Mastectomia

Salve e grazie a tutti i medici per l'aiuto che fornite ai cittadini. La mia domanda è per un intervento di mastectomia laterale c'è prescrizione per la domanda di invalidità.
Mi spiego meglio, mia suocera nel 2003 gli è stato diagnosticato mediante screening un cancro al seno. All'epoca aveva 60 anni e ancora lavorava. Subito operata gli è stato tolto tutto il seno e i medici gli avevano detto che se voleva in seguito poteva rioperarsi per fare la ricostruzione. Lei dopo l'intervento ha fatto subito la chemioterapia( devastante) e in seguito ha preso la pastiglia per 5 anni. Ora segue solo le visite annuali di controllo, diciamo che stà bene. All'epoca per motivi familiari non ci siamo informati se ci fossero invalidità o cose simili, l'unica cosa che abbiamo fatto è stata per l'esenzione per le visite e per la protesi da mettere nel reggiseno ( lei non ha voluto rifare l'intervento di ricostruzione). Nessun medico comunque ci ha detto che potevamo fare domanda di invalidità, neppure il suo medico di base.
E' troppo tardi per presentare la domanda di invalidità?
Aggiungo un ultima cosa mia suocera dalla nascita è cieca ad un'occhio, l'altro usa gli occhiali però non so quanto gli manchi. Prima di lavorare aveva una pensione di invalidità per l'occhio ma dopo che aveva trovato lavoro l'avevavo tolta.
Questa sua condizione dovrebbe essere comulativa con la mastectomia penso.
Mi potreste dare delle info anche su come procedere nell'iter per le domande. Dopo l'intervento e la chemioterapia è rientrata al lavoro ma dopo 1 anno è andata in pensione di anzianità. Quindi dal 2004 percepisce 680 € di pensione + 129 € dal ex marito. Il suo reddito è di circa 10330 € può questo reddito precludergli un assegno di invalidità.
Grazie per l'aiuto
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

in primo luogo devo farLe presente che i benefici economici eventualmente spettanti in ambito invalidità civile, ai sensi dell'articolo 5 comma 1 del DPR 698/1994, decorrono dal mese successivo alla data di presentazione dell'istanza di accertamento sanitario.
Pertanto, ove tale domanda non sia stata presentata, non è possibile, per quanto è a mia conoscenza, ottenere un riconoscimento retro-attivo.

Inoltre, essendo la condizione attuale dell'infermità stabilizzata, non si può attribuire la medesima valutazione che avrebbe potuto ottenere se avesse presentato istanza durante il periodo in cui ha effettuato la chemioterapia, e quindi la percentuale che verrebbe riconosciuta è decisamente inferiore: per darLe un esempio, ove venisse considerata la voce tabellare "mammectomia" il punteggio tabellare è 34%, e per "neoplasia a prognosi favorevole, con modesta compromissione funzionale" il punteggio tabellare è 10%.

Infine per la "cecità monoculare" in caso assenza assoluta di visus in un occhio, il punteggio tabellare è 30%.

Consideri ancora che i benefici economici previsti dalla condizione di "invalido civile" vengono corrisposti se l'interessato non ha compito l'età di 65 anni e nel caso non si superino i seguenti tetti di reddito personale annuale per il 2011:
- Euro 4.470,70 per percentuali di invalidità fra 75% e 99%
- Euro 15.305,79 per totale e permanente inabilità al 100%

Distinti Saluti.






Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
Anzitutto Dr Mascotti la ringrazio per la risposta cosi' esaustiva. Avrei delle cose da approfondire.
Per il discorso della retroattivita non sarebbe un problema, la legge non ammette ignoranza quindi colpa nostra non aver presentato domanda a tempo debito. Se presentando le documentazioni venisse assegnato un' assegno andrebbe bene lo stesso.

L' intervento fatto al seno hanno dovuto rimuovere completamente tutto anche le ghiandole sino sottk all' ascella, tanto che per 6 x6ficsxo n mesi gli hanno detto di non alzare nemmeno una pentola.
Lei comunque vive da 8 anni con una cicatrice al posto di un seno e credo sia gia' da sola questa una situazione invalidante per una donna.
Per l' occhio mi diceva ieri sera che prima dj iniziare a lavorare aveva presentTo tutto le documentazioni per avere una pensione e stavano per assegnargliela ma le liste di collocamento gli avevano trovato un lavoro in una mensa. Pertanto a detta sua sono venuti degli ispettori che glj hanno detto:" signora la pensione gli spetta ma e' meglio un lavoro che una pensione anche perche' percepisce di piu' lavorando.
Quello che vorrei cercare di farle ottenere e' un riconoscimento della dignita' sua, perche comunque non e' giusto che una donna menomata ad un seno e senza un occhio ( l' altro occhio ha una carenza visiva portando gli occhiali, ed e' stata operata di cataratta 2 anni fa, quindi era ciecha quei giorni post operatori) debba vivere con una pensione di 680€.
Secondk me un qualcosa gli dovrebbero riconoscere..
Comunque secondo lei e' una strada che si puo offrontare o e' un vicolo cieco. Quale e' la procedura da fare, andare prima all' inps o dal suo medico di base o andare da un patronato?
grazie ancora per il suo tempo.
[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

pur comprendendo le Sue considerazioni, se devo darLe una risposta professionalmente attendibile, che tenga conto delle metodologie adottate dalle Commissioni per il riconoscimento dell'invalidità (di cui al D.M. 5 febbraio 1992), ritengo che una percentuale di invalidità superiore al 74% sia difficilmente raggiungibile.
Può comunque provare a presentare l'istanza, perché in ogni caso non presentandola si rimarrebbe nel dubbio per ciò che non si è fatto e si poteva fare.
Per iniziare la pratica, si rivolga al medico di medicina generale, che preparerà una certificazione on line, inviandola all'INPS, e rilasciandoLe una ricevuta che riporta un codice.
A questo punto può o rivolgersi ad un Patronato, o procedere da sè, effettuando la registrazione al sito dell'INPS, e compilando quindi pure on line un'istanza, che farà riferimento al codice della ricevuta rilasciataLe dal medico di medicina generale.
La Signora sarà quindi convocata a visita dalla Commissione; in tale sede dovrà esibire tutte le ulteriori certificazioni mediche che ritiene opportune per attestare lo stato di invalidità.
La Commissione, dopo la visita, elaborerà un verbale, che verrà notificato formalmente, e che riporterà il giudizio circa l'invalidità civile.

Ulteriori chiarimenti può trovarli al seguente link:
http://www.handylex.org/cgi-bin/hl3/cat.pl?v=a&d=1500&c=1501

Ancora Distinti Saluti.


Con tale ricevuta
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto