Risvegli sul pavimento di notte con tachicardia (possibile RBD?)
Buongiorno,
mi sono permessa di scrivere questo consulto perché sono decisamente preoccupata e mi piacerebbe ricevere un consulto da voi professionisti per capire come muovermi correttamente per risolvere una problematica a me totalmente nuova.
è da qualche mese ormai che spesso (3/4 volte al mese) mi succedono episodi preoccupanti nel bel mezzo della notte.
La prima volta avvenne quest'estate, sognai che ero chiusa in un luogo buio così in iniziai a lanciare oggetti per potermi liberare...il problema è che stavo sognando ma stavo agendo nel mondo reale, infatti mi svegliai di colpo quando senti il rumore di un oggetto che io lanciai contro il muro e mi trovai in piedi nella stanza con diversi oggetti a terra.
(quindi la situazione andava avanti da qualche minuto).
In seguito sono accaduti ancora questi episodi ma in modo diverso, ovvero che mi ritrovo nella notte sdraiata a terra sul pavimento, anche lontano dal letto, urlando il nome di qualcuno che conosco per aiutarmi (ovviamente a me sembra di urlare nel sogno ma in realtà urlo effettivamente perché mia madre sente sempre che la chiamo spaventata).
Mi sveglio nel momento in cui, muovendomi da sdraiata, tocco magari il comodino e l'armadio e quindi capisco di non essere a letto e che stavo sognando.
In tutti questi episodi quando mi sveglio e mi accorgo di non essere a letto sono sempre estremamente sudata, con fiatone e con forte tachicardia quasi come prima di svenire.
Il fatto di ritrovarmi sdraiata penso derivi infatti dal fatto che magari posso sentirmi effettivamente svenire e quindi mi sdraio.
Quando mi rimetto a letto successivamente riesco a riaddormentarmi poi tranquillamente.
Premetto che da bambina svenivo spesso ma sono stati fatti tutti gli esami prescritti e non è mai stato riscontrato nulla, inoltre NON sono in un periodo di stress o ansia...a volte prima di dormire penso un po' alla vita in generale come tutti ma niente di che, mi addormento anche facilmente.
Premetto inoltre che sono in camera da sola quindi nessuno può testimoniare effettivamente cosa succede ogni notte, cioè se parlo, cammino, vado in giro ecc... (anche se una volta, dormendo con il mio ragazzo, mi sono ritrovata in piedi senza motivo, ovviamente spaventandolo molto)
è una situazione che mi crea davvero preoccupazione e imbarazzo perché essendo una situazione nuova non so come comportarmi e ho paura ci sia qualcosa che non vada a livello neurologico.
Vorrei capire che problema potrei avere per risolverlo.
Ho letto online che potrebbe essere RBD?
Dite che è possibile?
Inoltre vorrei rivolgermi a professionisti come voi ma non so se è effettivamente meglio una visita neurologica o visita per medicina del sonno?
Anche se in caso di polisonnografia potrebbe essere che nella notte stessa dormirei tranquilla come niente quindi forse non risulterebbe niente.
Insomma qualsiasi vostra risposta sarebbe davvero di aiuto per me, vi ringrazio molto.
Grazie mille.
mi sono permessa di scrivere questo consulto perché sono decisamente preoccupata e mi piacerebbe ricevere un consulto da voi professionisti per capire come muovermi correttamente per risolvere una problematica a me totalmente nuova.
è da qualche mese ormai che spesso (3/4 volte al mese) mi succedono episodi preoccupanti nel bel mezzo della notte.
La prima volta avvenne quest'estate, sognai che ero chiusa in un luogo buio così in iniziai a lanciare oggetti per potermi liberare...il problema è che stavo sognando ma stavo agendo nel mondo reale, infatti mi svegliai di colpo quando senti il rumore di un oggetto che io lanciai contro il muro e mi trovai in piedi nella stanza con diversi oggetti a terra.
(quindi la situazione andava avanti da qualche minuto).
In seguito sono accaduti ancora questi episodi ma in modo diverso, ovvero che mi ritrovo nella notte sdraiata a terra sul pavimento, anche lontano dal letto, urlando il nome di qualcuno che conosco per aiutarmi (ovviamente a me sembra di urlare nel sogno ma in realtà urlo effettivamente perché mia madre sente sempre che la chiamo spaventata).
