Valutazione possibili vertigini cervicali

Ringrazio anticipatamente quanti avranno la pazienza e la cortesia d'intervenire, scusandomi per l'eventuale lunghezza del testo.

Tenterò di non dilungarmi troppo e di essere il più schematico possibile:
Sono circa 8 mesi che soffro di Vertigini affiancate da un ampio corredo di sintomi terzi;
La genesi del disturbo ha avuto luogo il 16 Agosto 2014. Pochi giorni prima avevo compiuto uno sforzo duraturo con il solo collo, tenuto anche in posizione molto contratta (circa 7-10 minuti).
Esordio:
Mi sveglio con lievi capogiri che persistono fino ad ora di pranzo circa, quando vado ad eseguire un rapido movimento di rotazione con la testa;
Scatenasi violenta vertigine rotatoria persistente, accompagnata ad instabilità, risoltasi pseudo-spontaneamente (assunto solo Torecan compresse, 3 volte nell'arco di 2 giorni) in circa 5 giorni, durante i quali alcuni posizione di flessione del collo continuavano a scatenare dette vertigini.
Sintomi "d'accompagnamento" sviluppatisi ad insorgenza lenta ed altalenante da quel giorno:
-Parestesia (formicolio) arti superiori, prevalentemente destro, durante sonno; Altalenante, ora presente di rado e quasi esclusivamente ai mignoli di ambo i lati.
-Parestesia (addormentamento senza formicolio, riduzione di forza nell'arto che ne comporta il "cedimento") mano destra, solo durante sonno, che riacquisisce funzionalità a seguito di sfregamento.Prima altalenante, ora non presente
-Riduzione d'agilità delle dita non ingravescente.
Prima costante, ora altalenante
-Visuale "Pulso-Rotativa" (come quando si fissa un'illusione ottica e poi si distoglie lo sguardo, per intenderci) al risveglio da BREVI periodi di sonno (30 min.- 3 ore) che tende a svanire nel giro di pochi secondi.
Costante in periodo d'esordio, ora assente.
-Iper-reattivita agli stimoli tattili improvvisi (non appena sfioravo erroneamente con una qualsiasi parte del corpo un minimo oggetto, reagivo con un riflesso visibilmente esagerato)
Prima costante, attualmente rara.
-Fascicolazioni. Dapprima, all'arcata sopraccigliare destra. Migrate, in seguito, in svariate zone del corpo (bicipiti, nuca, pianta dei piedi, deltoide, sotto il deltoide, addominali, abduttore del mignolo.) Quasi mai presenti in più di una sede contemporaneamente, e perlopiù a riposo o in tensione, ma non durante attività quotidiane.
Attualmente poco presenti.
-Sorta di reflusso gastrico, ma più simile alla sensazione di quando si ingerisce un boccone che procede lentamente. Per intenderci, anche se bevo acqua, dopo pochi minuti sento nuovamente il frescore e la sensazione umidiccia dello scorrere idrico alla gola, ma come se scendesse lentamente.
Manifestatosi in seguito a singolo episodio di forti crampi addominali
-Tremori alle braccia durante movimento di abbassamento (Per intenderci, se le stendo orizzontalmente ai lati del corpo e le abbasso, avverto distintamente un netto tremore dalle parti del deltoide, molto forte se ad esempio appoggio il peso del corpo su di un gomito mentre sono a letto) e al collo se ne mantengo la posizione ruotata ( a destra o sinistra)
Attualmente persistenti nelle condizioni soprindicate
-Singolo episodio di notevole rigidità muscolare di gambe e braccia non ingravescente, risoltosi nell'arco di 3 giorni durante i quali ho assunto Dobetin una singola volta.
Si ripresentano, saltuarmente, episodi di sensazione di rigidità nelle gambe, molto spesso quando sto seduto o in piedi per lungo tempo
-Scotomi che non coprono il campo visivo: Salturarmente presenti.
-Sopraggiunto, dopo alcuni mesi, dolore in sede alto-scapolare/laterale collo

