I battiti del cuore accellerati
salve sono una ragazza di 26 anni e da anni ho il colesterolo alto ereditario dalle ultime analisi e' arrivato a "345" e la dottoressa mi ha detto che "286" e' quello cattivo. e gia qui non ho capito cosa significa poi mi ha detto che ho il "cpk" basso e quindi non posso assumere il farmaco potete darmi delle spiegazioni piu' semplici e darmi un consiglio sul da farsi.tra l'altro volevo chiedere se i battiti del cuore accellerati e tachicardia possono essere dovuti al colesterolo alto grazie attendo una vostra risposta
[#1]
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,
il ragionamento sul colesterolo segue linee precise e un algoritmo matematico che la Sua dottoressa, forse, non Le ha esposto.
Il calcolo del fattore di rischio si effettua con la storia clinica (episodi di infarto o ictus? Familiarità prima di 40 anni? Diabete? Fumo? Obesità?) e con alcuni valori. In particolare colesterolo totale, HDL e Trigliceridi. Lei non li ha forniti ad eccezsione del totale.
Per quanto riguarda il CPK è un discorso senza capo né coda. Probabilmente si riferiva all'assunzione di farmaci della classe delle statine che, in una parte dei pazienti, possono dare degli effetti collaterali e, in quel caso, si deve controllare un enzima, la CPK che, se AUMENTATO, ne controindica l'uso. E' però provato che Pazienti con CPK variabile che però non presentino effetti collaterali non hanno una controindicazione assoluta all'uso delle statine. Ma si tratta di argomenti che si controllano in seguito. Molti medici, non conoscendo i precisi riferimenti di evidenza scientifica, tendono a semplificare le cose. Ad ogni modo, un CPK DIMINUITO non controindica nella maniera più assoluta l'uso di statine.
Se nel Suo caso le statine siano indicate o meno, senza i valori dell'HDL e dei Trigliceridi, non si può dire.
il ragionamento sul colesterolo segue linee precise e un algoritmo matematico che la Sua dottoressa, forse, non Le ha esposto.
Il calcolo del fattore di rischio si effettua con la storia clinica (episodi di infarto o ictus? Familiarità prima di 40 anni? Diabete? Fumo? Obesità?) e con alcuni valori. In particolare colesterolo totale, HDL e Trigliceridi. Lei non li ha forniti ad eccezsione del totale.
Per quanto riguarda il CPK è un discorso senza capo né coda. Probabilmente si riferiva all'assunzione di farmaci della classe delle statine che, in una parte dei pazienti, possono dare degli effetti collaterali e, in quel caso, si deve controllare un enzima, la CPK che, se AUMENTATO, ne controindica l'uso. E' però provato che Pazienti con CPK variabile che però non presentino effetti collaterali non hanno una controindicazione assoluta all'uso delle statine. Ma si tratta di argomenti che si controllano in seguito. Molti medici, non conoscendo i precisi riferimenti di evidenza scientifica, tendono a semplificare le cose. Ad ogni modo, un CPK DIMINUITO non controindica nella maniera più assoluta l'uso di statine.
Se nel Suo caso le statine siano indicate o meno, senza i valori dell'HDL e dei Trigliceridi, non si può dire.
[#2]
Ex utente
mi scusi le do i risultati delle analisi glicemia...78 azotemia 25 colesterolo totale 347 trigliceridi 82 colesterolo hdl 50 got 20 gpt 12 cpk 41 gamma gt 11 eo 0.6 rbc 4.61 hgb 13.6 hct 39.7 mcv 86.1 mch 29.5 mchc 34.3 rdw 13.5 wbc 9.4 ne%50.8 li%34.plt 305.per quanto riguarda il fattore di rischio ce ne sono molti nella mia famiglia ho perso mia mamma che aveva 45 anni con un aneurisma celebrale,mio padre aveva 56 anni ed e' morto con un tumore ai polmoni e 2 mie zie con il tumore una a 36 anni e l'altra a 40 poi ultimamente mia cugina di 30 anni ha avuto un embolia ma ora sta bene un altra mia cugina ha 27 anni e ha avuto un tumore al seno e anche lei per fortuna sta bene ritornando al discorso che mi riguarda vorrei sapere cosa posso fare e se alla mia eta' c'e qualche rischio che corro grazie
[#3]
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,
secondo la Formula di Friedwald, il Suo Colesterolo LDL è di circa 247; considerando i Suoi fattori di rischio (che non sono però completi perché dovrebbe essere anche eseguito un doppler delle carotidi), si ottiene la necessità di riduzione delle LDL a 100 o meno, cioè del 60% circa. Si conferma la necessità dell'uso delle statine. Immagino che la sua dottoressa (vorrei sperarlo) abbia fatto questo calcolo e non abbia, invece, ragionato "a occhio".
Misurare di routine il CPK non ha senso sotto l'aspetto di evidenze scientifiche anche se è tristemente diffuso tra molti medici. Un effetto collaterale possibile delle statine è il danno muscolare. Questo si rivela attraverso l'insorgenza di crampi correlti temporalmente in modo diretto all'assunzione delle statine ma, ed è qui la chiave, SE NON SI VERIFICANO CRAMPI NON E' DETTO CHE CI SIA CONTROINDICAZIONE ALLA STATINA ANCHE SE IL CPK SI SPOSTA. A questo punto diventa necessario operare una valutazione tra il rischio cardiovascolare e il rischio di danno muscolare.
Nessuno dei dati che Lei mi ha gentilmente fornito sembra indicare dei fattori di rischio specifico cardiovascolare identificabile.
secondo la Formula di Friedwald, il Suo Colesterolo LDL è di circa 247; considerando i Suoi fattori di rischio (che non sono però completi perché dovrebbe essere anche eseguito un doppler delle carotidi), si ottiene la necessità di riduzione delle LDL a 100 o meno, cioè del 60% circa. Si conferma la necessità dell'uso delle statine. Immagino che la sua dottoressa (vorrei sperarlo) abbia fatto questo calcolo e non abbia, invece, ragionato "a occhio".
Misurare di routine il CPK non ha senso sotto l'aspetto di evidenze scientifiche anche se è tristemente diffuso tra molti medici. Un effetto collaterale possibile delle statine è il danno muscolare. Questo si rivela attraverso l'insorgenza di crampi correlti temporalmente in modo diretto all'assunzione delle statine ma, ed è qui la chiave, SE NON SI VERIFICANO CRAMPI NON E' DETTO CHE CI SIA CONTROINDICAZIONE ALLA STATINA ANCHE SE IL CPK SI SPOSTA. A questo punto diventa necessario operare una valutazione tra il rischio cardiovascolare e il rischio di danno muscolare.
Nessuno dei dati che Lei mi ha gentilmente fornito sembra indicare dei fattori di rischio specifico cardiovascolare identificabile.
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,
Non ho elementi per valutare la Sua tachicardia: mi servirebbe una visita e un ECG, come minimo, quindi non posso darLe un parere attendibile.
In secondo luogo, sono del parere che le scelte debbano essere condivise: è nel Suo diritto chiedere alla Collega di esporLe in modo comprensibile le sue valutazioni. Se Lei non le condivide, immagino che sia possibile farglielo presente. Se il parere della Collega la lascia insoddisfatta, uno Specialista di riferimento potrebbe essere un Cardiologo ma la gestione della Sua situazione, a mio avviso, dovrebbe essere di pertinenza della Medicina Generale.
Non ho elementi per valutare la Sua tachicardia: mi servirebbe una visita e un ECG, come minimo, quindi non posso darLe un parere attendibile.
In secondo luogo, sono del parere che le scelte debbano essere condivise: è nel Suo diritto chiedere alla Collega di esporLe in modo comprensibile le sue valutazioni. Se Lei non le condivide, immagino che sia possibile farglielo presente. Se il parere della Collega la lascia insoddisfatta, uno Specialista di riferimento potrebbe essere un Cardiologo ma la gestione della Sua situazione, a mio avviso, dovrebbe essere di pertinenza della Medicina Generale.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 31.2k visite dal 19/05/2011.
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