Idrocefalo congenito

Gentile dottore,sono un uomo di anni 48.In data 24/02/2000 sono stato sottoposto,
a causa di un'idrocegalo congenito,ad un intervento di terzoventricolostomia endoscopica mediante accesso precoronarico dx.I sintomi sono insorti spontaneamente ed improvvisamente nel dicembre/99 con caratteristiche simili all'apoplessia.L'intervento diventava necessario poiche' le crisi si ripetevano
a poca distanza preceduti da nausea e compressione alla testa.Dopo l'intervento con decorso post operatorio regolare, lo specialista mi rassicurava, anche se avrei dovuto comunque convivere con qualche aspetto di tale patologia(nausea, mal di testa frontale,vertigini). A distanza di 9 anni durante una conversazione telefonica con mia moglie,cio'che esprimevo verbalmente non era in linea con il mio pensiero cioe' ero in uno stato confusionale, a detta di mia moglie, che si e' preoccupata immediatamente,invece,per me era tutto normale perche' non avvisavo niente.La RM riporta quanto di sequito:l'esame depone IV e III ventricolo in asse ventricoli laterali in asse e simmetrici.Dilatazione degli spazi subaracnoidei della volta e della base.Per la presenza di esiti di terzoventricolostomia con flusso attualmente appena percepibile e flusso bidirezionale a livello dell'acquedotto,immutato sostanzialmente rispetto al precedente RM liquorale del Febbraio 2008. Immutato il grado di idrocefalo sovratentoriale in assenza di alterazioni di segnale di significato patologico del parenchima encefalico con accentuata dilatazione degli spazi subaracnoidei della volta e della base, ipoplasia del verme inferiore, ampia sella vuota con chiasma spinto in basso. Mi perdoni per la lunghezza del contenuto ma sono davvero preoccupato.Rimango in attesa e ringrazio.
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Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
E' da valutare clinicamente (cioè con visita) nse i sintomi siano da riferire ad un idrocefalo normoteso o deterioramento mentale di altra natura o ancora si è trattato di episodio comiziale.

Dr. Antonio Zingale