Esami, Visite e relative diagnosi finora acquisite:
-Esami del sangue, dei quali ora non posso riportare gli esiti,ma comunque riscontrati come "puliti" dal mio medico di base e dal Neurologo, salvo Anticorpi Antimicrosomiali Tiroidei a 789.
-Visita oculistica, negativa
-Radiografia tratto cervicale, negativa
-RMN senza MDC Encefalo e Rachide cervicale con apparecchio ad 1 Tesla con immagini TSE T1 E T2w sul piano assiale e sagittale:
[Sistema ventricolo cisternale sopratentoriale in sede e regolare
Regolare differenziazione tra sostanza bianca e sostanza grigia
Regolari gli spazi liquorali periencefalici
Regolari le restanti strutture della fossa cranica con IV ventricolo nella norma
Ridotto segnale in T2 dei dischi intersomatici per fenomeni degenerativo disidratativi
Canale vertebrale di regolare ampiezza
In C3-C4 si apprezza bulging discale
In C7-D1 si apprezza lieve protrusione discale a sedemediana con lieve compressione sullo spazio subaracnoideo anteriore]
-Visita Neurologica: Negativa.
-Visita ortopedica: Negativa in sede cervicale (eseguì delle manovre di scuotimento e torsione improvvisa per verificare le vertigini, non sopraggiunte):Negativa in sede cervicale; Vago sospetto di ernia Lombo-sacrale; Terapia di Nicetile bustine per 15 GG. (Forse ha aiutato a lenire la rigidità, ma non saprei dirlo con certezza)
-Visita Fisiatrica:Possibile Cervicalgia con compressione dei plessi. Regolari i riflessi; Terapia di omeopatici (mai assunti) N.B. La Dottoressa ci tenne, per tutta la visita, a specificarmi quanto piccola fosse la protrusione e come quindi non potesse determinare le vertigini
-Seconda Visita Neurologica:Negativa
-Visita Audiologo-Vestibolare: Dopo un paio di visite ed esami strumentali con lieve riflesso ipovestibolare sinistra ed assenza di Nistagmo, si propende per l'ipotesi Emicranica data la componente sempre presente di Cefale durante le crisi vertiginose. Prescritto Levopraid, inizialmente, senza effetti di sorta. Sono attualmente in cura, da due settimane, con Arlevertan con, finora, mediocri risultati. Inoltre, sto assumendo Vitamine sotto forma di Multicentrum. Da quando ho avviato l'assunzione, le fascicolazioni sembrani essersi ridotte.

Quadro attuale: Il disequilibrio è sempre presente, quando più e quando meno, intervallato da quelle che definisco come verie e proprio "crisi vertiginose", il cui fastidio maggiore sono i postumi (disequilibrio, vertigini posizionali e mal di testa) permanenti anche per una settimana. Esempi di tali crisi sono:
-Una volta mentre dormivo, col collo in torsione. Normalmente, quando a letto e sdriato stomaco all'aria, non ho vertigini
-Una volta, nell'eseguire un movimento minimo e lentissimo del collo verso sinistra
-Rari casi ad esordio improvviso e risoluzione spontanea nei momenti più impensabili: Mentre cammino normalmente, mentre lavoro o studio al pc
Le condizioi degli altri sintomi le ho riportate accanto ai sintomi stessi

