Dubbio epatite c in gravidanza
Gentili Dottori,
È da moltissimo tempo che ho dei dubbi che non ho mai dissipato.
Sono nato 29 anni fa,durante il parto mia madre subì delle trasfusioni e dopo mesi e mesi dalla mia nascita,a seguito di una semplice analisi del sangue,notò i valori delle transaminasi (GOT e GPT) alti.
Ciò mise in allarme il suo medico curante,il quale le prescrisse il test anti-HCV che diede esito positivo.
Da quel test in poi fu seguita dai medici del reparto "Malattie Infettive ed Urgenze Infettivologiche" della struttura ospedaliera "Domenico Cotugno" di Napoli,i quali le somministrarono una terapia a base di interferone.
Dopo 8 anni dalla mia nascita nacque mia sorella,la quale,da quanto ricordo,nei primi mesi dalla sua nascita aveva gli anticorpi della malattia,
trasmessi passivamente da mia madre,i quali poi sono scomparsi.
Venendo al dunque,vi sarei grato se mi rispondeste alle seguenti domande :
1) Visto che dopo le trasfusioni sono stato allattato (giustamente nessuno sapeva del virus) per massimo un paio di mesi per poi passare
all'allattamento artificiale (in mancanza di quello materno tanto è vero che prima che esso finisse già ricevevo quello artificiale congiuntamente a quello materno),c'è il rischio che abbia contratto il virus ?
2) Mia sorella è nata dopo che mia madre guarì.
Da quello che mi risulta nè lei nè tantomeno mio padre hanno contratto il virus ed inoltre,chiedendo a mio padre,ho appreso che già molto prima che mia sorella
nascesse la carica virale era bassa;
a questo punto suppongo per il fatto che probabilmente il test HCV-RNA qualitativo fosse uscito negativo e che soprattutto quello quantitativo
avesse riscontrato una bassissima carica virale,tanto da spingere il ginecologo e l'epatologo a tranquillizzare i miei genitori nel caso in cui avessero deciso di avere un/una figlio/a.
Detto questo,si può affermare che mia madre conservi soltanto la "memoria del virus" nel suo sistema immunitario e che dunque non contagi nessuno ?
3) Se la risposta alla domanda 2) fosse affermativa,è questo il motivo per cui in tutti questi anni nessun medico (tantomeno l'epatologo che seguì mia madre)
mi ha prescritto il test anti-HCV ?
Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Cordiali Saluti
È da moltissimo tempo che ho dei dubbi che non ho mai dissipato.
Sono nato 29 anni fa,durante il parto mia madre subì delle trasfusioni e dopo mesi e mesi dalla mia nascita,a seguito di una semplice analisi del sangue,notò i valori delle transaminasi (GOT e GPT) alti.
Ciò mise in allarme il suo medico curante,il quale le prescrisse il test anti-HCV che diede esito positivo.
Da quel test in poi fu seguita dai medici del reparto "Malattie Infettive ed Urgenze Infettivologiche" della struttura ospedaliera "Domenico Cotugno" di Napoli,i quali le somministrarono una terapia a base di interferone.
Dopo 8 anni dalla mia nascita nacque mia sorella,la quale,da quanto ricordo,nei primi mesi dalla sua nascita aveva gli anticorpi della malattia,
trasmessi passivamente da mia madre,i quali poi sono scomparsi.
Venendo al dunque,vi sarei grato se mi rispondeste alle seguenti domande :
1) Visto che dopo le trasfusioni sono stato allattato (giustamente nessuno sapeva del virus) per massimo un paio di mesi per poi passare
all'allattamento artificiale (in mancanza di quello materno tanto è vero che prima che esso finisse già ricevevo quello artificiale congiuntamente a quello materno),c'è il rischio che abbia contratto il virus ?
2) Mia sorella è nata dopo che mia madre guarì.
Da quello che mi risulta nè lei nè tantomeno mio padre hanno contratto il virus ed inoltre,chiedendo a mio padre,ho appreso che già molto prima che mia sorella
nascesse la carica virale era bassa;
a questo punto suppongo per il fatto che probabilmente il test HCV-RNA qualitativo fosse uscito negativo e che soprattutto quello quantitativo
avesse riscontrato una bassissima carica virale,tanto da spingere il ginecologo e l'epatologo a tranquillizzare i miei genitori nel caso in cui avessero deciso di avere un/una figlio/a.
Detto questo,si può affermare che mia madre conservi soltanto la "memoria del virus" nel suo sistema immunitario e che dunque non contagi nessuno ?
3) Se la risposta alla domanda 2) fosse affermativa,è questo il motivo per cui in tutti questi anni nessun medico (tantomeno l'epatologo che seguì mia madre)
mi ha prescritto il test anti-HCV ?
Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Cordiali Saluti
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
Sarebbe invece molto utile che lei facesse il test per HCV se non è stato mai eseguito.
In fondo si tratta di un banale prelievo.
E sinceramente non capisco su quali basi scientifiche l ' epatologo non glielo abbia mai menzionato.
In quanto alla mamma: deve eseguire almeno un HCV RNA qualitativo: se lo stesso risulterà negativo sua madre potra ritenersi guarita dall'epatite C e la positività del test sierologico potrà essere considerata una memoria immunitaria; diversamente sua madre andrà condiderata affetta da epatite c cronica e quindi potenzialmente infettante e da valutare clinicamente, anche ai fini terapeutici.
Saluti cordiali ,
Caldarola.
Sarebbe invece molto utile che lei facesse il test per HCV se non è stato mai eseguito.
In fondo si tratta di un banale prelievo.
E sinceramente non capisco su quali basi scientifiche l ' epatologo non glielo abbia mai menzionato.
In quanto alla mamma: deve eseguire almeno un HCV RNA qualitativo: se lo stesso risulterà negativo sua madre potra ritenersi guarita dall'epatite C e la positività del test sierologico potrà essere considerata una memoria immunitaria; diversamente sua madre andrà condiderata affetta da epatite c cronica e quindi potenzialmente infettante e da valutare clinicamente, anche ai fini terapeutici.
Saluti cordiali ,
Caldarola.
[#4]
Utente
Gentile Dottore Caldarola,
Ho eseguito il test per HCV ed è risultato NEGATIVO.
Come denominazione dell'esame c'è scritto "Markers dell'epatite virale HCV",non è stata però specificata la metodica utilizzata EIA o ELISA.
Inoltre,prima di effettuare il prelievo,ho fatto una leggera colazione (latte e biscotti),ma il responsabile del laboratorio mi ha detto che ciò non avrebbe influito sul risultato.
Ho eseguito il test per HCV ed è risultato NEGATIVO.
Come denominazione dell'esame c'è scritto "Markers dell'epatite virale HCV",non è stata però specificata la metodica utilizzata EIA o ELISA.
Inoltre,prima di effettuare il prelievo,ho fatto una leggera colazione (latte e biscotti),ma il responsabile del laboratorio mi ha detto che ciò non avrebbe influito sul risultato.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.5k visite dal 14/10/2015.
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