Mi sveglio nel momento in cui, muovendomi da sdraiata, tocco magari il comodino e l'armadio e quindi capisco di non essere a letto e che stavo sognando.
In tutti questi episodi quando mi sveglio e mi accorgo di non essere a letto sono sempre estremamente sudata, con fiatone e con forte tachicardia quasi come prima di svenire.
Il fatto di ritrovarmi sdraiata penso derivi infatti dal fatto che magari posso sentirmi effettivamente svenire e quindi mi sdraio.
Quando mi rimetto a letto successivamente riesco a riaddormentarmi poi tranquillamente.
Premetto che da bambina svenivo spesso ma sono stati fatti tutti gli esami prescritti e non è mai stato riscontrato nulla, inoltre NON sono in un periodo di stress o ansia...a volte prima di dormire penso un po' alla vita in generale come tutti ma niente di che, mi addormento anche facilmente.
Premetto inoltre che sono in camera da sola quindi nessuno può testimoniare effettivamente cosa succede ogni notte, cioè se parlo, cammino, vado in giro ecc... (anche se una volta, dormendo con il mio ragazzo, mi sono ritrovata in piedi senza motivo, ovviamente spaventandolo molto)
è una situazione che mi crea davvero preoccupazione e imbarazzo perché essendo una situazione nuova non so come comportarmi e ho paura ci sia qualcosa che non vada a livello neurologico.
Vorrei capire che problema potrei avere per risolverlo.
Ho letto online che potrebbe essere RBD?
Dite che è possibile?
Inoltre vorrei rivolgermi a professionisti come voi ma non so se è effettivamente meglio una visita neurologica o visita per medicina del sonno?
Anche se in caso di polisonnografia potrebbe essere che nella notte stessa dormirei tranquilla come niente quindi forse non risulterebbe niente.
Insomma qualsiasi vostra risposta sarebbe davvero di aiuto per me, vi ringrazio molto.
Grazie mille.
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Gentile Paziente, preliminarmente cercherei di escludere la presenza di disturbi respiratori ostruttivi nel sonno, che possono sostenere il sonnambulismo, le sudorazioni, il pavor e in genere quelle che vengono chiamate "Parasonnie".
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha una costo relativamente abbordabile, attorno ai 160 euro. Può essere richiesta a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno).
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe).
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto , dopo la mia firma) alla pagina Patologie Trattate-Russare notturno e Apnea nel Sonno o leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-russare-apnea-sonno.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2244-incidenti-stradali-causati-da-colpi-di-sonno.html
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha una costo relativamente abbordabile, attorno ai 160 euro. Può essere richiesta a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno).
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe).
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto , dopo la mia firma) alla pagina Patologie Trattate-Russare notturno e Apnea nel Sonno o leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-russare-apnea-sonno.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2244-incidenti-stradali-causati-da-colpi-di-sonno.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore,
grazie mille per la sua risposta davvero molto esaustiva.
Ho letto con molto interesse gli articoli e devo dire che in molti dettagli mi ci ritrovo, a parte i colpi di sonno che non ho mai avuto.
Le chiedo quindi un'ultima cosa, secondo lei è meglio iniziare con una visita neurologica (che magari ha meno attesa) o affidarsi a o ai centri medicina del sonno (anche se aspetterò qualche mesetto)?
La ringrazio molto.
grazie mille per la sua risposta davvero molto esaustiva.
Ho letto con molto interesse gli articoli e devo dire che in molti dettagli mi ci ritrovo, a parte i colpi di sonno che non ho mai avuto.
Le chiedo quindi un'ultima cosa, secondo lei è meglio iniziare con una visita neurologica (che magari ha meno attesa) o affidarsi a o ai centri medicina del sonno (anche se aspetterò qualche mesetto)?
La ringrazio molto.
[#3]
Gentile Signora, sono un libero professionista che si occupa di disturbi respiratori nel sonno: quando prendo in cura un paziente, ne amministro anche eventuali esigenze specialistiche che prevedono l'intervento di altri Colleghi. Alla polisonnografia accedo direttamente. Non posso quindi rispondere alla sua domanda, che riguarda l'ambiente pubblico: anche lì, peraltro, è importante che un paziente non acceda alla struttura, ma si rapporti direttamente con un medico di cui ha motivata fiducia. Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 16/03/2022.
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