Quesiti:
Mi rendo conto che la diagnosi a distanza ha dei notevoli limiti..però, considerando l'età e le valutazioni di Fisiatra ed ortopedico, che hanno identificato la mia condizione cervicale come "Di dimensioni troppo esigue per giustificare le vertigini"..è possibile che invece, dato il corredo descritto, c'entri proprio la cervicale ?
Ho letto da qualche parti che alcune condizioni cervicobralgiche particolarmente "gravi" possono infastidire anche le game, o che spesso a bulging ed protrusioni discali corrispondono simili alterazioni anche in sede lombo-sacrale..è veritiero ?
Inoltre, esistono casi in cui le vertigini si producono spontaneamente, magari a causa di queste alterazioni vertebrali o a causa di conseguenze delle stesse, nonostante non vi siano movimenti significativamente rapidi ma, al contrario, quando si sta con la testa ferma o mentre si camina normalmente ? La cosa che più mi mette ansia è proprio il non riuscire a trovre dei "trigger" che spieghino tali disequilibri e capogiri..
Volendomi rivolgere ad un esperto di Vertigini, quale figura mi consiglierebbe, un questo caso, tra ortopedico e fisiatra ?
Grazie infinite
[#1]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, in sostanza, a parte i timori forse eccessivi e ingiustificati, lei riferisce una importasnte sindrome vertiginosa con molti sintomi accessori , in particolare cefalea, come ricavo da un suo precedente quesito nella sezione "neurologia".
Vertigini, cefalea e cervicalgia sono tutti sintomi spesso associati a disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , a loro volta spesso legate a malocclusione dentaria.
Poiché ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, consultando tutti gli atri specialisti potenzialmente competenti nel suo caso, le suggerirei di non trascurare nemmeno il ruolo che può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola nell'insorgenza della cefalea. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro.
Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva", denominazione da molto tempo cancellata, e che, quindi, non dovrebbe più essere impiegata per non generare confusioni.
Le suggerirei di non trascurare questa possibile causa anche nel caso delle vertigini: appunto la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria e neurologica non sono sostenuti da problemi riscontrabili in sede specialistica, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio e allo squilibrio muscolare sostenuto dalla bocca che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine e la cefalea , fra questi sintomi, sono forse i più tipici.
Anche nel suo caso , pertanto, in presenza di questi due sintomi ribelli alle terapie, le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi delle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM): non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Relativamente a :
"Sorta di reflusso gastrico, ma più simile alla sensazione di quando si ingerisce un boccone che procede lentamente" può leggere:

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1934-il-nodo-alla-gola-il-bolo-isterico-e-sempre-isterico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore è certamente dovuto alle patologie del rachide cervicale la sua patologia vertiginosa.
Lei asserisce:
<<<<< La genesi del disturbo ha avuto luogo il 16 Agosto 2014. Pochi giorni prima avevo compiuto uno sforzo duraturo con il solo collo, tenuto anche in posizione molto contratta (circa 7-10 minuti). >>>>

Quanto lei dice è piu' che sufficiente per comprendere l'etiopatogenesi ovvero la causa di tutto quanto subentrato successivamente.
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/217-colpo-di-frusta-cervicale.html

Sia l'esame clinico che l'esame della rmn evidenzia una patologia delle strutture del rachide cervicale; nè sono certe manovre a determinare la sindrome vertiginosa o meno.
Sia alterazioni della morfologia del rachide, che protrusioni discali con successive rigidità nucali determinano chiaramente una sindrome veriginosa da alterazione a carico delle arterie vertebrali cervicali, oltre ai problemi legati anche al sistema del simpatico cervicale.
Ne parli con un bravo ortopedico e fisiatra, esegua idonee e complete cure fisiochinesiche e al bisogno delle sedute di medicina manuale.
Il suo non è un problema legato a altre patologie ne dentarie, ne della ATM, è solo di origine distrattiva cervicale con una forte componente neurovegetativa.
Milioni di persone hanno tali suoi stessi problemi, e tutti hanno una situazione dentaria e dell'Articolazione Temporo Mandibolare valida e indenne da qualsiasi alterazione.
Nessuna relazione o nesso causale tra i suoi problemi clinici e il sistema odontostomatologico o dell'ATM.
Consulti Pertanto un valido fisiatra esperto in medicina manuale, consulti un valido otoiatra e faccia quanto le ho suggerito.
Legga i tanti miei consulti sulle sindromi vertiginose, sulle vertigini, sulle sindromi vertiginoso-posturali, legga il minforma qui riportato e ne saprà ancora di piu'.
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/217-colpo-di-frusta-cervicale.html

Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#3]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29

Gentile Paziente mi pare che l'ottimo consiglio del DR Caruso lei lo abbia già seguito:
-Esami del sangue, ....comunque riscontrati come "puliti" dal mio medico di base e dal Neurologo, salvo Anticorpi Antimicrosomiali Tiroidei a 789.
-Visita oculistica, negativa
-Radiografia tratto cervicale, negativa
-Visita Neurologica.
-Visita ortopedica.
-Visita Fisiatrica... N.B. La Dottoressa ci tenne, per tutta la visita, a specificarmi quanto piccola fosse la protrusione e come quindi non potesse determinare le vertigini
-Seconda Visita Neurologica:Negativa
-Visita Audiologo-Vestibolare:mediocri risultati.
Comunque , un secondo-terzo parere con queste figure professionali specialistiche potrebbe essere la strada giusta per trovare la soluzione del problema cervicale.
Legga anche l'ottimo articolo suggerito dal DR. Caruso:

https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/217-colpo-di-frusta-cervicale.html

che riporta una acuta osservazione sull'unità biomeccanica funzionale testa - collo - mandibola:
"Disfunzione dell’Articolazione Temporo-Mandibolare
Considerando il complesso testa - collo - mandibola come un' unità biomeccanica
funzionale, un trauma distorsivo del rachide cervicale alterandone l’equilibrio
instaura delle alterazioni morfo-funzionali dell’A.T.M. e dell’apparato stomatognatico".
Da notare che lei , peraltro, non riferisce un colpo di frusta, ma " uno sforzo duraturo con il solo collo, tenuto anche in posizione molto contratta (circa 7-10 minuti)".
Anche in questi casi, anzi, a maggior ragione, il reclutamento delle energie volte a sostenere lo sforzo richiesto al collo, comporta un contestuale serramento dei denti con identico sforzo, il che può aver generato conseguenze anche sulle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM) e di qui sostere la sintomatologia riferita.
Comunque segua l'opinione e i consigli del DR. Caruso, ed eventualmente ci faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri

[#4]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore non è per nulla come asserisce il Dr. Perkoff, che da una interpetrazione distorta della realtà clinica e delle cause che l'hanno provocata .
" uno sforzo duraturo con il solo collo, tenuto anche in posizione molto contratta (circa 7-10 minuti)" è una alterazione distrattiva, un trauma del rachide cervicale anche se di minore entità di un " trauma distorsivo vero e proprio" ma biomeccanicamente congruo per instaurare similari stati clinici .
Inoltre anche un eventuale interessamento di " artralgia dell'ATM " a seguito del trauma distorsivo del rachide cervicale, come descritto da me nel lavoro scientifico del 2000, evidenzia che dipende dal colpo di frusta cervicale una artralgia dell'ATM e non viceversa, comune erroneamnete confonde il collega odontoiatra. E curando il rachid e cervicale, si risolve anche il problema di dolore e modica incongruenza dell' articolazione temporo mandibolare NON è VICEVERSA .

Nessun problema o correlazione tra quanto avviene di norma e dimostrato dalla Scienza medica e quanto ipotizza in maniera surreale il collega odontoiatra. Nessun sforzo del collo, nessun trauma distrattivo del rachide cervicale, sopratutto se di lieve entità comporta un contestuale serramento dei denti con interessamneto dell'ATM. Questa è fantamedicina .
Cordiali saluti
[#5]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore, per estrema chiarezza, ripeto il concetto essendo avvenuto qualche refuso di trascrizione .

