Cervicalgie. Lombosciatalgia bilaterale

Ho 57 anni e da sempre convivo con forti dolori alla schiena, così come mia madre
Il mio medico mi ha prescitto due RM: cervello e Colonna Lombosacrale. Le trascrivo la risposta della RM cervello. In un'altra e-mail le invio quella lombo-sacrale, che è particolarmente lunga:
Si riconoscono micro areole di alterato segnale della bianca sopratentoriale prevalentemente sottocorticali più evidenti in sede fronto-parietale bilateralmente,non confluenti, iperintense nelle immagini a TR lungo,isointense nelle T1 basali e nelle ecoplanari a diffusione,aspetti piuttosto aspecifici,maggiormente compatibili con micro esiti,verosimilmente post ischemici, che con altre ipotesi.Non ulteriori alterazioni di segnale del parenchima encefalico e sottotentoriale.Non iperintensità parenchimali nelle ecoplanari riferibili a lesioni ischemiche recenti.Nei limiti corpo calloso e tronco encefalico.Non anomalie cerebellari.Regolare la cerniera atlo-occipitale. Non lesioni occupanti spazio degli angoli pontocerebellari e delle regioni sopra e para-sellari.Nei limiti gli sspazi liquorali subaracnoidei e ventricolari con ventricoli laterali simmetrici. Non evidenti aneurismi delle arterie del poligono di Willis.Non segni di trombosi dei seni venosi della dura madre.
Il mio medico mi ha prescritto una visita neurochirurgica. Nell'attesa
La ringrazio per i suggerimenti che vorrà darmi.
Grazie





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Attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.ra

