Possibile contagio hiv

Buongiorno, circa una settimana fa ho avuto un rapporto non protetto con un ragazzo, e da ieti sera ho febbre, mal di gola, difficoltà nel deglutire, dolori muscolari. Ho paura di aver contratto l hiv l. Come posso fare?

Grazie, cordiali saluti
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
Intanto si ricordi la prossima volta di usare il preservativo. Poi consideri che siamo in inverno e quindi la cosa più probabile è che lei abbia un normale mal di gola, con sintomi parainfluenzali.

Non esistono sintomi apparenti di alcun tipo per l'infezione da HIV finché dopo diversi anni non esita in AIDS conclamato, quindi non vada nel panico per un'influenza.

I sensi di colpa, mi rendo conto, non si risolvono online, e siccome appunto l'assenza di sintomi o la presenza non esclude in alcun modo l'infezione pratichi al terzo mese dal rapporto non protetto un test HIV, così da tagliare la testa al toro!

E' buona pratica fare dopo 3-6 mesi dall'ultimo rapporto non protetto un test HIV, ripeto, ma a causa del tempo di latenza del test o lei non fa più sesso in vita sua o usa sempre il preservativo!

Oggi a Milano ci sono disponibili test con latenza di sole due settimane noti come Test-rapido-HIV, ma è l'unica differenza che hanno con il test tradizionale che è valido solo dopo 3-6 mesi.

Manlio Converti

Dr. Manlio Converti

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile lettrice,

mi spiace dover controvertire il parere del collega psichiatra che mi ha preceduto:

"Non esistono sintomi apparenti di alcun tipo per l'infezione da HIV finché dopo diversi anni non esita in AIDS conclamato, quindi non vada nel panico per un'influenza"

poichè non è assolutamente confacente al vero:

la sieroconversione da HIV (pur confermandole che i tempi descritti non appaiono ad essa correlati, quindi non ingeneri ansie immotivate) può recare la classica sindrome da PSEUDOMONONUCLEOSI:

- febbre
- malessere - astenia
- linfoadenopatia generalizzata

In virtù del rapporto a rischio, consiglio di ascoltare il parere di un venereologo che potrà comprendere a pieno le modalità con cui si è ingenerato e scegliere sulla scorta di questi dati la migliore impostazione diagnostica, ragionando sul fatto che non è solo la temuta HIV ad essere possibile con un rapporto a rischio.

Consiglio al collega - cui sono certo della comprensione - in virtù dell'alto valore specialistico che può dare in altre aree, di mantenere questo valore al di fuori di ambiti specialistici relativi alle Malattie Sessualmente Trasmissibili (Venereologia) per non rischiare di inserire delle inesattezze.

Grazie al Collega per la collaborazione e alla gentile lettrice

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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