" Inoltre anche un eventuale interessamento di " artralgia dell'ATM " a seguito del trauma distorsivo del rachide cervicale, come descritto da me nel lavoro scientifico del 2000, evidenzia che dal colpo di frusta cervicale dipende, puo' anche derivare una artralgia dell'ATM e non viceversa; cioè una artralgia dell'atm non da' una sindrome vertiginosa e altri sintomi associati ; mentre un trauma o una artrosi cervicale o una discopatia cervicale possono dare, NON Frequentemente, disturbi alla ATM . Quindi la realtà è l'opposto di quanto esterna il collega odontoiatra . E curando bene il rachide cervicale, con adeguate cure farmacologiche e completo trattamento fisiochinesiterapico si risolve anche il problema di dolore e modica incongruenza dell' articolazione temporo mandibolare, mentre NON è VICEVERSA. . Ciò ovviamente quando il disturbo dell'articolazione ATM non sia dipendente proprio dalla struttura della bocca e dell'arcata mandibolare, altrimenti è di competenza specifica del medico odontoiatra o del medico maxillo faciale "
Cordiali saluti

[#6]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
mi permetto di intervenire avanzando alcune considerazioni, cercando di essere il più chiaro possibile.
Per prima cosa devo contraddire la collega neurologa, poiché non è necessaria una grossa ernia del disco per produrre sintomi quale dolore, vertigini, parestesie o diminuzione di forza agli arti.
Una piccola protrusione del disco situata nel forame in cui "transita" la radice nervosa che va a un arto superiore può essere più dolorosa e invalidante di una grossa ernia in posizione mediana (ovvero centrale).

Le vertigini di cui Lei riferisce, probabilmente non sono vere e proprie vertigini, ma senso di instabilità che può derivare dalla contrattura dei muscoli del collo per presenza della cervicalgia.
I muscoli contratti sono in relazione con le componenti riflesse vestibolari e cervicali del tono posturale che si integrano in vario modo in cooperazione o in opposizione, attivando o disattivando muscoli antigravitari del collo, degli arti e del tronco.

Lei accenna che si è repertata alla RM cervicale la disidratazione dei dischi.
Chi si occupa (o vorrebbe occuparsi) di patologia del rachide deve sapere che un disco disidratato (degenerato) provoca dolore (dolore discogenico, cioè dolore che origina dal disco) che il paziente, per contrastarlo, contrae anche involontariamente i muscoli che a loro volta daranno dolore e altri sintomi, instaurando così un circolo vizioso che va interrotto con le cure appropriate.

Concludo dicendo che le visite da Lei effettuate hanno erroneamente giudicato quei sintomi come non dipendenti dalla patologia emersa in sede cervicale.

Condivido con il prof. Caruso l'assoluta mancanza di nesso di causa tra i Suoi sintomi e una ventilata malocclusione, cui Lei, tra l'altro, nemmeno accenna.

Consulti quindi gli specialisti di chirurgia della colonna vertebrale (ortopedico e/o neurochirurgo) che, dopo un accurato esame clinico, sapranno valutare se quella patologia avrà indicazione terapeutica medico-riabilitativa o chirurgica.