per quanto documentato dalla RMN encefalo non si ravvede alcuna patologia di pertinenza chirurgica ed anche le aree di sofferenza in sede nuclei della base centri semiovale sono entro certi limiti fisiologici seppure meritevoli di un videat cardiologico per valutare funzionalita cardiaca e pervieta dei vasi epiaortici. Rimango in attesa della RMN lombare. Cordialmente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Non riesco a comprendere per quali motivi clinici il Suo medico Le ha prescritto una RM encefalo, se i Suoi sintomi sono dolori alla schiena.
Infatti tale RM non evidenzierebbe nulla di patologico, se non forse una lieve vasculopatia (soffre du ipertensione arteriosa?, di cefalee?)
Quando leggeremo la RM lombosacrale cercheremo di rispondere il più adeguatamente possibile,ma se non l'ha ancora inviata, ci descriva bene i Suoi sintomi.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, ho già inviato anche l'esito della RM lombosacrale, se non ricevo risposta entro pochi giorni, la invio di nuovo.
Intanto preciso di soffrire di ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia da almeno 10-15 anni. Da 5 anni mi è stato prescritto cotareg 160/25 e da un anno assumo fulcosupra. Con queste cure riesco a tenere pressione e colesterolo sotto controllo, Al riguardo ho eseguito di recente visita cardiologica, eco ed elettrocardiogramma.
Esito ecocardiogramma: esame compatibile con cardiopatia scleroipertensiva con normale funzione di pompa del ventricolo sinistro (FE 64%) Lieve insufficienza aortica e mitralica.
Diagnosi: Ipertensione arteriosa in terapia, Sovrappeso, Dislipidemia mista.
Terapia: continuare con le cure, seguire una dieta regolare, dimagrire, movimento.
Spero di essere stata esauriente. Preciso che la cosa che mi preoccupa di più è il mal di schiena e spero di ricevere al più presto una risposta al riguardo. Intanto vi ringrazio anticipatamente della cortesia che sempre dimostrate.
Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
In che sezione ha inviato l0esito della RM lombosacrale? Ma scusi non poteva trascrivere qui il referto della RM e descrivere i sintomi che avverte?
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio del suo interessamento. Trascrivo di seguito l'esito della RM lombosacrale. Vorrei cercare di capirlo, grazie alle sue parole. Le chiedo anche un suggerimento su quanto potrei e dovrei fare per cercare di vivere al meglio. Le preciso che sono impiegata e quindi passo parecchie ore seduta a una scrivania e davanti al computer. Negli anni ho sempre cercato di fare un po' di "ginnastica dolce" (ho notato che è la cosa che mi fa stare meglio), ma, o per motivi di lavoro o per motivi familiari, non sono stata sempre costante. La ringraziono ancora per le sue cortesi risposte.
Immagini sagittali ed assiali T1-T2 pesate Fast Spin Echo e Stir.
Il quadro risulta leggermente peggiorato rispetto alla precedente indagine in visione. Marcate alterazioni di natura degenerativa spondiloartrosica osteofitosica in sede lombare. Non patologiche focalità ossee evolutive. Accenno a lieve antero-listesi di L2 su L3 su base degenerativa. Canale vertebrale di ampiezza ridotta in parte su base congenita, peduncoli leggermente corti, in parte su base acquisita con segmentari restringimenti in serie nel tratto L2 -S1. Marcate alterazioni degenerative dei dischi intersomatici, ridotti in altezza. Il disco L2 - L3 mostra bulging posteriore ad ampio raggio che comprime il sacco durale e coinvolge minimamente i forami neurali. Sacco durale e radici della cauda compressi al livello L2 - L3 in conseguenza di esuberanti alterazioni artrosiche interapofisarie posteriori. Lieve bulging posteriore ad ampio raggio del disco L3 - L4. Il disco L4 - L5 mostra vistosa protrusione posteriore bilaterale che impronta il sacco durale e coinvolge i forami di coniugazione in modo notevole a sinistra. Forami ristretti anche per le alterazioni artrosiche interapofisarie posteriori. Compressa la radice nervosa L4 in sede foraminale sn. Protrusione posteriore ad ampio raggio del disco L5 - S1 che giunge a coinvolgere i forami di coniugazione improntando le radici L5. Non patologiche alterazioni di segnale endocanalari. Nei limiti cono midollare radici della cauda a parte quanto soprasegnalato.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
dal referto trascritto sembra evidenziarsi un severo quadro di spondilodiscoartrosi che verosimilmente è responsabile dei Suoi sintomi.
Per poter poi valutare se è indicata una terapia medica o chirurgica,non si può prescindere dalla vista medica accurata anche al fine,nell'ipotesi chirurgica, di identificare la precisa sede ovvero il livello patologico in netta relazione con i sintomi e con eventuali segni deficitari evidenziabili sono con l'esame obiettivo.
Inoltre,nel caso fosse indicato l'intervento, è necessario un approfondito studio per decidere la migliore strategia e tecnica operatoria.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, Intanto La ringrazio per la sua gentilezza e cortesia e La disturbo ancora solo per cercare di capire alcune cose: un eventuale intervento chirurgico a cosa dovrebbe mirare? Cerco di spiegarmi ma tenga presente la mia ignoranza in materia: dal referto e da quello che mi ha fatto capire il mio medico di base, sono presenti delle ernie discali, ma queste si operano solo se causano problemi molto gravi; inoltre è presente stenosi del canale vertebrale. Per quest'ultima si può fare qualcosa? Dal referto si evidenziano altre patologie? e che evoluzione del mio stato posso aspettarmi nel futuro, in caso di intervento chirurgico e non?
Scusi se non mi sono espressa in maniera consona alla materia, ma siccome devo effettuare a breve visita neurochirurgica, mi sembra importante capire qualcosa in più.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità e grazie anche a "medicitalia.it"
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
un intervento chirurgico mira a guarire la patologia di cui si è affetti.
Un intervento chirurgico è una terapia al pari di una terapia medica ed esse non sono interscambiabili,ovvero se una malattia va curata con la chirurgia non può essere curata con la medicina e viceversa.
Quel che Le ha detto il Suo medico è vero in parte, ma certamente non bisogna attendere <i problemi gravi> per intervenire.
Mi spiego: un'ernia discale alla colonna vertebrale per la vicinanza con le strutture nervose (midollo e radici nervose), può causare deficit motori più o meno lievi fino a quelli molto gravi, per cui non ritengo che si debba aspettare che un paziente non muova una gamba o un braccio per intervenire.

La stenosi del canale è il restringimento del canale vertebrale in cui sono contenute le strutture nervose di cui sopra.
Una stenosi quindi può comprimerle e creare disturbi più o meno lievi e anche molto gravi.
Non bisogna certo aspettare che un paziente non cammini più per intervenire.
Nel Suo caso,stando al referto, vi è anche una compressione sul cono midollare che potrebbe creare problemi anche vescicali.
Nel caso,aspettiamo che un paziente non urini più, per intervenire?

Con cordialità
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio della Sua risposta.
E' stato molto esauriente.
Penso che in futuro ricorrerò ancora al suo parere.
Intanto Le invio i miei più cordiali saluti e ringraziamenti.
Grazie.
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