Rischio hiv pinzette estetista
Buongiorno,
Vi ringrazio in anticipo per il servizio eccellente e essenziale che offrite.
Spero che riusciate a darmi una mano e a tranquillizzarmi.
Mi reco spesso da un'estetista la cui clientela credo essere ad alta percentuale di HIV+, estetista che non credo essere pedissequa osservatrice delle norme di igiene e sterilizzazione richieste.
Vado là per sopracciglia e baffetti con pinzette e/o cera. Credo che con la cera il rischio non sussista, ma con le pinzette?
Supponiamo che l'estetista utilizzi le pinzette su una cliente HIV+, a questa fuoriesca una piccola quantità di sangue (ovviamente le "ferite" provocate dalla rimozione dei peli delle sopracciglia possono essere piccoli graffi superficiali), e poi usi la stessa pinzetta con me, a cui, a mia volta, esca una piccolissima quantità di sangue. So che tra una paziente e l'altra, almeno quando sono andata io, passano almeno 20-30 minuti, in cui le pinzette non vengono toccate (ma nemmeno sterilizzate) . Mi chiedo: il rischio c'è in casi come questo? Oppure, affinchè avvenga il contagio, sono necessarie una maggiore quantità di sangue e ferite più profonde? Inoltre, dato il tempo che intercorre tra una cliente e l'altra, il virus perde subito la sua capacità infettante? Oppure devo sottopormi ad un test? Dopo quanto posso considerare definitivo il risultato?
Vi ringrazio in anticipo per la risposta, spero possiate tranquillizzarmi.
Vi ringrazio in anticipo per il servizio eccellente e essenziale che offrite.
Spero che riusciate a darmi una mano e a tranquillizzarmi.
Mi reco spesso da un'estetista la cui clientela credo essere ad alta percentuale di HIV+, estetista che non credo essere pedissequa osservatrice delle norme di igiene e sterilizzazione richieste.
Vado là per sopracciglia e baffetti con pinzette e/o cera. Credo che con la cera il rischio non sussista, ma con le pinzette?
Supponiamo che l'estetista utilizzi le pinzette su una cliente HIV+, a questa fuoriesca una piccola quantità di sangue (ovviamente le "ferite" provocate dalla rimozione dei peli delle sopracciglia possono essere piccoli graffi superficiali), e poi usi la stessa pinzetta con me, a cui, a mia volta, esca una piccolissima quantità di sangue. So che tra una paziente e l'altra, almeno quando sono andata io, passano almeno 20-30 minuti, in cui le pinzette non vengono toccate (ma nemmeno sterilizzate) . Mi chiedo: il rischio c'è in casi come questo? Oppure, affinchè avvenga il contagio, sono necessarie una maggiore quantità di sangue e ferite più profonde? Inoltre, dato il tempo che intercorre tra una cliente e l'altra, il virus perde subito la sua capacità infettante? Oppure devo sottopormi ad un test? Dopo quanto posso considerare definitivo il risultato?
Vi ringrazio in anticipo per la risposta, spero possiate tranquillizzarmi.
[#1]
Medico Chirurgo
Signora,
intanto si tranquillizzi perchè di fatto non corre alcun rischio di contagio.
Mi chiedo solo la ragione del perchè, se ritiene l'estetista ad alto rischio di trasmissione di HIVper la sua clientela (scusi ma da cosa lo desume?) lei continui ad andarci.
Cambi estetista!
Ciò detto si tranquillizzi.
Cari saluti,
Dr. Caldarola.
intanto si tranquillizzi perchè di fatto non corre alcun rischio di contagio.
Mi chiedo solo la ragione del perchè, se ritiene l'estetista ad alto rischio di trasmissione di HIVper la sua clientela (scusi ma da cosa lo desume?) lei continui ad andarci.
Cambi estetista!
Ciò detto si tranquillizzi.
Cari saluti,
Dr. Caldarola.
[#2]
Utente
Dottore, La ringrazio per la tempestiva risposta, e per avermi, almeno un minimo, tranquillizzata.
Dalla mia estetista, incontro spesso transessuali e prostitute (che si autoproclamano tali, raccontando loro stesse, apertamente, delle proprie esperienze; non sono certo io a fare deduzioni sulla loro persona). Ho il rispetto per qualsiasi professione, sia chiaro: lungi da me etichettare, o fare del razzismo su un certo tipo di persone o di professioni; solo che, indubbiamente, alcune pratiche, alcuni lavori e alcuni comportamenti ti espongono maggiormente al rischio rispetto ad altri. Non esistono "categorie di persone", ma "categorie di comportamenti": sono ignorante in materia, magari è l'opinione della massa incolore la mia, ma la promiscuità, che sia a scopo ludico, che sia a fine lavorativo, rientra tra questi comportamenti. Per questo e solo per questo, mi sono permessa di desumere lo stato di sieropositività delle clienti della mia estetista.