Cordiali saluti



[#7]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, io invece, preferisco non contraddire nessuno e rispettare il parere di tutti i Colleghi, specialmente di quelli che hanno potuto visitarla.
La sintomatologia vertiginosa , nelle sue diverse manifestazioni ciniche, può avere origini diverse. Sicuramente una colonna nelle condizioni descritte può esserne la causa.
Tuttavia, avendo potuto vedere le immagini (e non solo leggere il referto) e avendo potuto visitarla direttamente, le figure specialistiche solitamente coinvolte nella cura di problematiche simili alla sua hanno ritenuto di escludere questa origine. Ovviamente può essere un'opinione sbagliata, e per questo le é stato consigliato di chiedere una seconda opinione fisiatrica e una terza neurologica (quarta con quella avuta dal Dr Ferraloro su questo sito). Nel mio precedente messaggio, concordando con il Dottor Caruso, infatti le scrissi: "Comunque , un secondo-terzo parere con queste figure professionali specialistiche potrebbe essere la strada giusta per trovare la soluzione del problema cervicale".
Nel caso però non si trovasse la soluzione alle vertigini lamentate, che è il motivo di questo consulto, le confermo l'opportunità di escludere anche la possibilità che derivino da un conflitto fra Articolazione Temporo Mandibolare e Orecchio, esclusione che non può essere affidata al paziente che , come notato dal Dr, Migliaccio, non vi accenna, ma che non può nemmeno avvenire via rete, ma solo attraverso una visita presso un dentista-gnatologo esperto in questi problemi.
Scrive infatti il D. Caruso: "ovviamente quando il disturbo dell'articolazione ATM dipende proprio dalla struttura della bocca e dell'arcata mandibolare, è di competenza specifica del medico odontoiatra o del medico maxillo faciale "
(quest'ultimo, peraltro, raramente , mai in prima battuta e solo in casi particolari)
Il nesso di possibile causa fra vertigini e problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare è ampiamente considerato nella letteratura scientifica: in molti studi viene confermata la frequente associazione fra i due problemi ("There was a significant association (p&#8201;=&#8201;0.0256) between the TMD and vertigo"), il possibile ruolo patogenetico dei Disordini Temporo Mandibolari (TMD) e la vertigine (a temporomandibular joint dysfunction may be the cause of these symptoms) e il possibile miglioramento della vertigine a seguito del trattamento dell'ATM (Otologic symptom improvement through TMD therapy).
Infine, vista la difficoltà del suo caso, è possibile che lei si trovi a ricevere pareri contrastanti: anzitutto diffidi di chi parla male dei colleghi e tenta di metterli in cattiva luce agli occhi del paziente.
Cordiali saluti ed auguri.
[#8]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
il riferimento che il dr. Bernkopf fa al sottoscritto sulla ventilata ipotesi che io parlerei male dei colleghi, merita un commento doveroso.
Tale affermazione infatti dimostra ulteriormente le scarse conoscenze che il collega ha della patologia del rachide se dimostra di condividere il parere della neurologa che, si sa, non ha e non può avere esperienze di patologia chirurgica.

Quanto or ora detto non è parlar male dei colleghi, ma soltanto rilevare una incompetenza nel settore ultraspecialistico.
Dire che un dermatologo non è competente di, per es., patologia neonatale non è parlar male, ma un dato di fatto per niente offensivo.

Chiarito questo, confermo che nessun nesso di causa sussiste tra la sintomatologia da Lei riferita e una patologia malocclusiva.

Cordialmente
[#9]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, "non contraddire" non significa affatto "condividere", come erroneamente intende il Dr. Migliaccio, ma rispettare un'opinione clinica espressa da un Collega e astenersi dal criticarla, specie trattandosi di un caso che non si è potuto visitare di persoina. Infatti, come ho scritto, "può essere un'opinione sbagliata" : nel dubbio, anziché affermazioni assolutamente assertive e certe, del tipo "confermo che nessun nesso di causa sussiste tra la sintomatologia da Lei riferita e una patologia malocclusiva", ho confermato l'opportunità di ricercare una secondo/terzo parere rivolgendosi alle figure specialistiche già consultate, anche se purtroppo ad oggi non hanno trovato soluzione al suo problema.
Ma nella malaugurata e improbabile ipotesi che, nonostante tutto, il suo problema di vertigini perdurasse, le confermo l'indicazione a richiedere anche un consulto con un dentista-gnatologo, esperto in problemi dell'ATM e nei rapporti fra questa e l'orecchio.
Credo, infatti, che sarebbe il caso di tener conto della vasta produzione scientifica internazionale, che, non concordando con quanto asserito dal Dr. Migliaccio, in vari paesi del mondo ha preso in considerazione i rapporti fra le disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare ( ATM o TMJ) e i problemi dell'Orecchio, vertigini comprese. Se ha dimestichezza con l'inglese e con il linguaggio scientifico, aprendo questo link troverà una sintesi di pubblicazioni scientifiche internazionali specificamente riguardanti l'argomento ATM-Vertigini:

http://www.studiober.com/wp-content/uploads/2014/11/Vertigine-ATM.pdf

Cordiali saluti ed auguri.
[#10]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Gentile Utente ma Anticorpi Antimicrosomiali Tiroidei a 789 non l'ha approfondito nessuno? Se fosse una mia paziente una delle prime cose che farei sarebbe un'indagine della funzione tiroidea. Non entro nella discussione delle cause della sintomatologia, se Le interessa interverrò in seguito. Il tutto perché la polemica non confonda una cosa importante:

FACCIA VALUTARE (se già non l'ha fatto) LA FUNZIONE TIROIDEA.

