Dubbio test hiv in gravidanza e interferenze farmaci

Gentile dott. BARALDI,
Soffro da anni e anni di attacchi di panico relativi alla paura di contagio da hiv e ogni tanto ripeto il test. L'ultimo test l'ho effettuato a fine Febbraio ed è risultato negativo come tutti i precedenti. Quello precedente era stato fatto un anno e mezzo prima presso in servizio di counseling specifico del reparto di mal.infettive della mia città.
Ora sono incinta di quasi 3 mesi e il mio ginecologo sapendo della mia angoscia e che avevo un test fatto pochi mesi fa non mi ha fatto eseguire il test hiv per non turbarmi ulteriormente con questo tema. Io però non riesco a stare tranquilla e godermi la gravidanza, penso che non vorrò nemmeno allattare se prima non si accerta di nuovo tutto. Nello stesso tempo non trovo il coraggio di eseguire il test perchè ho letto su questo sito di tanti casi di falsi positivi in gravidanza e sono terrorizzata che mi succeda e che, per la paura, io perda il bambino (ne ho gia perso uno alla 5 settimana).
Vengo al dunque, il motivo per cui non sono tranquilla nonostante il test negativo di Febbraio scorso è che mi è venuto in mente che dopo pranzo il giorno prima di eseguire il prelievo al mattino (quindi circa 18-19 ore prima) avevo assunto una bustina di Tachiflu dec (paracetamolo+acido ascorbico) e ora mi sono messa in testa che in questo modo posso aver falsato il test (met.chemiluminescenza ab-ag) creando un falso negativo.
Le chiedo ora se secondo lei questo ha senso? è possibile?
Mi è venuto in mente in quanto sul foglietto illustrativo del Tachiflu c'è scritto che può alterare alcuni esami come glicemia e uricemia con alcuni metodi. Ho cercato di studiare tali metodi in internet e mi sono spaventata perchè ho notato delle somiglianze (meccanismi ossidasi perossidasi etc) con quanto avviene nella reazione luminosa del test hiv.
Chiedo quindi ad un esperto di tale test se esiste la possibilità che il mio test di Febbraio sia un falso negativo dovuto all'assunzione del farmaco in oggetto, o se questo è assurdo e il mio ginecologo ha fatto bene a non stressarmi ulteriormente non facendomelo ripetere di nuovo (lui manco si ricorda più che una volta gli avevo raccontato di questa storia del Tachiflu...credo non gli abbia dato peso per la mia ipocondria..).

La mia paura di avere tale malattia nasce dal fatto che un anno e mezzo prima, sempre x la mia ansia, mi rivolsi al reparto di malattie infettive e la dottoressa per calmarmi mi fece un test per rassicurarmi che risultò negativo, ma durante il prelievo , eseguito con butterfly,tubicino,camicia e provetta sottovuoto, nell'ansia del momento non feci caso al fatto che la camicia di plastica guida provetta fosse stata presa nuova o eventualmete riutilizzata (come ho visto denunciare in TV) e da allora mi chiedo se io possa essere stata contagiata proprio a causa del prelievo se fosse stata usata una camicia non nuova.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Signora il suo SOLO ed UNICO problema è questa ansia del tutto IMMOTIVATA. Non ha alcun senso continuare a fare tests su tests !!!! Cerchi di stare tranquilla e seguire le indicaziioni del suo ginecologo. In ultimo non c'è nessun farmaco che possa interferire sul risultato dl tes HIV

Un saluto

A. Baraldi

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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo dott.Baraldi. Anche al numero verde anlaids mi hanno detto in questi giorni la stessa cosa, e cosi anche il mio ginecologo e medico di base quando ho risottoposto il problema.
Ormai direi che ho accumulato parecchi pareri assolutamente concordi in merito e mi sento meglio!

un caro saluto.
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