Vasculopatia cronica

salve, chiedo un consulto per mia madre che ha 77 anni. Premetto che da 30 aanni ha ubito un intervento chirurgico per la sostituzuine della valvola mitralica con consegente assunzione, da allora di farmaci anticoagulanti (coumadin).Circa tre anni fa ha effettuato una tac senzaperfusone di m.d.c. al cranio dove è staa evidenziata una ipodensità della sostanza bianca da vasculopatia cronica. Da circa 9 mesi ha dei disturbi agli arti inferiori e superiori conistenti in avvertenza di forte calore. Sottopostaa visita ortopedica le sono state riscontrate delle parestesie agli arti inf. con notevole perdita dei R.O.T. Le fu consigliata una tac lombo sacrale L3 S1 la quale ha evidenzato che lo spessore dei dishi intersomatici è nettamente ridotto così come ridotta è risultata l'ampiezza del canale osseo midollare. Non sempre accusa degli sbandamenti e ultimamente è ruisultata essere leggermente ipertesa tantè che assume la comprressa unipril 5 mg una volta al giorno. Di tanto in tanto continuano quuesti arrossamenti al viso che fanno leggermente aumentare la pressione arteriosa che si aggira mediamente sui 140/65.
Vorrei sapere se è il caso di preoccuparsi per questa ipodensità della sostanza bianca e che conseguenze si possono verificare, che fastidi potrà lamentare e che accertameti specifici potrà eseguire visto che per la sua situazione cardiologica non può effettuare risonanze magnetihe di nessun tipo. E' il caso di effettuare cicli di terapie fisiotrapiche? Nonostanza la diagnosi risalente a tre anni fa questi fastidi sopr riferito sono riconducibili a questa mncanza della sostanza bianca? Ciò si traduce in una mancanza di osigeno al cervello? ciò risponde al vero? Come potete aiutarmi d indirizzarmi. Ringraziandovi anticipatamente. Antonio
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

l'ipodensitá della sostanza bianca rilevata allo studio TC é verosimilmente su base vascolare. Questo fenomeno é molto comune nei pazienti ipertesi, ed é fondamentalmente dovuto a scarsa perfusione cerebrale.
La casa da fare é un rigoroso controllo dei valori pressori. Le parestesie agli arti inferiori sono verosimilmente correlate ad un problema radicolare e quindi non conseguenza del reperto rilevato all'esame TC cranio.
La fisioterapia é sicuramente di aiuto.

Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com