Domanda su trombofilia e LES
L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)
Causa una serie di "strani" disturbi - febbretta persistente, forte ed invincibile stanchezza, prolemi di memoria e confusione mentale, dolori articolari, gonfiore delle ghiandole del collo, "allergia" alla luce (con macchie, gonfiore e febbre dopo esposizione anche non prolungata), dolorabilità della pelle- per anni ho pellegrinato da endocrinologi, internisti ecc. senza mai risultati.
Nel 2004 aborto spontaneo al 3° mese; trombofilia: 2 mutaz.MTHFR eterozigote e PAI , nel 2005 gravidanza con parto nel marzo 2006; durante la gravidanza sono risultati più volte positivi LAC, anticorpi anticardiolipina e si sono presentate anomalie con valori sopra la norma nella zona gammaglobuline. In gravidanza c'è stata sospensione dei sintomi;dopo cesareo trombosi venosa (surale dx), altra a dicembre 2007 sempre gamba dx (vena gemellare int.), verso novembre 2006 sono ricominciati i crampi, la fortissima stanchezza, la ritenzione idrica oltre a delle crisi ipertensive (collegate alla fine del ciclo mestruale) ed una forma di artrite con dolori e rigidità alle dita, gomiti, polsi e ginocchia. Inoltre da alcuni mesi trovo grande difficoltà a fare operazioni matematiche (per es. non riesco ad associare ai soldi il proprio valore)
Da marzo 2007 ricerche fatte su indicazione di reumatologo: ant. anticardiolipina IgG>o, Lac (test coag. dRVV) >o, HLA B51 e B52, Proteinuria: tracce albumina, in giugno piccola presenza di anticorpi monoclonali lambda (diminuzione rispetto a marzo), paratormone 65.5 (max 65); EEG: Presenza di onde theta polimorfe di media altezza sulle der. temp. dei 2 emisf.
Mi hanno visitato diversi reumatologi l’ultimo dei quali (pensando comunque a possibilità di falsi negativi) ipotizza una diagnosi differenziale tra S. anticorpi antifosfolipidi e M. di Behcet (no afte e no problemi oculistici); gli ematologi consultati non sono concordi né sull’importanza da dare alla positività alla trombofilia né sulla terapia anticoagulante (inutile per alcuni) volevo un parere da un esperto di medicina non convenzionale ed inoltre chiedere: la trombofilia è coesistente con la S. antic. Antifosfolipidi o quest’ ultima è secondaria alla trombofilia? Possono causare tutti questi disturbi (compresa fotosensibilità , petecchie, stanchezza etc) se non accompagnate al Les?
La Ringrazio
Massa
Nel 2004 aborto spontaneo al 3° mese; trombofilia: 2 mutaz.MTHFR eterozigote e PAI , nel 2005 gravidanza con parto nel marzo 2006; durante la gravidanza sono risultati più volte positivi LAC, anticorpi anticardiolipina e si sono presentate anomalie con valori sopra la norma nella zona gammaglobuline. In gravidanza c'è stata sospensione dei sintomi;dopo cesareo trombosi venosa (surale dx), altra a dicembre 2007 sempre gamba dx (vena gemellare int.), verso novembre 2006 sono ricominciati i crampi, la fortissima stanchezza, la ritenzione idrica oltre a delle crisi ipertensive (collegate alla fine del ciclo mestruale) ed una forma di artrite con dolori e rigidità alle dita, gomiti, polsi e ginocchia. Inoltre da alcuni mesi trovo grande difficoltà a fare operazioni matematiche (per es. non riesco ad associare ai soldi il proprio valore)
Da marzo 2007 ricerche fatte su indicazione di reumatologo: ant. anticardiolipina IgG>o, Lac (test coag. dRVV) >o, HLA B51 e B52, Proteinuria: tracce albumina, in giugno piccola presenza di anticorpi monoclonali lambda (diminuzione rispetto a marzo), paratormone 65.5 (max 65); EEG: Presenza di onde theta polimorfe di media altezza sulle der. temp. dei 2 emisf.
Mi hanno visitato diversi reumatologi l’ultimo dei quali (pensando comunque a possibilità di falsi negativi) ipotizza una diagnosi differenziale tra S. anticorpi antifosfolipidi e M. di Behcet (no afte e no problemi oculistici); gli ematologi consultati non sono concordi né sull’importanza da dare alla positività alla trombofilia né sulla terapia anticoagulante (inutile per alcuni) volevo un parere da un esperto di medicina non convenzionale ed inoltre chiedere: la trombofilia è coesistente con la S. antic. Antifosfolipidi o quest’ ultima è secondaria alla trombofilia? Possono causare tutti questi disturbi (compresa fotosensibilità , petecchie, stanchezza etc) se non accompagnate al Les?
La Ringrazio
Massa
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Perche' non effettua un bel ricovero presso l'Universita' di Pisa , Reumatologia ,Prof Bombardieri? E' vicino ed eì inutile che abbia risposte sulle problematiche del Les ,se dichiarato, se coesistono sintomatologie diverse ,etc,etc.
Esistono lupus che in fase d'esordio hanno 12-15 mesi di latenza con una semplice ulceretta nasale prima di esplodere nella malattia.
Ha bisogno di valutazione e esami ulteriori ma preferisco nel suo caso,
sotto la sorveglianza del Centro adattoe Lei lo ha a due passi dal Prof Bombardieri di Pisa.
saluti
Esistono lupus che in fase d'esordio hanno 12-15 mesi di latenza con una semplice ulceretta nasale prima di esplodere nella malattia.
Ha bisogno di valutazione e esami ulteriori ma preferisco nel suo caso,
sotto la sorveglianza del Centro adattoe Lei lo ha a due passi dal Prof Bombardieri di Pisa.
saluti
Dr Giovanni Poretti
Specialista in Reumatologia
Via acclavio 123
74100 Taranto - Italia
[#2]
Medico di medicina generale, Endocrinologo, Ortopedico, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali
per il problema trombofilia (2 mutaz.MTHFR eterozigote e PAI) sarebbe opportuno valutare se vi e' un'iperomocisteinemia ed un valore basso di folati nel sangue (correggendo questo la situazione migliora dato che e' un'eterozigosi); in riferimento all'HLA B51 e B52 questa esprime solo una predisposizione genetica e non appare strano che Lei non abbia i sintomi della Bechet; per il resto il quadro depone chiaramente per un LES (anticardiolipina + antifosfolipidi + LES= piastrinopenia)e sarebbe opportuno iniziare terapia con immunosoppressori. Sarebbe anche utile eseguire il dosaggio degli antiDNA. La medicina non convenzionale puo' essere di supporto ma non sostituire le cure attuali per le malattie autoimmuni. Il Centro di Pisa consigliato dal collega e' ottimo, potrebbe chiedere un consulto.
Cordiali saluti
Maria Concetta Giuliano
Cordiali saluti
Maria Concetta Giuliano
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.1k visite dal 29/06/2007.
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