Consulto esami per linfonodi inguinali dolenti

Salve, il medico mi ha prescritto una serie di esami (sangue, urina, spermiogramma con spermicoltura, uroflussometria, rmn e TAC con mdc) per una linfoadenopatia inguinale che persiste da qualche anno molto dolente ed invalidante. Inizialmente si pensava a dei calcoli per il forte dolore. Grazie alla TAC si è potuta escludere questa ipotesi osservando però che entrambe le catene linfonodali superficiali sono infiammate e quindi ingrossate e la milza di dimensioni appena aumentate (dl 121mm). Questi linfonodi sono stati individuati la prima volta tramite un'ecografia a settembre 2019 (ecografia fatta sempre per questo dolore, non per vedere altro) e la dimensione massima era di 22mm.
Ad oggi, con la TAC eseguita circa 3 mesi fa, come detto in precedenza, i linfonodi inguinali superficiali (dimensione max 13mm) seppur ridotti sono ancora dolenti ed invalidanti. Ho fatto molte cure, le uniche che hanno dato qualche risultato positivo sono state con antibiotico Macladin e, qualche mese dopo, zitromax. Sono stato dall'ematologo (presso un primario in uno dei migliori ospedali della mia in zona), il quale dice che il problema non è di sua pertinenza (per fortuna) e mi ha "liquidato" dicendomi di prendere un altro antibiotico (augmentin) per un'altra settimana. Dice che, essendo reattivi e dolenti, non dovrebbero far preoccupare ma anzi significa che l'organismo sta reagendo contro qualcosa di cui ancora non è nota la causa (perché sono senza diagnosi). L'ultima cura non ha dato alcun effetto.
Malgrado l'antibiotico, ho ripetuto gli esami del sangue dopo 10 gg (sempre sotto consiglio medico) dove risulta tutto nella norma, se non per:
- IGG 16. 5 g/l [7. 37 - 16. 07];
- Alla fenotipizzazione linfocitaria, linfociti CD3 46% mentre su internet ho letto che hanno un range di [60 - 85];
- Alfa 2 5. 9 % [7. 1 - 11. 8];
Di sicuro ci sono altre cose che non ho fatto per cui sto provvedendo al diretto consulto medico. Tuttavia, gradirei un vostro parere su quanto esposto: seppur di pochissimo e forse di valenza insignificante, com'è possibile che il valore delle IGG sia ancora alto malgrado le 4 cure antibiotiche fatte nell'ultimo anno? Per il valore dei linfociti CD3, così come le Alfa 2, significativamente basso rispetto al renge, cosa potrebbero indicare?
Il medico mi sta indirizzando verso "malattie infettive", in quanto sospetta una forma virale, qualche batterio resistente alla normale terapia antibiotica o altro ma sempre della stessa materia. Non sono sicuro che questa sia la sezione giusta per avere dei pareri sulle perplessità indicate.
Grazie
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Purtroppo, da lontano, senza un esame clinico ed una accurata anamnesi, non posso esserle molto di aiuto. Una ipotesi plausibile potrebbe essere un esito di mononucleosi ma, come già le ho detto, è solo una supposizione. Occorre, quindi, dedicare un po' di tempo sul suo caso specifico e, sicuramente, una volta fatta la diagnosi, si troverà una cura. Nulla di grave, comunque, stia tranquillo. Sarebbe il caso, quindi, di rivolgersi ad un altro Medico che faccia il punto della situazione e che la indirizzi su accertamenti specifici per arrivare ad una diagnosi. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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dopo
Utente
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Gentile Dottore, La ringrazio per avermi risposto. Sto provvedendo al consulto medico diretto. In particolare chiedevo delle indicazioni specifiche sui linfociti CD3, visto che sono bassi rispetto al range. Mi sembra di capire che un loro abbassamento, potrebbe indurre ad ipotizzare qualche infezione? Gli altri valori della fenotipizzazione sembrano ok, tranne questo che é abbondantemente inferiore. Grazie
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Un solo valore non rientrante nel range non indica nulla, se non preso a confronto con altri parametri. Certo, puo' essere espressione di un processo infiammatorio in atto ma, come le ho già detto, non sono in grado di esprimere una diagnosi, non conoscendo il suo caso specifico

Dr. Raffaello Brunori