Credo che (almeno) su questo i miei illustri colleghi siano d'accordo.

L'ultraspecializzazione perlopiù è una ricchezza...... talvolta un impoverimento.

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

[#11]
dopo
Utente
Utente
Anzitutto, mi sorge doverosa una sincera sequela di scuse: da esperti e dediti medici quali mostrate d'essere voi tutti, siete intervenuti con estrema attenzione, per quanto possibile online, e spesso con una dovizia d'analisi che i medici in carne ed ossa si son sognati: io invece mi sono permesso di trascurare la lettura delle vostre preziosissime osservazioni fino ad ora. Imperdonabile, vi chiedo davvero scusa.
Tornando brevemente al problema, pochi giorni dopo aver riportato il quadro di cui sopra mi è stata diagnosticato "probabile emicrana vestibolare", dopo ricerca di nistagmo negativa e dopo aver saputo che soffro spesso di mal di testa, da un audiologo con molto seguito; su suo consiglio ho assunto Arlevertan senza grandi risultati, nei primi tempi. Col tempo ho imparato a gestire la naturale agitazione dovuta dalla mia condizione e quindi ho attenuato di un buon 80% anche la componente ansia, pressocchè inesistente, ad ora.

Ho iniziato a notare qualche risultato più apprezzabile in concomitanza di due elementi
1) Assunzione di Ginko Biloba (continuando sempre con L'arlevertan)
2) Caldo: d'estate la sintomatologia era nettamente inferiore; riuscivo persiono a nuotare ruotando liberamente il capo o arrampicarmi per brevi tratti collinari
Da un paio di settimane, tuttavia, i sintomi si sono riaccesi in seguito ad un episodio in cui sono stato costretto a tenermi in equilibrio: da lì mal di testa e disequilibrio a cascata, che per ora Biloba e Arlevertan non sono riusciti ad arginare.

Concludo con le seguenti considerazioni:
1) approfondirò assolutamente la questioni cervicale, ma a dirla tutta mi avvilisce molto la superficialità mostrata da tutti i medici che fino ad ora ho incontrato, in merito alla condizione del mio collo..temo di incontrare altra superficialità..
2)approfondirò senz'altro il comparto ATM; io non ho alcun tipo di competenza medica ma, da bravo perfezionista, non voglio lasciarmi sfuggire nulla
3) approfondirò la condizione della funzione tiroidea, che effettivamente è quanto di piu trascurato in tutta questa vicenda
Ancora mille grazie e sentite scuse, fate un lavoro magnifico qui :)
[#12]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore, approfondisca ed intensifichi il trattamento del rachide cervicale e della fisiochinesiterapia, sotto l'aspetto ortopedico e fisiatrico; non insegua altri percorsi non congrui nel suo caso specifico.
Certamente l'ansia, di cui lei soffre, ha aspetti poliedrici e multiformi che possono portare a sospettare tante patologie, ma le suggerisco di soffermarsi su quella principale del rachide cervicale.

Tantissimi pazienti hanno queste sintomatologie su base psicosomatica, associate o meno alla patologia cervicale, come quelle da lei riferite, e non hanno nulla di realmente organico, ma sono l'espressione di una sindrome ansiosa con forte somatizzazione (sindrome cenestopatica ), che influisce su tanti distretti dell'organismo creando tanti allarmismi e errate diagnosi.
Per cui le consiglierei anche il consulto dello specialista neurologo.
Cordiali saluti

Cefalea

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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