Ha perfettamente ragione quando dice che dovrei cambiare estetista, e capisco i suoi dubbi quando espone il contraddittorio fatto che, nonostante le mie paure, io continui ad andare. In realtà, infatti, solo ultimamente sono stata illuminata su quanto possa essere pericolosa la pratica di condividere pinzette per sopracciglia; sicuramente, d'ora in avanti, porterò le mie (o cambierò estetista),
A inizio dicembre mi sono sottoposta ad un test HIV, che è risultato negativo, per altri motivi (piercing di un anno prima).
Frequento l'estetista da fine agosto, quindi, almeno per i primi mesi, posso escludere l'eventualità di un contagio. Ma per novembre/dicembre/gennaio? solo ultimamente questi pensieri mi hanno pervasa, a tal punto da compromettere le mie più normali abitudini quotidiane.
Lei, Dottore, ritiene davvero che non possa sussistere rischio di contagio?
Io credo che siano necessarie quantità di sangue che vanno oltre le tracce che possono esserci su una pinzetta, anche se piccole ferite cutanee (tipo graffi) possono riscontrarsi (a me capita che esca un po' di sangue, una goccia magari, certo non fiumi...). Però, ripeto, il tempo che le pinzette passano all'esterno è di ALMENO 20-30 minuti (probabilmente il virus si disattiverebbe....).
Quindi, non è necessario alcun test secondo Lei?
La ringrazio per la pazienza e per l'aiuto, sono già (un pochino) più serena.
Dalla mia estetista, incontro spesso transessuali e prostitute (che si autoproclamano tali, raccontando loro stesse, apertamente, delle proprie esperienze; non sono certo io a fare deduzioni sulla loro persona). Ho il rispetto per qualsiasi professione, sia chiaro: lungi da me etichettare, o fare del razzismo su un certo tipo di persone o di professioni; solo che, indubbiamente, alcune pratiche, alcuni lavori e alcuni comportamenti ti espongono maggiormente al rischio rispetto ad altri. Non esistono "categorie di persone", ma "categorie di comportamenti": sono ignorante in materia, magari è l'opinione della massa incolore la mia, ma la promiscuità, che sia a scopo ludico, che sia a fine lavorativo, rientra tra questi comportamenti. Per questo e solo per questo, mi sono permessa di desumere lo stato di sieropositività delle clienti della mia estetista.
Ha perfettamente ragione quando dice che dovrei cambiare estetista, e capisco i suoi dubbi quando espone il contraddittorio fatto che, nonostante le mie paure, io continui ad andare. In realtà, infatti, solo ultimamente sono stata illuminata su quanto possa essere pericolosa la pratica di condividere pinzette per sopracciglia; sicuramente, d'ora in avanti, porterò le mie (o cambierò estetista),
A inizio dicembre mi sono sottoposta ad un test HIV, che è risultato negativo, per altri motivi (piercing di un anno prima).
Frequento l'estetista da fine agosto, quindi, almeno per i primi mesi, posso escludere l'eventualità di un contagio. Ma per novembre/dicembre/gennaio? solo ultimamente questi pensieri mi hanno pervasa, a tal punto da compromettere le mie più normali abitudini quotidiane.
Lei, Dottore, ritiene davvero che non possa sussistere rischio di contagio?
Io credo che siano necessarie quantità di sangue che vanno oltre le tracce che possono esserci su una pinzetta, anche se piccole ferite cutanee (tipo graffi) possono riscontrarsi (a me capita che esca un po' di sangue, una goccia magari, certo non fiumi...). Però, ripeto, il tempo che le pinzette passano all'esterno è di ALMENO 20-30 minuti (probabilmente il virus si disattiverebbe....).
Quindi, non è necessario alcun test secondo Lei?
La ringrazio per la pazienza e per l'aiuto, sono già (un pochino) più serena.
[#4]
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
innanzitutto mi permetto di sottolineare, e fortemente, la sua ipocondria.
In secondo luogo le ribadisco, per l'ultima volta, che a mio avviso non corre alcun rischio di contagio.
In terzo luogo la invito nuovamente a cambiare estetista: diversamente ci ritroveremo qui a cadenza regolare.
In ultimo: se un test HIV è necessario per fugare le sue paure, lo faccia a 30gg e lo ripeta a 90 gg dall'ultima seduta.
Meglio un test HIV negativo e inutile che un equilibrio mentale compromesso.
La saluto caramente,
Dr. Caldarola
innanzitutto mi permetto di sottolineare, e fortemente, la sua ipocondria.
In secondo luogo le ribadisco, per l'ultima volta, che a mio avviso non corre alcun rischio di contagio.
In terzo luogo la invito nuovamente a cambiare estetista: diversamente ci ritroveremo qui a cadenza regolare.
In ultimo: se un test HIV è necessario per fugare le sue paure, lo faccia a 30gg e lo ripeta a 90 gg dall'ultima seduta.
Meglio un test HIV negativo e inutile che un equilibrio mentale compromesso.
La saluto caramente,
Dr. Caldarola
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 17k visite dal 18/01/2016.
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