato sesso orale non protetto, sia attivo che passivo. Fermo restando che domani stesso andrò a fare il test, volevo chiedere a voi medici, in base alla vostra esperienza clinica, quanto devo effettivamente preoccuparmi, anche per quanto riguarda l'effettiva sicurezza del preservativo. Ovviamente il mio ex partner all'epoca dei rapporti non sapeva di essere sieropositivo, quindi il rischio non era nemmeno attenuato dagli antivirali. Già mi prospetto davanti anni di terapie e una morte orribile... vi prego aiutatemi.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Signore,

se ha usato il profilattico nei rapporti anali attivi e passivi è stato molto saggio e non ha nulla da temere.

Il rapporto orale passivo non è a rischio di HIV.

Il rapporto orale attivo è a rischio di HIV secondo alcuni Autori, secondo altri no; sicuramente vi è una plausibilità biologica, in quanto la mucosa orale è permeabile, come tutte le mucose, tant'è che la profilassi antivirale viene raccomandata anche dopo rapporti orali attivi conclusi con eiaculazione in bocca da parte di partner sieroposività o molto sospetti come tali.
Non sarei così pessimista, però, perché il rischio è più basso rispetto ai rapporti penetrativi non protetti.

Bene fa a sottoporsi al test HIV, che molto probabilmente risulterà negativo, se non ha avuto in passato alcun rapporto penetrativo anale passivo o attivo non protetto da profilattico.
Per il futuro, tuttavia, le raccomando di usare sempre il PROFILATTICO, anche nei rapporti orali, considerando che vi sono anche altre malattie a trasmissione sessuale che si trasmettono con questo tipo di rapporto, come la sifilide e la gonorrea.

Ci tenga al corrente, se lo desidera.

AIDS: come misurare il rischio
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AIDS e dintorni: le malattie a trasmissione sessuale
http://www.medico-legale.it/showPage.php?template=articoli&id=38
La vera storia dell'AIDS
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Buona serata

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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dopo
Attivo dal 2008 al 2016
Ex utente
La ringrazio per la risposta rapida e mi scuso per la ridondanza della domanda, però sa com'è, in queste situazioni si sente il bisogno di rassicurazioni "personalizzate". I rapporti anali sono stati tutti protetti, per me utilizzare il profilattico è come mettermi la cintura di sicurezza nell'auto, lo faccio senza pensarci e non mi pesa. Tendo ad utilizzarlo anche nei rapporti orali, in questo caso non l'ho fatto perché il partner in questione aveva appena ritirato un test negativo... si è chiaramente infettato poco dopo, d'altra parte la nostra è stata una frequentazione breve e probabilmente non esclusiva da parte sua; può anche essere che all'epoca dei nostri rapporti fosse ancora sieronegativo, ma dubitando sulla tempistica domani andrò a fare il test. Vorrei solo che inventassero un test con risposta immediata affidabile... l'attesa è una tortura!

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