Problemi sindrome della cauda
Salve, spero che qualche specialista possa darmi un consiglio. Ho deciso di rivolgermi a questo sito per un problema che riguarda il mio compagno che ha 31 anni ed ha un problema da cui non riesce a venirne fuori che gli sta provocando anche danni psicologici. Mi scuso in anticipo se la terminologia usata potrà non essere corretta. Premetto che lui non ha mai avuto problemi seri di salute. Nel luglio 2010 una mattina si è svegliato con un forte dolore all’osso sacro che si espandeva nella parte posteriore di entrambe le gambe fino al ginocchio. Specifico che fino alla sera prima non aveva assolutamente nulla. Pensando che si trattasse di sciatica, il medico di base gli ha prescritto delle iniezioni intramuscolari che non gli hanno risolto il problema. Dopo un paio di giorni ha iniziato a sentire intorpidimento/addormentamento della parte sacrale e della parte glutea (non delle gambe che muoveva normalmente) e impossibilità di svuotare la vescica e di defecare. Al pronto soccorso di un ospedale di Roma gli hanno svuotato la vescica che conteneva 2 litri di urina e lo hanno ricoverato e una volta capito che si trattava di un problema neurologico,lo hanno trasferito in un ospedale universitario di Roma più specializzato in Neurologia. Dopo due settimane di risonanze alla colonna dorsale e al cervello con e senza contrasto, due prelievi del liquor uno colturale entrambi negativi, ecografie pelviche e addominali e analisi del sangue la diagnosi è stata “sindrome della cauda di verosimile natura infiammatoria”, con causa inspiegabile. Durante il ricovero ha fatto alti dosaggi di cortisone per via endovenosa e di antibiotico che gli hanno solo ridotto l’infiammazione. Anche dopo essere stato dimesso ha continuato il cortisone in pillole a basso dosaggio per un mesetto e ha urinato per un po’ di tempo solo tramite catetere. All’inizio ha avuto anche problemi di incontinenza delle feci. Con il diminuire dell’infiammazione, quindi nel mese di settembre 2010, ha iniziato ad urinare spontaneamente ma solo con sforzo addominale e a defecare più o meno tutti i giorni. E’ rimasto invece il senso di torpore dell’area glutea, che ha tutt’oggi e gli si è aggiunto un altro problema: al palpamento del pene sente un breve fastidio ad una gamba, come se ci fosse un contatto e durante i rapporti sessuali sente fastidio. A novembre/dicembre 2010 ha effettuato visite ed esami urologici risultati tutti negativi. Praticamente dal punto di vista urologico non ci sono problemi per i dottori, tutti gli hanno detto che non hanno mai visto un caso simile, che non sanno cosa dirgli, che si evolverà forse spontaneamente o che è un problema pscicologico (?). Spero in un Vostro aiuto,
Grazie.
Grazie.
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Gentile signora,
una sindrome della cauda "spontanea"(che nel caso del Suo compagno sembrerebbe incompleta) non è frequente, ma non è neanche una rarità e comunque sembra strano che i neurologi possano aver affermato che <non hanno mai visto un caso simile, che non sanno cosa dirgli>.
Essa non si verifica solo a seguito di traumi o per complicanze da interventi chirurgici, ma può conseguire ad altre patologie che riguardano il midollo.
Non so dirLe di più senza conoscere tutto l'iter clinico ed eventuali notizie anamnestiche che potrebbero aiutare a identificarne la causa.
Cordialmente
una sindrome della cauda "spontanea"(che nel caso del Suo compagno sembrerebbe incompleta) non è frequente, ma non è neanche una rarità e comunque sembra strano che i neurologi possano aver affermato che <non hanno mai visto un caso simile, che non sanno cosa dirgli>.
Essa non si verifica solo a seguito di traumi o per complicanze da interventi chirurgici, ma può conseguire ad altre patologie che riguardano il midollo.
Non so dirLe di più senza conoscere tutto l'iter clinico ed eventuali notizie anamnestiche che potrebbero aiutare a identificarne la causa.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 20/05/2011.
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